Ciao a tutti, mi presento, mi chiamo Emily Benson, ho 15 anni e vivo in un piccolo paese vicino la California.
Non so bene come descrivermi, quindi proveró a farlo come penso che tutti almeno una volta abbiamo fatto in un tema alle elementari.
Ci risiamo, dicevo ho 15 anni e vivo in un piccolo paese vicino la California. Sono una ragazza abbastanza simpatica, odio i vestitini e amo leggere.
La mia vita non ha nulla di speciale, se non fosse per il fatto che sono gay.
Eh si. Proprio cosí.
Non so ne come, e ne perchè. Ma sí, sono gay.
Amavo la mia vita, l'avrei amata tutt'ora, se non fosse stato per il fatto che ora sono "la lesbica della scuola" è proprio cosí che mi definiscono... E fidatevi, non è bello.
Non ho mai fatto distinzioni tra etero gay. Perchè per me siamo tutti uguali. Ma per gli altri non è cosí. Per loro tu sei diverso/a. Beh. Allora, se loro la mettono cosí lasciatemi dire una cosa.
Ricordatevi che LA DIVERSITÀ RENDE UNICI.
La mia storia parla di questo, dell'essere "diversi".
Buon inizio.
É una mattina come le altre, mi alzo mi lavo mi vesto e vado.
Non amo molto la scuola, non mi piacciono i miei compagni. Al liceo dovremmo essere tutti amici, e sopratutto felici. Ma non é proprio cosí, l'unico motivo per cui continuo ad andare a scuola, apparte l'obbligo scolastico, é perché li posso stare con i miei migliori amici. Nico e Lucy.
Ovviamente anche loro hanno problemi riguardante il bullismo, sono etero, non é questo il "problema", Nico ha una malformazione alla parte superiore del labro, mentre Lucy soffre di bulimia, e anoressia.
Ci conosciamo da tanto, non so di preciso da quando, ma senza di loro penso che la mia vita sarebbe un inferno, piú di quanto lo sia già.
Nico é simpatico, di difetti ne ha tanti, ma di pregi di piú. Amo il semplice fatto che lui mi difenda sempre, e dico sempre.
Lucy? Che dire di lei, mh sí, forse dovrebbe ingrassare un pó, ma le voglio un bene infinito per tutto quello che fa per me, lei è debole fisicamente, ma forte interiormente.
Sopporta tutte le prese in giro, le offese, le umiliazioni. Lei é una guerriera, la mia GUERRIERA.
Avessi un pó della sua forza.. Ma no, io sto facendo in modo di distruggermi. In che modo? Non sono mai stata un'autolesionista, ma ora lo sono, forse piú di tutte. Continuo a tagliarmi, odio il mio corpo, odio vivere in questa societá di merda. Odio me stessa. E l'unica cosa che voglio è morire.
Non ho il coraggio di "suicidarmi" buttandomi o impiccandomi, ma con l'autolesionismo è tutto piú "facile".
Non so di preciso quando ho iniziato.. Ma so solo che ora non posso piú farne almeno.
Mia madre non sa che sua figlia non è piú la stessa... Lei ora beve, fuma, si taglia, si sta distruggendo piano piano.
Mio padre non è mai in casa, litiga sempre con mia madre, e cosa peggiore la picchia.
La musica...sí lei.. Lei mi dá forza, lei mi aiuta, lei è il mio tutto.
Oggi 14 febraio.. San Valentino.
Oggi a scuola c'è una nuova arrivata, mi avvicino a lei la seconda ora dopo averle detto solo un ciao, e un "benvenuta" quando la prof. Ce l'ha presentata.
Lei mi guarda fá un cenno con la testa come se stesse ricambiando il mio saluto.
Lei si chiama Hanna Marin, ha 15, ed è alta, mora, occhi castani, beh lei è bellissima, è la classica ragazza di cui tutti le vanno dietro facendo i casca morti. Lei li ignora, ignora perfino il ragazzo "piú bello" della scuola, Jason mongomeri, alto biondo, avevo una cotta per lui in 3 elementare, ma poi mi sono interessata ad altro, e sapete cosa intendo.