𝕚𝕝𝕝𝕦𝕤𝕚𝕠𝕟⛓

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Shoto's POV

Ero lì, con la coda fra le gambe, che non potevo fare niente.

Mi sentivo così stupido, nuotavo in alto mare senza un salvavita.

Ed era tutto quell'essere impotente che mi distruggeva, insomma, una delle persone più importanti per me era in uno stato indecente, non sapevo neanche se fosse viva e non potevo fare niente.

"è sveglio." Dissero, dei medici, affacciandosi dalla camera in cui stava riposando.

La situazione di Taz era complicata, si ruppe una costola e il braccio, inoltre, dopo le operazioni, era completamente in un semi-coma e lo dovettero nutrire con le flebo.

Non avevo molto coraggio di entrare

Tasuke's POV

Non ricordavo niente.

Niente.

Ero rimasto ancora al campo di allenamento, poi il buio, ed ora la luce di una torcia che mi controllava le iridi e un odore chimico, pareti bianche ed azzurre.

Ero definitivamente in un ospedale.

Non avevo molte forze ed odiavo stare attaccato a quella flebo, volevo solamente uscire da lì, trovare Sho e dargli uno di quegli abbracci che non gli ho mai dato. Ultimamente stavo cominciando a pensare a noi due, cioè, eravamo stati troppo freddi in questi anni di amicizia, anche se lo capisco, il suo carattere è molto formato dal suo passato familiare e non doveva essere una cosa facile. Qualche volta pensavo anche a noi due come coppia. Io lo ho sempre osservato bene, come per provarci, ma magari lui lo trovava un semplice gioco fra amici, come se lo scrutassi per farlo ridere e mi sorrideva come ricambio.. ero una frana.

Come potevo pensare di paragonarmi a lui? Insomma, io l'ho sempre ammirato, ma anche se in ogni caso non sarebbe una cosa di cui darebbe dimostrazione, non credo che lui ammirasse me per qualche magari tratto caratteristico che avevo. Ma lo capivo, era fantastico, a cosa gli serviva ammirare o osservare qualcun altro?

Mi avevano consegnato un thè caldo da ormai 4 minuti, il tempo giusto purché arrivasse a temperatura mite, come io lo amavo bere; Amo il thè, mi trasmette serenità, calma e molti attimi di riflessione. Ne bevevo almeno uno ogni pomeriggio, dopo gli allenamenti, seduto a gambe incrociate sul davanzale della finestra che dava sull'albero di ciliegio giapponese (Sakura) sotto casa mia. Era il momento della giornata che preferivo.

Mi faceva molto male la testa, quindi un bell'attimo di calma mi avrebbe fatto solo che bene, se non fosse stato che qualcuno interrompesse tale calma.

"Ehi..." disse Todoroki, entrando nella stanza.

Sembrava molto demoralizzato, non lo avevo mai visto così da quando

Beh, insomma, mi ero promesso di abbracciarlo no?!

"Oh, dai stai zitto coglione" dissi, prima di irresponsabilmente usare le mie ultime forze per corrergli addosso ed abbracciarlo. Le flebo si staccarono e caddero a terra, come al mio solito, combinavo guai su guai. Feci giusto in tempo a vederlo con le guance tutte rosse: era troppo divertente come reagiva ad un minimo di affetto.

Subito dopo l'abbraccio, preparai la mia mano formando un pugno chiuso, prendendo la sua testa sotto il mio braccio sinistro e cominciando a scompigliargli i capelli.

Ci fu un piccolo momento in cui i due si lanciarono sguardi tristi o malinconici, ma per il resto del tempo scherzarono e parlarono del più e del meno, Tasuke odiava fare il demoralizzato o avere una conversazione troppo triste.

"Ma se ordinassimo due bei ramen da Hokkaido Take Away?" dissi, tanto avrei dovuto passare il resto della notte in ospedale. Le mie ferite erano gravi, si, ma dato il mio quirk, quando mi si rompono le ossa, i miei linfonodi producono della vera e propria linfa vitale e quindi le riparano con meno di 8 ore.

"Chiamo il ristorante?" Chiese, mentre si spostava dalla poltrona vicino alla finestra, fino a sedersi ai piedi del mio lettino medico.

"okay, io voglio questo.." dissi, indicandogli un ramen dal catalogo.

Passarono ore, mangiammo, ridemmo, parlammo di ogni cosa.

Ma la verità è che cercavamo di dimenticare il grande trauma che avrebbe potuto dividere le nostre strade per sempre.

Si fece veramente molto tardi e non sapevo cosa avrebbe fatto Sho, poteva anche rimanere a dormire, me sarei solo rimasto felice, nient'altro.

"Posso.. Posso dormire qui?" Mi chiese, veramente timido.

"Ovvio, che domande fai Sho, avremmo dormito insieme un miliardo di volte, non farti problemi, vieni qui." Dissi, sorridendogli e indicandogli lo spazio che avanzava sul mio lettino.

Ci mettemmo a letto e spensi la luce. La coperta non bastava per tutti e due, ed avevo freddo, così mi avvicinai all'orecchio del mio amico quasi addormentato e gli sussurrai "ho freddo.."

Non so se fu il sonno, la situazione o il trauma, ma sentii improvvisamente qualcosa di bollente che chiedeva accesso alla mia mano: era la sua. Presi così la sua mano, arrossendo, mentre lui si girava per abbracciarmi.

Non me lo sarei mai aspettato.

Forse a qualcosa stavo pensando, forse non volevo solo amicizia.

Ma era qualcosa di insulso, primitivo..

𝒩𝒾𝑔𝒽𝓉 𝒞𝒽𝒶𝓃𝑔𝑒𝓈-𝘛𝘰𝘥𝘰𝘳𝘰𝘬𝘪 𝘚𝘩𝘰𝘵𝘰💘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora