Improvvise verità.

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Amenadiel notò un movimento tra i cespugli. Charlotte gli sorrise, dicendogli visibilmente in imbarazzo
"Ti prego Amenadiel perdonami. Tu è Lucifer siete...sembrate brave persone. Ma non posso rischiare l'inferno o peggio per due reietti del paradiso"
Amenadiel era confuso, ancora di più vedendo uscire dai cespugli Cain che gli puntava addosso una pistola. L'angelo voleva proteggere Charlotte mettendola dietro di lui ma lei gli inserì l'ago di una siringa nel collo facendolo svenire. Altri due portarono via di peso Amenadiel in un furgone nero. Cain disse a una turbata Charlotte
"Non sentirti in colpa. Con la morte di Amenadiel e Lucifer dimostreremo a Dio che siamo dalla loro parte. Loro andranno all'inferno come ospiti. Mentre noi avremmo sicuramente in paradiso…"
Cain disse al suo cellulare
"...procedete con il prelevamento del secondo soggetto. Portatelo alla chiesa"
Con Charlotte salì sul furgone.

Nel balcone dove Lucifer e Chloe si stavano baciando.

I due separarono le labbra solo per respirare ma restando vicini, con le fronti unite. Chloe ridacchio dicendo a Lucifer che sorrideva raggiante
"Finalmente ti sei deciso"
Lucifer stava per dirle qualcosa, dirle che l'amava. Non ebbe il tempo. Spalancò gli occhi dicendo a Chloe con fatica
"Scappa...Scappa Chloe"
Svenne tra le braccia della sua amata. Chloe ebbe appena il tempo di vedere sulla spalla destra di Lucifer una siringa, guardando due armati correre verso di loro. Uno dei due le sparò con un fucile. Chloe di trovò nella spalla destra una siringa, svenendo subito.

Chloe si svegliò sentendo parlare. Cercò di muoversi ma era bloccata da qualcosa. Scopri che era legata con corde. Scosse la testa tentando di mettere a fuoco. Le faceva male terribilmente la testa. Vide a qualche passo da lei Pierce con Charlotte che parlavano animatamente. La donna diceva a Cain esasperata
"Lei non era contemplata. Solo loro due dovevano essere ucciso…"
Chloe tentò di dire qualcosa ma un bavaglio le bloccava la bocca. Vedendola sveglia, Charlotte le disse
"...Non preoccuparti. Non ti succederà niente. Finito il rito ti spiegherò tutto. Devi solo avere pazienza"
Cain la spostò, prendendo di peso Chloe che cercò di divincolarsi ma qualcosa la lasciò senza parole.

Tutti si trovavano in una chiesa. Chloe vide Lucifer disteso supino sull'altare con indosso solo i boxer neri. I polsi e le caviglie erano legati con delle catene dorate fuori l'altare. Con rabbia Lucifer urlò a Cain
"Bastardo non osare! Lasciala andare"
Cain rise, dicendo all'orecchio di Chloe
"Ora vedrai il tuo grande amore chi sarebbe"
Da un braciere, un tirapiedi di Cain portò al suo capo un lungo ferro con alla fine un simbolo infuocato. Cain appoggiò il simbolo di ferro sulla coscia destra di Lucifer che tentò di liberarsi dalle catene con rabbia. Tolto il simbolo di ferro, Lucifer mostrò a tutti il suo aspetto bruciato. Capendo cosa era successo, Lucifer sembrò calmarsi, chiudendo gli occhi di fuoco, sussurrando
"Perdonami Chloe...perdonami"
Una esterrefatta Chloe fu portata da Cain al primo banco della Chiesa, con un tirapiedi di Cain con mitra posto accanto a lei. La detective vide Amenadiel seduto sul pavimento di fronte all'altare, con indosso solo i boxer. Era bloccato dalle stesse catene dorate. Vedendo Chloe le sorrise appena.

La detective cercò di non iperventilare, visto il bavaglio sulla bocca. Guardò quel corpo bruciato sull'altare. Finalmente poteva dare un senso a ogni strano episodio, fatti strani quando era con Lucifer. Usando solo il cervello ebbe paura. Pensò con terrore che il diavolo con un demone erano nella sua vita. Nel mare di luoghi comuni su Lucifer che le tornavano alla mente, improvvisamente ebbe davanti agli occhi un'immagine. Un anno prima che Lucifer entrasse nella sua vita, un pomeriggio trovò sua figlia sola seduta al bancone della cucina. Qualche giorno prima era stata sospesa per essere stata coinvolta in una rissa a scuola. Voleva dirle qualcosa, ma di bloccò vedendola piangere. Sua figlia anche prima del divorzio era sempre stata una bambina molto pensierosa, con una grande empatia con una malinconia spezzacuore. Non voleva pensare a quanto era delle volte troppo paurosa o troppo aggressiva. Una stessa immagine vide qualche tempo dopo. Lucifer faceva parte della loro vita. Stavolta alla destra di Trixie era seduto Lucifer al bancone della cucina che l'aiutava con dei compiti di scuola, mentre Maze leggeva perplessa un libro di fisica della scuola. Trixie era cambiata come mai aveva sperato Chloe. Era diventata una bambina più allegra, sempre con una immensa empatia, più riflessiva riuscendo a essere non troppo paurosa o troppo aggressiva. In quel momento Maze posò sul bancone il libro di fisica
"Troppa poca pratica. Tante leggi fisiche che la magia supera"
Lucifer le disse
"Maze per ora Trixie deve sapere queste cose. Quando sarà maggiorenne saprà anche le altre. Ricorda si tratta della figlia della detective, una donna con un immenso intuito. Come lei, sua figlia sono certo andrà naturalmente verso altre materie. Per questo rimane l'unica piccola essere umana che sopporto, trovandola intelligente"
Trixie sorrise felice. All'epoca Chloe credeva che quei riferimenti alla magia fossero metafore di Lucifer e Maze. Ma per la detective la cosa importante era vedere sua figlia serena, sicura, amata. Un urlo riportò Chloe alla realtà.

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