"Ama come se poi dovessi odiare."
(Marco Tullio Cicerone)
~~~Grace
È quasi sera quando giungo alla porta di quello che sarà il mio alloggio per l'intero anno di college.Stringo tra le mani la cartina del dormitorio e mi assicuro per la quarta volta che il numero sulla porta combaci con quello riportato sul foglio.
276.
È decisamente questo.Estraggo dalla tasca la chiave che mi è stata consegnata dall'addetta degli uffici del campus e sono in procinto di inserirla nella toppa quando un brusco rumore mi fa sussultare.
La porta si spalanca d'improvviso: sulla soglia compare una ragazza.
"Mio Dio, sei proprio tu!"
Ha una voce limpida e squillante e mi fissa con uno strano luccichio di trepidazione che balugina nei suoi occhi.Inarco un sopracciglio e rivolgo un altro sguardo dubbioso verso l'entrata dell'alloggio.
276.
Lo stesso numero riportato sulla cartina.
Corrugo la fronte. Qualcosa non torna.L'alloggio sembra essere quello giusto eppure qui c'è una ragazza che mi fissa come se mi conoscesse da quasi una vita.
Io invece non ho idea di chi lei sia.
È piuttosto bassa e minuta, con un viso grazioso incorniciato da un caschetto nero e ordinato.
Indossa degli occhiali dalla montatura quadrata e continua a guardarmi con la bocca curvata in un sorrisetto grondante pura soddisfazione."Ehm...credo che tu mi abbia confusa con qualcun'altro." Le dico con tono incerto.
"Oh! No, no, no." Ridacchia, porgendomi la sua mano.
"Sono Daphne Cooper, la tua compagna di stanza. E tu devi essere Grace Dixon meglio nota come colei che ha tenuto testa a quello stronzo di Hunter Price."
Parla senza prendere fiato e fatico a stare al passo del fiume di parole che sgorga impetuoso dalle sue labbra.Allungo la mano verso la sua e la stringo di rimando.
"Io avrei fatto...cosa?" Chiedo al limite della confusione.Ripeto in mente ciò che Daphne mi ha appena riferito e mi accorgo di non aver fatto attenzione a un cruciale particolare.
Più precisamente, a un nome.
Hunter Price.
Chi diamine sarebbe questo Hunter Price?Poi ricordo.
Prendo la parola prima che la mia nuova compagna di stanza possa rispondere alla mia domanda.
"Ah!" Dico, battendomi il palmo sulla fronte.
"Hunter Price, giusto! Lo psicopatico con il quale ho quasi fatto a pugni questa mattina. Ti riferisci a lui?"Daphne annuisce con eccitazione. "Si, proprio lui!"
"Hai assistito alla scena?" Chiedo curiosa. "Non mi sembra di averti visto in aula." Le confesso incerta, tentando di rievocare alla mente i volti incrociati durante la lezione.
Daphne si allontana dalla porta e inizia a girovagare per la stanza.
"Non frequento il tuo stesso corso." Mi informa. "Ti ho solo riportato l'ultimo succoso gossip che circola su Hunter. Un gossip del quale tu sei l'altra protagonista." Gongola, indicandomi con un dito.Faccio il mio ingresso nella stanza spoglia, abbandonando la mia tracolla su una sedia, ma non degno l'ambiente di un solo sguardo: la mia attenzione è fin troppo focalizzata sulle parole della ragazza perché io possa dedicarmi a esplorare il mio alloggio.
"Temo di non aver capito: cosa c'entro io con questo gossip? Non conosco neppure quell'Hunter di cui parli." Mi porto una mano tra i capelli cercando di venire a capo di questa strampalata situazione.
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𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗔 𝗧𝗘
Romance"Hai appena dato inizio a un gioco molto interessante, sai? Peccato che tu non abbia la minima idea di quanto io sia fottutamente bravo a giocare." Rampollo di una delle famiglie più influenti di Londra, proprietario del prestigioso Sunflower Hotel...