Capitolo Uno

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- Ora devo andare, Bec. Buonanotte.

- 'notte e sogni d'oro.

Quando la schermata della videochiamata scomparve, Marta richiuse lo schermo del suo portatile e si lasciò cadere sul letto, esausta ed elettrizzata allo stesso tempo. Domani avrebbe ufficialmente cominciato il suo lavoro in casa dei Green e, nonostante Ava le avesse concesso una settimana di tempo per abituarsi ai loro ritmi, non era del tutto sicura che sarebbe riuscita a rimanere al passo.

Cavolo, quei Green sembravano indemoniati, sempre in giro e sempre di corsa! Era come se il concetto di tempo libero non fosse contemplato in quella casa, ma, per fortuna, erano stati così gentili da concederle un giorno di riposo a settimana, presumibilmente la domenica, quando tutti – tranne Nicholas, che era più un fantasma che una persona in carne ed ossa – avrebbero passato la giornata al club di arte contemporanea fondato da Ava. Qualora ci fossero stati dei cambiamenti di programma, e Marta aveva capito che non era difficile che ciò si verificasse, glielo avrebbero fatto sapere.

Per il momento, doveva solo preoccuparsi di essere in cucina per le sette il giorno successivo e di far trovare ai due gemelli la colazione in tavola.

Nulla di più semplice.

O, almeno, così pensò prima di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo.

Il mattino seguente si rese conto che, dietro gli occhi verde smeraldo della piccola Ginny Green, si nascondeva un mostro.

- Cos'è questa roba? – borbottò in un italiano trascinato quel metro e trenta di capricci e altezzosità – I won't eat it! – aggiunse, incrociando le braccia al petto.

Accanto a lei, suo fratello gemello Mike se ne stava con il naso incollato al tablet, completamente disinteressato a ciò che accadeva intorno a lui.

- Tesoro, sono latte e cereali. – rispose Marta dall'altro capo del tavolo, intenta ad asciugare i piatti freschi di lavastoviglie.

- Fa schifo. – si lamentò Ginny – Schifo! – batté un pugno sul tavolo e la tazza grondante di latte fumante traballò pericolosamente.

Marta prese un bel respiro – Darling, tua madre ha detto che questa è la tua colazione, quindi la mangerai. – si rivolse poi al fratello – Mike, puoi lasciar perdere il tablet e fare colazione, please?

Per tutta risposta, Mike emise un grugnito e, senza neanche sollevare lo sguardo, continuò imperterrito la sua partita a Fortnite.

Marta controllò l'ora: erano le sette e mezza, nel giro di mezz'ora quei due mostriciattoli avrebbero dovuto varcare il cancello della loro prestigiosa scuola media nutriti, puliti e vestiti di tutto punto, ma sembrava non ne avessero la minima intenzione: Ginny era pronta a far scoppiare la terza guerra mondiale per colpa dei fiocchi d'avena e Mike, beh, forse non si era ancora reso conto di essere nella cucina di casa sua.

- Ragazzi, farete tardi a scuola! – avrebbe voluto assumere un tono più autoritario, ma ciò che le uscì di bocca somigliò più ad un'implorazione – Fate colazione!

- No! – risposero in coro e, prima ancora che Marta potesse replicare, Ginny rovesciò sul pavimento quello che ormai era diventato un pastrocchio marroncino, per poi guardare Marta con aria di sfida.

- Ops, è finito tutto sul parquet.

Marta si sentì avvampare e per poco non le cadde da mano un bicchiere – Ora basta, piccola, diabolica...

- Hey, che succede qui? – tuonò una voce maschile alle sue spalle.

Marta sentì un brivido lungo la schiena e alzò gli occhi al cielo. No, il suo primo giorno non poteva cominciare peggio di così.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05, 2021 ⏰

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