"hai gli occhi di tua madre."

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31 ottobre 1981
Godric's Hollow

Quella fu una serata fredda, nell'aria si percepiva il male che viaggiava indisturbato per le strade di Londra. Una luce in quella piccola casa era accesa, Lily e James Potter erano lì, in braccio alla donna dormivano indisturbati due piccoli bambini dagli occhi verdi, la coppia era pronta a proteggersi , a proteggere ad ogni costo i loro figli, sapevano a cosa andavano incontro, ma entrambi erano conosciuti per la loro testardaggine.
Improvvisamente sentirono bussare alla porta, 3 volte e ne seguirono altre 2, tranquillamente aprirono sapendo che quello era il codice che conosceva solo una persona, Remus Lupin.
Il ragazzo ,ormai diventato uomo troppo presto entrò e guardò i visi stanchi e cupi dei suoi amici.
"grazie di essere venuto Lunastorta" disse James appoggiando una mano sulla spalla dell'amico
"usciamo un attimo sul retro, ho bisogno di parlarti." disse Lupin prendendolo in disparte, i due uscirono dalla casa, James teneva in braccio la piccola Mia che era calata in un sonno profondo, mentre il fratello era rimasto dentro con la madre.
"Ramoso sei sicuro di quello che mi hai scritto? è una decisione difficile da prendere in questa situazione" disse con sguardo  preoccupato Lupin
"si Remus , io e Lily ne abbiamo discusso, non vogliamo che il signore oscuro trovi entrambi i nostri figli, è meglio dividerli per la loro sicurezza" rispose James con tono serio
"non iniziare con questa storia James, non è detto che lui-.."
"ci troverà? a quest'ora saprà gia dove ci nascondiamo e starà venendo per noi, non c'è più niente che possiamo fare, se non combattere e non voglio che i miei figli siano entrambi partecipi a questo. Per favore, io..noi sappiamo che qualunque cosa accada tu te ne prenderai cura."
"Sei sicuro?"
"Sai che non lo sono."
i due non si dissero più niente, non c'era bisogno che si scambiassero altre parole, James porse il piccolo fagottino nelle braccia di Remus, si scambiarono un ultimo sguardo e Ramoso corse in casa prima che l'amico potesse vedere le lacrime scendere dai suoi occhi.

Solo pochi minuti dopo il signore oscuro raggiunse la piccola casa di Godric's Hollow, ma già Lupin era lontano. Quando apprese la notizia della morte degli amici pianse, molte cose gli passarono per la mente in quel momento, tutti gli anni felici ad Hogwarts,le risate con lily , il matrimonio avvenuto solo 2 anni prima e la nascita dei due gemelli Harry e.. Mia , Remus guardò la piccola
"hai gli occhi di tua madre" disse , e in quel momento crollò . L'uomo non era sicuro di ciò che potesse essere accaduto al piccolo Potter, e se potesse essere  sopravvissuto al combattimento avvenuto in quella casa. Era IMPOSSIBILE sopravvivere alle maledizioni, ma non poteva farci niente, a lui era stata consegnata la sorella.



30 luglio 1991
Yorkshire-Inghilterra

Quasi 11 anni erano passati da quella notte, Remus ci pensava spesso e continuava ancora ad avere incubi al riguardo. Intanto Mia era cresciuta indisturbata dal mondo, non conoscendo la sua vera storia, a lei era chiaro che Remus, pur avendole dato il suo cognome  non era suo padre, anche perché i suoi occhi verdi non corrispondevano con quelli nocciola dell'uomo.
Comunque non gli aveva mai posto troppe domande, probabilmente perché non le interessava più di tanto l'argomento e perché rendeva molto teso Lupin che cercava sempre di sviare il discorso.
Adesso però la bambina non poteva più vivere dentro una palla di vetro, era tempo che, come fanno da secoli tutti i maghi della sua età, inizi il suo percorso alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il padre gliene parlava spesso, diceva che quelli furono gli anni migliori della sua vita ma purtroppo non gli era rimasta manco una foto che immortalava lui e i suoi amici , che spesso erano oggetto di strane storie che raccontava alla piccola Mia quando non riusciva ad addormentarsi.
La lettera, custodita in un cassetto incantato dall'uomo, era arrivata pochi giorni prima via gufo, la bambina non ebbe neanche il tempo di leggere cosa fosse che Lupin gliela strappò dalle mani.
"no piccoletta questa te la darò il giorno del tuo compleanno, non è ancora il momento che tu la legga" e si allontanò furtivamente nel suo studio lasciando la piccola Mia in confusione.
La realtà era che non si aspettava che arrivasse così presto..presto? erano passati 11 anni? per 11 anni ha perso la cognizione del tempo, immerso nei ricordi che lo tormentavano, guardando quella fotografia incantata del vecchio ordine della fenice che aveva riposto sul fondo di un cassetto così che nessuno potesse trovarla.
Si sedette su una poltrona, la mano che stringeva il manico in pelle, era lei, lo stemma era inconfondibile, restava solo che aprirla.




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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18, 2023 ⏰

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