Gli inizi

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Non mi piace l'estate. Il sudore,la pelle appiccicosa,la gente con troppo tempo libero, L'asfalto che brucia, l'acqua del mare piena di gente. Nah,l'estate non fa per me. Quest'anno però l'estate è diversa. Di solito passo l'estate con la mia famiglia,mia mamma che lavora,con i suoi cavali che d'estate si impuzzoliscono,mia sorella che passa il tempo a litigare o a sbaciucchiarsi con il suo ragazzo,e una volta anche mio fratello,ma ora non vive più con noi. Mio padre,beh,lui se n'è andato tanto tempo fa, se n'è andato prima ancora che arrivasse l'estate,quando sono nata,essendo nata a ottobre. Di solito passiamo una settimana in riva a un lago,e poi torniamo,di solito la mia estate,le mie vacanze,si estendono a questo. Ma quest'anno è diverso. Quest'anno passo l'estate con mia zia,a Londra,no ma dico L-O-N-D-R-A! La città della gente strana,dell'underground,e della creatività. La domanda che sorge spontanea,è:si,ma tu,come lo sai l'inglese? Ebbene,so l'inglese da quando sono piccola,perchè mia mamma è inglese,e quindi è la mia seconda lingua. Sono atterata due giorni fa,e sono due giorni che tento di ambientarmi a casa di mia zia. Oggi è la prima vota ufficiale che esco da sola. Stamattina Ho preso una borsa ci ho infilato dentro una mappa, una ventina di sterline,una bottiglia di acqua,la carta di credito,mi sono messa gli occhiali da sole in testa, e sono partita. Adesso sono le 13:00,e sono in un pub Che mangio un panino di proporzioni gigantesche. Mi sento come una di quei americani grassi che non riescono ad alzarsi nemmeno più da letto. Dio,quanto sono piena.

A un tratto mi trovo davanti un piatto,seguito da due gambe,una maglietta lilla,e infine un viso,mi si materializza davanti una ragazza,che con un sorriso gigantesco mi fa :-Ciao. Senti io non sono una persona invadente ,davvero ho solo bisogno di un tavolo su cui appoggiare il mio piatto mentre mangio,e tutti gli altri tavoli sono pieni, e ho visto che sei da sola. Perciò,posso sedermi? prima che io possa replicare me la trovo seduta davanti. -Emily,mi chiamo Emily,Tu? -Sophie,piacere.

Noto che è molto carina,ha dei giganteschi occhi marroni,come i suoi capelli,è magra e sorride un sacco. -Come mai non sei qui con il tuo ragazzo? le dico,lei mi guarda e mi fa -E chi ti dice che io ne abbia uno? -Beh,sei carina,sembri socievole,e per niente timida,il tuo telefono continua ad illuminarsi,e questo è una chiro segno che qualcuno sta tentando di contattarti. Perciò la domanda è abbastanza ovvia. Sorride. -Già,però ti è sfuggito un particolare,Sherlock,e cioè che nessuno dei messaggi che mi sono arrivati hanno un mittente segnato con cuori o roba del genere. Comunque non fa per me,essere fidanzata in modo serio. I ragazzi,la gente in generale,è complicata,devi essere dolce ma non troppo,gelosa,ma non soffocante,la gente vuole attenzioni,ma non troppe,e non puoi uscire da sola con un amico maschio,perchè sennò ti scrivono su ask,e ti dicono che sei una puttana,perchè esci con i ragazzi mentre sei fidanzata,e bla bla bla. Perciò preferisco stare da sola. Anche perchè c'è mota più gente che è circondata dalla gente,ma affoga nella solitudine,che il contrario. La fisso. Questa ragazza,che conosco da venti minuti mi ha appena detto praticamente tutto ciò che penso. Cavoli quanto mi assomiglia.

Tre quarti d'ora dopo siamo ancora lì a parlare. A un certo punto le squilla il telefono. Risponde,annuisce un paio di volte,riattacca, e mi fa -Dobbiamo andare. La guardo e dico - Ah,okey bè ciao,è stato bello conoscerti -Ma cosa hai capito? Tu vieni con me. Paga e mi trascina fuori dal ristorante. Corriamo insieme verso una piazza,e lì,proprio in mezzo i fermiamo. A un certo punto prende le cuffie, se le mette nelle orecchie, e comincia a ballare come una pazza, poi arriva un'altro ragazzo,un'altro ancora, e cosi si riempe la piazza di gente,tutta che balla sulla sua musica,con le sue cuffie nelle orecchie. Emily mi guarda,e si toglie le cuffie e -Perchè non balli? -Non ho le cuffie,le dico. Lei mi sorride e mi dice- Non hai bisogni di sentirla con le orecchie,la musica è tutto intorno a te,è dentro di te,devi solo riuscire a sentirla. Così comincio a ballare anche io.

Ha ragione. comincio a muovermi,dapprima lenta,poi un po più veloce,fino a quando non mi ritrovo a scatenarmi,con gli occhi chiusi. Ballo,ballo e ballo,per circa tre minuti. A un certo punto urto la testa contro qualcosa. mi ritrovo davanti un ragazzo alto,con gli occho verdi e i capelli rossi. spalanco gli occhi e gli dico scusa. Lui mi guarda,mi sorride e mi fa- non preoccuparti,a volte la musica ci porta così lontano da non renderci conto nemmeno di dove siamo. -Già,gli dico. Sto per chiedergli come si chiama quando mi sento afferrare una mano. é Emily-La pacchia è finita,dai dobbiamo darcela agambe prima che arrivino i poliziotti,dai Cameron,ci vediamo tra cinque minuti al loft. Mi ritrovo a correre,e a chiedermi chi diavolo sia Cameron.

Cinque minuti dopo mi ritrovo in un palazzo vuoto,Emily,mi trascina su per le scale. A un certo punto si ferma davanti a una porta,la apre,e dentro ci sono un sacco di persone che avevo visto anche al flash mob. Appena entriamo tutti sorridono e la salutano.Mi presenta tutti quanti:Mike,Rachel,Zoey,Jace,Eddie,Jamie,Micheal,Harry,Scarlett,Maya,E Jake.

Quest'ultimo la prende e la bacia. La guardo un pò sorpresa,ma non faccio in tempo a pensare ad altro,perchè entra il ragazzo con i capelli rossi che mi guarda e mi fa -Ciao ragazza sconosciuta che mi è venuta contro mentre ballava! Arrossisco-Ciao tipo coi capelli rossi contro cui ho sbattuto mentre ballavo! Per farla corta,comunque,io sono Sophie. -Cameron. E così è questo il nome dello sconosciuto,penso tra me e me.

Dopo un pò sono in una piccola cucina in un angolo del loft,con Emily, e le dico-Ma non eri tu quella che diceva di non voler essere vincolata da legami? Lei mi guarda,mi sorride e mi fa-Si,ma non ho mai detto che non mi piace baciare spesso una bel ragazzo. Ridiamo. Entra Jake-Ehy,ragazze,venite di là,facciamoci una birra tutti insieme!

Sono seduta su un divano,circondata da cuscini e gente che si bacia. Cameron spunta dalla cucina con un pacchetto di sigarette in mano e una birra nell'altra. Si dirige verso di me. -Ti va di uscire un secondo? Mi alzo,lui mi mette le mani sulle spalle e mi cammina dietro e usciamo.

Passo il mese seguente con Cameron,Jake,Emily,e occasionalmente gli altri della combriccola.

Potrei raccontarvi delle serate insieme iniziate con una bottiglia di vodka e finite in un parco a parlare contempando le stelle,o delle storie sentite dagli altri. Ad esempio la mamma di Mike lo ha abbandonato davanti a una stazione dei vigili del fuoco,Rachel ha visto sua madre essere accoltellata in una rapina in un supermarket,Zoey ha entrambe i genitori giornalisti politici,e frequenta un collegio per ragazze perbene,ogni estate torna a casa per tornare alla sua vera natura. Jace ha un quoziente intellettivo pari a quello di Einstein,Eddie è un ragazzo di colore,con un padre single che fa il cassiere,e che studia tantissimo per non finire come suo padre,Jamie sorride sempre e porta solo calzoni lunghi per nascondere i tagli sulle gambe,Micheal legge libri sui draghi e stregoni,e ha sempre cibo con sè per Scarlett,sua sorella anoressica, Harry vuole fare il dj,Maya balla solo ed esclusivamente sulla musica di Harry, anche se del braccio sinistro ha solo l'avambraccio,Cameron ha perso sua madre in un incidente stradale quando aveva dieci anni, e ora vive con suo padre e la sua matrigna. Jake è nato da una madre con L'HIV,e forse un giorno la prenderà anche lui. Emily ha i genitori ricchi che però dedicano attenzioni solo al loro lavoro.

Ognuno di queste persone ha una storia. Nessuno giiudica l'altro e se chiedi a qualcuno se è minimamente triste ti risponde -Ma che diritto ho io di essere triste quando ci sono bambini di cinque anni che muoiono per la fame e fanno trenta kilometri al giorno per andare a prendere l'acqua?

Loro sono così,umani,vivi,e con un futuro davanti.

Cold SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora