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Erano un intreccio di carni vibranti illuminate dalle braci nel camino. Il sole era sorto tre volte sullo chalet ma il tempo non sembrava più riguardarli. Soddisfare le basilari funzioni vitali a Jasper non era mai parso tanto superfluo. Per fortuna, il Capitan Vulkensauffen si nutriva e faceva i propri bisogni in completa autonomia. Fosse stato per Jasper, sarebbe morto di fame.

Andy lo stringeva contro di sé, respirando a fatica, le membra ancora sconvolte dall'ultimo amplesso. Gli baciava le spalle e la punta delle orecchie, il naso tra i suoi capelli. "Mangiamo qualcosa?"

"Mangiare è ablativo."

Sentì le sue costole vibrare una risata. "Sono tre giorni che scopiamo come ricci, forse sarebbe il caso di alzarsi."

"Dissento."

"Credevo avessi una base da far saltare in aria."

Jasper si irrigidì. Aveva davvero dimenticato una cosa così importante?

"E poi mi fa male l'uccello" decretò Andy con candore disarmante.

"La fauna ornitica che popola i boschi dell'Alberta conta svariati esemplari passeriformi e caradiformi, oltre a una diffusa presenza di corvi imperiali, ma non vedo come..."

"Intendevo il cazzo, Wiki-Jasper."

Il ragazzo rise tanto forte da guadagnarsi una debole gomitata tra le costole. Quel suo essere così diretto certe volte lo ammutoliva.

"Almeno facciamo un giro qui intorno, ci riprendiamo e poi tu continui con le tue... cose. Se ti comporti bene" gli sibilò Andy contro l'orecchio, "stanotte ti do il premio".

Lo mollò lì con un indelicato schiaffo sulla chiappa e si rivestì al volo. Jasper strisciò di malavoglia contro il tappeto di pelliccia prima di rimettersi in piedi. Ebbe bisogno di rigenerarsi in parte per riuscire a raggiungere la cucina.

Andy gli dava la schiena e armeggiava con i fornelli. Una fiammata improvvisa si alzò verso la cappa, facendolo scattare all'indietro. "Woah, non attivi spesso il gas, mh?" ridacchiò, versando nella padella il composto che aveva amalgamato nella ciotola.

Una pila di frittelle al cioccolato più tardi, stavano percorrendo il sentiero che avvolgeva il lago. Non un rumore tra le foglie dei sempreverdi, a eccezione del bubolare dei gufi bianchi. Lo specchio d'acqua era una lastra candida su cui si infrangeva la luce del mattino.

"Quindi sei nel tuo elemento" fece Andy, sbuffando una nube di condensa. Aveva indossato la solita giacca nera colma di tasche, assieme a un paio di guanti, un berretto di lana e uno sciarpone rosso.

"Affermativo. Questo luogo fu appositamente scelto per ospitare il quartier generale dei Sibear proprio per le sue particolarità climatiche. Tuttavia, i miei contatti con la comunità magica sono drasticamente diminuiti e la sede è stata spostata."

"Hai perso i contatti?"

"Affermativo."

"Come mai?"

Jasper lo fissò.

"Questo spiegherebbe anche il motivo per cui nessuno ha cercato di salvarti da quei tizi" osservò Andy.

Jasper sbatté le palpebre. "Ciò rientra tra gli elementi che potrebbero farti cambiare idea su di me."

Il ragazzo sbuffò e accelerò il passo, mettendo una distanza di qualche metro grazie alle sue lunghe gambe. "Non fai che ripeterlo."

"Sarebbe una conseguenza oggettiva."

"Forse se mi dicessi cosa hai fatto potrei decidere da me."

Reb00t | 𝑩𝒐𝒚𝒙𝑩𝒐𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora