Forse~Thiam

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Lo guardavo dritto negli occhi, non riuscivo a pronunciare parola. Iniziai a gurdarmi intorno per rendermi conto che quel casino l'ho provocato io, ma la voce appartenente a quel volto interruppe i miei pensieri:
X: beh lupetto ti sei dato da fare vedo. Disse con tono ironico
Io: che ci fai qui?! Dovevo fare il duro non potevo rimostrarmi debole ai suoi occhi, mi sarei reso ancora più ridicolo.
X: non fare così, lo so che ti sono mancato. Pronunciò queste parole accompagnate dal suo solito sorrisetto arrogante.
Abbassai lo sguardo.Aveva ragione. I miei occhi diventarono color oro, stavo riperdendo il controllo e Theo se ne accorse, così si piazzò davanti a me e mi sollevò il viso con due dita:
Theo: mi dispiace...per tutto...tutto quello che ti ho fatto.
Rimasi immobile a fissarlo fin quando con tutta calma si alzò e se ne andò, non capivo... Cosa era appena successo? Sembrava un sogno, non un incubo, un vero e proprio sogno.
Quando tornai a casa, dopo aver salutato la signora MCcall, sono corso in camera mia con la testa che mi stava scoppiando: mi buttai sul letto con gli occhi puntati sul soffitto riflettendo sulla lunga giornata di oggi, senza rendermene conto mi addormentai sognando il vuoto. Mi svegliai per via di un cigolio provieniente dalla mia porta,quando aprì gli occhi vidi Scott guardarmi con sguardo preoccupato, così mi venne spontaneo rispondere:
Io: che c'è?
Scott: Ha chiamato Mason, dice che gli specchi dello spogliatoio sono completamente distrutti, perchè non me lo hai detto che gli attacchi di rabbia sono aumentati? Mi disse con sguardo interrogativo e sempre preoccupato.
Io: ... Non risposi, non sapevo che rispondere,mi limitai a guardarlo mentre si avvicinava
Scott: Liam, con me puoi parlare di qualunque cosa...
Io: lo so ma non posso...mentre pronunciavo quelle parole abbasai lo sguardo, tenermi tutto questo era sempre più straziante.
Scott si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla e dopo avermi lanciato un' ultima occhiata ad occhi bassi se ne andò chiudendo la porta. Dopo un respiro profondo di chi non sa che fare tornai a dormire.
E' lunedì mattina e mi sto dirigendo verso il mio armadietto per prendere il materiale di chimica che menomale faccio con Mason; quando aprì il mio armadietto cadde da esso un foglietto con su scritto:
-Vieni nel bosco sta sera alle 23, non mancare lupetto ;-)-
Riconobbi di chi si trattò dal nomignolo che mi si era dato. Non sapevo se andare o no so solo che quel giorno era un semplice e noioso lunedì.


~Spazio autriceee~
Rip per gli errori e niente adios

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2021 ⏰

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