Il lunedì era sempre stato il più noioso dei giorni della settimana per me, fin dai tempi della scuola.
La sveglia iniziò a suonare con insistenza e rigirandomi nel letto arrivai al comodino e la spensi.
Affondai il viso nel morbido cuscino e sbadigliai stropicciandomi gli occhi; voltai il viso verso la finestra da cui i primi raggi di sole filtrarono e sospirai..ti prego Dio..fa che vada bene..
Mi alzai e andai ad accendere la macchina del caffè, dopodiché mi diressi in bagno a farmi una doccia veloce; andai nella cabina-armadio e presi un tailleur nero opaco, a cui aggiunsi una camicia grigio-perla, delle decolté nere opache con tacco a spillo 15cm e un paio di collant color carne.
Indossai l'intimo nero in pizzo, mi vestii e truccai con un leggero strato di BBcream, cipria minerale, una sottile linea di eyeliner, tanto mascara e una rossetto nude lucido idratante.
Pettinai i capelli e li acconciai in uno chignon ordinato, una paio di orecchini bottone con una perla grigia, la mia immancabile collanina con l'albero della vita, due gocce del mio profumo preferito e andai a bere il caffè, guardando l'orologio in salotto
-Orario perfetto!- me la presi comoda e chiamai un taxi che dopo dieci minuti arrivò; presi la borsa, la cartelletta con i documenti, il cellulare ed uscii.Alle 07:50 a.m., arrivai davanti alla "K.I.T.-Korean International Traslate" una delle agenzie più importanti di traduzione mondiale.
Fissai l'ingresso per poi alzare il viso e ammirare quel grattacielo enorme deglutendo a faticaSanta Rita...aiutami tu..
Entrai cercando di assumere un atteggiamento sicuro oltre che professionale e con perfetto accento coreano mi rivolsi alla ragazza seduta al front-office, vestita di tutto punto, con una falsa chioma bionda platino e delle unghie esageratamente lunghe e rosse
-Annyeonghaseyo!- mi guardò annoiata stampando un falsissimo sorrisino su quel viso rifatto
-Annyeonghaseyo! Come posso aiutarla?!-
-Ho un colloquio con il Signor Park Seo-Hyun! Mi chiamo Giusy Accidente!-
-Ah sì...la straniera...- inarcai un sopracciglioPoco ci manca e la prendo per i capelli..
Aprí un cassetto e mi porse un cartellino con scritto "guest"
-Quinto piano, stanza 509..il Signor Park la sta aspettando!- la guardai con finta gratitudine e mi allontanai facendo la comminata più sensuale che potevo, vantandomi.Arrivai al quinto piano, ritrovandomi un'altra segretaria annoiata che limava le sue orrende unghie finte
-Annyeonghaseyo! Sto cercando il Signor..- mi interruppe e senza degnarmi di uno sguardo, indicò il corridoio alla mia destra
-Ultima stanza in fondo..la sta aspettando..- la guardai stizzita e con passo deciso mi diressi verso l'ufficio.Arrivata alla stanza, feci un sospiro profondo e bussai; un "avanti" esclamato con voce profonda mi fece trasalire, chiusi gli occhi un attimo, dopodiché entrai.
Dietro una scrivania dal piano in vetro, un signore di mezz'età, con folti capelli neri, leggermente brizzolati, occhi piccoli incorniciati da folte sopracciglia nere e occhiali tondi, dalla corporatura tonda avvolta da un abito grigio fumo di Londra targato Armani, se ne stava seduto sorridendo cordiale
-Buongiorno!- esclamò alzandosi e porgendomi la mano; avanzai imbarazzata e gli strinsi la mano
-Buongiorno..il Signor Park presumo!-
-Esatto! La Signorina Accidente esatto?!-
-Si!-
-Prego si accomodi signorina!- mi sedetti sulla poltroncina e poggiai la cartelletta sulla scrivania
-Allora! Ho esaminato il suo curriculum e...devo dire che sono rimasto molto colpito! Così giovane e già piena di esperienza! Ho letto che ha fatto la specializzazione in Inglese, Coreano, Cinese e Giapponese, ma parla, scrive e legge altre sei lingue..impressionante!- esclamò leggendo
-La ringrazio Signor Park!- chiuse il fascicolo e mi guardò fisso negli occhi
-Posso farle una domanda?!-
-Certo..mi..mi dica..-
-Perchè ha accettato di venire qui in Corea?! Per quanto ne so c'è un'ottima agenzia di traslater anche a Milano o a Londra...- sospirai
-Bé...non volevo accontentarmi! Volevo vivere davvero..lontano da tutto e da tutti! Ricominciare e avere il futuro che ho sempre sognato..per non parlare del fatto che ho sempre amato l'oriente e l'Asia in generale..quindi..ne ho approfittato!- mi guardò serio e pregai di non aver detto qualcosa che l'avesse potuto offendere, poi sorrise
-Bene! Apprezzo molto le persone sincere e oneste e su questo gli italiani sono maestri!- mi passò un fascicolo e sorrise
-Spero che voglia accettare la mia proposta di lavoro..- aprii e quando lessi la parola "contratto" per poco non svenni
-Pa-parla sul serio?! Mi sta offrendo il posto?!-
-Certo!! Ho occhio per gli investimenti e lei è un ottimo investimento!- lessi tutto il contratto dopodiché, con mano tremante, firmai, restituendolo; lo vidi sorridere, si alzò e mi porse nuovamente la mano
-Benvenuta alla K.I.T. signorina Accidente!- gli strinsi la mano mentre sul mio viso si dipinse un sorriso emozionato
-La ringrazio infinitamente Signor Park..non se ne pentirà!!-.
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ONLY YOU [J.JK] [COMPLETA]- Wattys 2021
FanfictionUna semplice ragazza desidera vivere una vita diversa, in un paese diverso e costruirsi il futuro che aveva sognato. Ma cosa succederebbe se l'incontro con Jeon Jungkook dei BTS, mettesse a repentaglio quel futuro e quelli dipendenza tanto sognati...