Fratellastri

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Mi sveglio per colpa della sveglia: mi aspetta un'altra noiosissima giornata di scuola. Vado a farmi una veloce doccia calda e vado in cucina per fare colazione. Ci sono già le mie due sorelle Clarissa e Berenice. Nostro padre è già uscito per andare a lavoro.

C&B: "Buongiorno splendore" dicono sorridendo

T: "Buongiorno donzelle" rispondo ridendo

Faccio velocemente colazione con una bella tazza abbondante di latte, tanto latte, e cereali. Amo follemente il latte, lo mangerei tutto il giorno. Poi esco da casa e mi incammino velocemente verso scuola. Quando arrivo trovo i miei migliori amici.

T: "Bella"

D&G: "Bella bro"

T: "Che palle, sto a morì de sonno"

G: "A chi lo dici" dice sbadigliando

D: "Che famo oggi? Vogliamo andare a mangiare al Mc e poi a casa mia a giocare alla play?"

T: "Daje, ci sta"

G: "Ma sei scemo o cosa?" dice rivolgendosi a me. E mo che ho fatto?

T: "Come, scusa?"

G: "Oggi non devi pranzare con la tua famiglia per conoscere la nuova fidanzata di tuo padre e suo figlio?"

Spalanco gli occhi

T: "Oddio, me ne ero completamente dimenticato. Grazie per avermelo ricordato"

D: "Sei impossibile" dice ridendo, e io e Gianni lo seguiamo a ruota.

Subito dopo suona la campanella e ci avviamo in classe.

G: " Dio, matematica alla prima ora, il lunedì soprattutto, dovrebbe essere illegale" dice mentre alza gli occhi al cielo e butta svogliatamente il suo zaino sul banco

D&T: "Già" confermiamo noi, sbuffando sonoramente.

Dopo circa 10 minuti entra la mia prof seguita da un ragazzo. Ha gli occhi castani e i capelli tinti di biondo, con un fisico niente male.

P: "Buongiorno ragazzi e scusate il ritardo, ma ero in segreteria per accogliere il nuovo alunno che da oggi farà parte di questa classe. Prego, presentati pure ai tuoi compagni" dice la prof di matematica rivolgendosi al biondino.

E: "Mi chiamo Emanuele, vengo da Milano e finirò l'ultimo anno in questa scuola"

P: "Bene, puoi sederti vicino a Galli" dice indicando il mio banco e me.

Lui semplicemente annuisce e si siede vicino a me. Visto da vicino è ancora più carino: ha dei lineamenti bellissimi e le sue labbra sono carnose e piene. Un pensierino lo farei volentieri.

L: "Una foto dura di più" dice ridendo girandosi verso di me.

Ha anche senso dell'umorismo, moltissimi punti in più .

T: "Stavo solo guardando che faccia di merda hai" dico con un ghigno divertito.

L: "Seh certo, hai ancora un po' di bava qua" dice portandomi il pollice all'angolo della bocca.

Dio, vengo scambiato per un maniaco se dico che è fottutamente eccitante? No, perché è dannatamente eccitante.

Lui ha lentamente levato il dito dalla mia faccia e ora ci stiamo fissando. Mi allontano leggermente.

T: "Non mi sono ancora presentato, piacere Tancredi"

L: "Emanuele, ma chiamami Lele"

T: "Va bene, Lele" dico cominciando a prestare attenzione alla professoressa che sta svolgendo delle equazioni alla professoressa. Stessa cosa fa Lele

Os / TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora