Sofferenza

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Mi chiamo Liam Dunbar e sono il beta di Scott MCcall, faccio parte del suo branco e vivo in casa sua da quando i miei sono scappati scoprendo cosa sono. Tutti sono all'università mentre io, Mason e Corey abbiamo ancora un anno alla Beacon Hill's hight school.
Da quando abbiamo sconfitto i cavalieri fantasma e la Monroe non si sente più parlare di Theo Reaken, sì quel Theo Reaken: quello che ha ucciso sua sorella, quello che mi ha quasi fatto uccidere Scott, quello che Kira ha mandato all'inferno. Tutti lo ricordano per i suoi errori,tutti tranne me...Se solo lo conoscessero come l'ho conosciuto io: Theo Reaken ragazzo che mi ha salvato la vita due volte e che mi ha impedito di uccidere Nolan, un ragazzo solo  e chiuso in se stesso, ma con me, con me era diverso, l'ho visto per la prima volta sorridere, e non uno di quei sorrisetti compiaciuti di quando aveva appena raggiunto il suo malefico obbiettivo, un sorriso vero,puro e sincero, un sorriso che mi manca.
Non ho mai parlato di questa cosa con nessuno, nemmeno con Mason...mi imbarazza il fatto che possa provare qualcosa per lui, ma allo stesso tempo mi risponde a domande come, perché mi perdevo nei suoi occhi? Perché ogni cosa mi fa pensare a lui? Perché questo mi fa stare male? Perché mi sento vuoto? Ma non risponde alla domanda lui prova qualcosa per me? Questa domanda mi tormenta, ma ho paura della risposta, magari ci rimarrei più male di adesso... Già anche la paura ha invaso il mio corpo da quando non c'è più Scott ad aiutarmi con gli attacchi di rabbia, che da quando non vedo Theo sono aumentati.
Un giorno, dopo gli allenamenti li lacrosse, mentre ero solo negli spogliatoi mi è parso un ricordo: THEO COSA STAI FACENDO. FACCIO DA ESCA. Da lì un senso di tristezza e malinconia ha iniziato a disperdersi in tutto il corpo, ho provato a calmarmi facendo respiri profondi ma ciò non ha fermato le lacrime che trattenevo da tempo. Mi guardavo allo specchio e vedevo un ragazzo licantropo con un cuore a pezzi e che per rimetterlo insieme mancava il pezzo principale; iniziai a rompere tutti gli specchi con le lacrime che non smettevano di scendere lungo la mia guancia, sentii dei passi ma ciò non mi fermò, sentii una voce familiare chiamarmi, ma nemmeno questo mi fermò, fin quando non mi sentì trascinato di peso sotto le docce e quando riuscì a calmarmi lo vidi, vidi quel volto angelico gurdarmi mentre mi prendeva le mani e le puliva dal sangue.

~Spazio Autrice (quanto bello scriverlo hihihi)~
Perdonatemi se ci sono errori grammaticali ma mentre scrivo ascolto musica (Tommo è entrato in chat) e quindi canto e scrivo ahahaha. È la mia prima storia non siate cattivi/e 🥺 spero vi piaccia però e accetto consigli e critiche

Avevo ragione~ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora