Inizio 1

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Oikawa Tooru, la carriera del ragazzo iniziò già ai tempi delle medie e alle superiori ormai, per i fan della pallavolo giapponesi, era impossibile non conoscerlo. Il setter della Aoba Johsai, nonché capitano, capace di tirare fuori il 100% da ogni suo compagno di squadra. Colui che poteva decidere l'esito di una partita anche solo dalla zona di battuta grazie ai suoi Ace diretti. Finite le superiori studiò per 3 anni all'università, finendo con l'avere come passione il proprio lavoro, ovvero il pallavolista. Riuscì anche ad arrivare ai nazionali con la sua nuova squadra..ma i suoi ex compagni? Mantenne i contatti,con alcuni di più rispetto ad altri, ma mai nello stesso modo di prima.

Era estate, c'era un caldo pazzesco ma si ostinava ad allenarsi nella sua attuale palestra, fino all'arrivo di una chiamata. Era il coach:
prese il telefono e rispose "sì Coach?"
"Oikawa, ti ricordo che oggi hai una visita di controllo.. e c'è stato un piccolo cambio, non sarai più sotto lo stesso medico, bensì un altro. L'appuntamento però rimane uguale, cambia il luogo, hai tutte le info sulla mail che ti ho inviato"
"Okay okay, allora vado a prepararmi" da lì stacco la chiamata. Prese il suo borsone e si diresse a casa, lavandosi e cambiandosi per dopo. Si fecero le 6 e si trovava davanti ad un edificio, ovvero la clinica in cui aveva la visita di controllo. Non lesse il nome del medico, semplicemente mostrò la mail alla segretaria che lo accompagnò nella stanza in cui lo avrebbe raggiunto il dottore.

Si sedette sul lettino con le braccia appoggiate alle gambe e lo sguardo perso, finché la porta non venne aperta da una persona..

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Alzò lo sguardo ed incontrò gli occhi color verde oliva che non vedeva da.. anni? "no..." sussurrò, iniziando a sorridere alla figura di fronte a lui, che mantenne lo sguardo piuttosto serio
"ti stupisci? Non leggi mai i nomi dei tuoi dottori Shittykawa?"
"non ti sembra scortese rivolgerti così ad un tuo paziente iwa-chan?!" Incrociò le braccia e si alzò
"dopo che questo inizia a non farsi sentire per mesi lo reputo corretto"
ci furono alcuni secondi di silenzio tombale.. interrotto poi dal pallavolista, che si buttò ad abbracciare il suo ex-asso e amico d'infanzia "dillo che ti sono mancato iwa-chan!"
"per un cazzo." sbottò l'altro, che nonostante ciò ricambio il suo abbraccio, aggiungendo poi un "pensavo di essermi finalmente libero di te" ridacchiando.

Quando si staccarono si sorrisero
"dai, siediti sul lettino intanto"
"quindiii.. laureato in medicina?" iniziò il castano, muovendo le gambe. L'amico negò, mentre sfogliava i fogli con tutti gli esami del suo paziente
"Diciamo che il medico non è il mio lavoro, faccio solo visite di controlo;tu invece? Ah..cosa te lo chiedo a fare.. Per uno che ama la pallavolo come me è difficile non sentir parlare di Oikawa Tooru" scuotè la testa
Passarono una buona mezz'oretta parlando della sua salute, compreso del suo ginocchio piuttosto "capriccioso", come lo definiva Oikawa, che spesso era un problema e richiedeva sempre controlli.
Si fecero le 19:00, orario di chiusura
"senti Oikawa.. hai da fare?" chiese il più basso, sono passati anni ma Iwaizumi è rimasto un paio di centimetri più basso dell'amico (4 per l'esattezza).
"non penso di avere impegni" sorrise e si diressero vero l'uscita.

Camminarono per un po', sotto le indicazioni di Iwaizumi, raggiungendo il suo ristorante di Sushi preferito.
Presero posto e ricominciarono a parlare.. più i due si parlavano più si osservano, notando i tanti cambiamenti fisici dell'altro. Come ci si poteva aspettare Hajime aveva delle spalle più larghe e braccia muscolose, anche Tooru aveva aumentanto la propria massa, specialmente sul petto, gambe e braccia.
"come ti trovi con la squadra?" chiese Iwa mentre addentava un gamberetto. "niente male, certo subito non è stato ottimo andare d'accordo con Ushijima e Kageyama.. ma mi ci sono abituato. Bokuto quando vuole è una vera furia, ha talento" continuò così, descrivendo la squadra e come si rapportava con loro. Nella nazionale con lui c'erano Ushijima, Bokuto, Kageyama, Hinata, Nishinoya ed altri non titolari come Suna e uno dei fratelli Miya Atsumu.

Finirono di mangiare ed uscirono dal locale
"È stato bello Iwa-chan, potremmo vederci più spesso" la risposta arrivò subito "non preoccuparti, mi vedrai più di quanto speri" una risata bassa fu l'ultima cosa che uscì dalle labbra di Iwaizumi mentre salutava con la mano e si allontanava. Che voleva dire con tale frase?
Il moro sorride e si diresse verso la propria macchina per tornare nel suo appartamento ed andare a dormire.

Per sempre. | Iwaoi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora