Oggi è il suo grande giorno e io, onestamente, preferirei buttarmi dal palazzo piuttosto che assistere al suo matrimonio con lei. A malavoglia mi alzo ugualmente dal letto e mi dirigo in cucina, dove trovo Diego e Gian a fare colazione.
D&G: "Buongiorno bro" dicono con un mezzo sorriso, loro sanno tutto
L: "Giorno" rispondo a tono neutro.
Finiscono di fare colazione in silenzio, mentre io vado sul divano e apro Instagram. Non lo avessi mai fatto. Era pieno di loro foto, video e tiktok. A quanto pare anche i miei fan vogliono farmi star male oggi. Ovviamente non incolpo loro, non sanno niente di quello che è realmente successo. Era ormai evidente a tutti che tra noi due ci fosse più di una semplice amicizia e ne eravamo consapevoli anche noi, solo che nessuno aveva il coraggio di fare il primo passo. Poi, un giorno, è successo tutto all'improvviso.
INIZIO FLASHBACK
Era una sera di inizio estate, il 9 giugno 2019 esattamente. Noi quattro siamo scesi a Roma per passare un po' di tempo con le nostre famiglie, e lui era stato in barca. Per colpa della connessione scarsa in mezzo al mare siamo stati tre giorni senza sentirci, a parte qualche messaggio quando lui si trovava in posti con connessione. Sono stati i tre giorni più lunghi della mia vita. Non siamo mai stati così a lungo separati. Durante questa sua assenza ho finalmente parlato a Gian e Diego di quello che provo, e loro mi hanno semplicemente sorriso dicendo che lo avevano capito. Dopo tre giorni di pura agonia, ci siamo ritrovati tutti insieme in un bar. Quando l'ho visto sono corso immediatamente verso di lui, abbracciando come se non ci vedessimo da anni.
L: "Quanto mi sei mancato cazzo" dissi stringendolo sempre più forte, non volevo più lasciarlo.
T: "Mi sei mancato da morire anche tu"
Dopo un paio di minuti eravamo ancora abbracciati e intervennero i nostri amici a rompere le scatole.
G: "Okay vi siete mancati e tutto, ma posso salutarlo anche io o hai solo tu questo diritto?" disse con una finta faccia offessa mentre cercava di trattenere le risate.
L: "Che palle Gianni, non lo vedo da tre fottutissimi giorni!" dissi un po' scocciato e alzando gli occhi al cielo, ma comunque mi scostai per permettere a Tancredi di salutare il resto delle persone.
L: "Prego, tutto vostro"
Scoppiarono tutti a ridere e Tancredi mi lasciò un bacio sulla guancia, per poi salutare gli altri. La serata passò tranquillamente e Tancredi mi diede un passaggio a casa.
T: "Sei arrivato"
L: "Già..."
Lo abbracciai di nuovo, per salutarlo, e quando stavo per staccarmi lui mi strinse più forte.
T: "Le, davvero mi sei mancato da morire, sono stati tre giorni di inferno. Non sono più abituato ad addormentarmi senza di te, a stare senza i tuoi continui momenti di dolcezza, a svegliarmi la mattina e non trovarti in giro" mi sussurra all'orecchio.
L: "Anche io sono stato malissimo. È vero che sono stato con la mia famiglia che non vedevo da troppo tempo, ma non sono mai stato bene al massimo perché mancavi tu" dissi staccandomi da lui.
Ci trovammo faccia a faccia, a pochi centimetri di distanza. Ci guardammo negli occhi per un paio di minuti, senza dire niente.
T: "Ho così tanta voglia di baciarti Le, ma ho paura di rovinare il nostro rapporto..."
Lo aveva detto davvero? Non l'ho immaginato, vero? Sentivo il cuore battere sempre più velocemente e le gambe tremare.
L: "Rovinalo pure" dissi avvicinandomi a lui.