Credi ai fantasmi?

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Me lo avessero detto non ci avrei creduto.

D'altronde è difficile che qualcuno lo creda ancora oggi, ed è questo il solo lato divertente di questa storia, però per raccontarla devo partire dall'inizio.

Dovete sapere che quando ero giovane si andava già a ficcare il naso nella vita degli altri, ma era uno sport da comari di paese, ed era considerato male. Tra ragazzine l'unico modo per curiosare nella vita della compagna era rubarle il diario segreto, altrimenti dovevi accontentarti di quello che diceva lei. Poi la televisione ha incominciato a raccontare la vita delle persone, prima con delle storie lunghissime chiamate telenovele (polpettoni che durano appunto quanto una vita) e poi in modo più subdolo, sbirciando davvero dentro un buco della serratura, con robe tipo il grande fratello, dando a tutti l'illusione di potersi fare un po' di fatti altrui.

La rivoluzione però fu informatica: con Facebook lo spionaggio personale diventò sport di tutti e socialmente accettato. Si chiamarono infatti social network. E avevano il vantaggio di farti sbirciare nella vita delle persone vere, quelle che conoscevi, come compagni di scuola, colleghi di ufficio, vicini di casa...

A quell'epoca lavoravo per il governo, non ero una spia o agente segreto, ma lavoravo nell'NCIS (una specie di polizia) come scienziato informatico. Avevo alcune manie, tipo quella di girare con una ragnatela tatuata sul collo e dormire in una bara, una darkettona insomma. Forse questo era tollerato perché tanto stavo sempre chiusa nei miei laboratori, o forse perché ero brava, comunque ci hanno fatto anche dei telefilm sul nostro reparto, se qualcuno di voi li ricorda io mi chiamo Abby Sciuto.

Fatto sta che ad un certo punto quelli del governo hanno fatto una scoperta: hanno trovato il modo di trasferire la mente di una persona in un computer. Lo scopo del progetto era quello di garantire una vita oltre alla morte a tutti quegli scienziati, a quelle menti, reputate importanti. Così, forse per le mie competenze scientifiche e informatiche, forse per le mie manie un po' oscure, mi hanno coinvolta chiedendomi di fare da cavia. Ovviamente ho accettato subito: da anni sognavo di poter entrare con la mente direttamente dentro un computer!!! Non pensavo alla vita dopo alla morte, ma immaginate a quante informazioni avrei potuto accedere?

L'esperimento riuscì, ma riuscì così bene che non riuscirono più a tirarmi fuori di lì.

Ci provarono in tutti i modi, per giorni, poi il progetto fu giudicato dai capi troppo pericoloso e fu chiuso, aperto e chiuso nel giro di un mese e in gran segreto.

Ormai sono passati anni e io, o meglio di quel che rimaneva di me (un vegetale senz'anima), sono morta rinchiusa in un ricovero per matti. Anche quei pochi che sapevano dell'esperimento sono morti tutti e so per certo che ogni ricerca è stata abbandonata e che rimarrà top secret per sempre.

Dico che lo so per certo perché anche se sono morta la mia mente naviga ancora tra i bit e io ho accesso a qualsiasi informazione, a qualunque computer, anche a quelli del governo. Navigo senza sosta da allora girovagando nei computer della gente. Passo il tempo, che sarà eterno, frugando nella vita delle persone (non avete idee di quello che la gente mette nei computer... altro che Facebook). Tuttavia gli anni passano, e nonostante abbia l'accesso gratuito a tutto quello che voglio, compreso Spotify per ascoltar la musica per non parlar dei film pirata... bè, inizio ad annoiarmi un po’. Così ogni tanto mi mostro come posso, facendo qualche scherzo. A chi non è sparito un file? No, lo so cosa stai pensando, non sono un virus, non mi posso replicare. Sono un fantasma, un fantasma informatico. Non credi ai fantasmi? Attento a te, e al tuo computer, tu che mi leggi e non mi credi. Si si, dico proprio a te!

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