4.

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La mattina é la parte peggiore della giornata, a mio parere.
Preferisco di gran lunga la notte.
Di notte faccio quello che voglio. Se tutti dormono, perché devo dormire anche io? Non è molto meglio stare svegli a scrivere e ad ascoltare la musica?
Certo, bisogna dormire, ma ogni tanto non fa male passare una notte in bianco, o mi sbaglio?

Mi sveglio come sempre alle 6 e 30.
Sento che oggi sarà una bella giornata.
Spalanco le tende viola della grande finestra che c'è in camera mia: è ancora buio, ma non piove e non sembrano esserci nuvole in cielo.
Vado a svegliare Grace, preparo la colazione e il pranzo al sacco, sia per me che per lei, e la porto a scuola.
Torno davanti a casa e prendo lo scuolabus al volo.
Oggi i posti sono tornati come ai vecchi tempi, Millie e Finn sono seduti dove ieri c'era Noah. A proposito, dov'è Schnapp?
Non c'è. Non lo vedo.
Vado a sedermi in uno dei due sedili frontali a quelli di Finn e Millie.

"Buongiorno Jade!" dice Finn.
"Hey Jade" lo segue Millie.
"Ciao ragazzi, avete visto Noah?" rispondo io.
"No non ancora, perché ti interessa tanto?" dice Finn con tono malizioso.
"Uuh Jadee" aggiunge Millie.
"Non mi interessa, mio caro Finn, volevo solo sapere se era già salito" rispondo con tono sarcastico.
Tutti e tre scoppiamo a ridere, finché Millie si ferma e mi chiama:
"Jade" bisbiglia "Jade guarda dietro di te".
Mi giro e trovo quel ragazzo che profuma di fumo di tabacco.

Si siede vicino a me. Entrambi ci guardiamo, quando Finn dice:
"Hey Noah, come va?"
"Bene, ieri mi sono divertito allo skatepark" risponde Noah.

Solo ora riesco a concentrarmi sulla sua voce, invece che solo sul profumo. Essa è profonda, rauca. Non so spiegarlo bene, ma è una di quelle voci che ti fanno sentire la farfalle dallo stomaco al cuore.
Sento ancora l'odore fresco della cicca alla menta. Lo adoro. È così... così...
"Quindi oggi andiamo da te Jade?" dice Millie interrompendo i miei pensieri.
"S-sì" rispondo dopo un attimo di esitazione, un attimo che mi serve per tornare alla realtà e uscire dal mondo dei pensieri.

Come tutte le mattine, l'autobus si ferma davanti all'entrata. Scendo dal pullman e insieme ai miei amici e a quel ragazzo dagli occhi color prato entro a scuola.
Io e lui scendiamo per primi. Poco prima di entrare e sempre poco prima che Millie e Finn arrivino, Noah mi prende la mano e sussurra:
"È stato bello ieri tenerti per mano, Jade".
"È stato bello anche per me, Schnapp".

Le nostre mani si staccano subito quando Millie e Finn arrivano dietro di noi.

Alla prima ora c'è matematica, con la signorina Carroll.

La scuola passa in fretta.
Alle 14.00, ora di uscita, il sole è splendente. È un tempo insolito per essere gennaio, ma comunque, la mia piscina ha una parte coperta e una parte all'esterno.
Tutti e quattro prendiamo gli skate e ci dirigiamo verso la mia casa.
Finn dice:
"Jade... Dov'è che vivi? È tanto che non vengo a casa tua".
"Mable Street 42" risponde Noah al mio posto.
Tutti rimangono un attimo in silenzio. Io sono imbarazzata a livelli estremi. "Non è come sembra" avrei voluto dire, ma lascio stare.
"Grazie..." risponde Finn.
"Prego" continua Noah.

Arrivati al famoso numero 42 di Mable Street, apro la porta con la chiave che tengo nella tasca dello zaino e giro la grande maniglia per aprire la porta.
La mia casa non è particolarmente grande, il punto forte è la piscina interrata che passa buon parte del grande cortile e continua dentro, in una specie di seminterrato molto ampio.

Giocavo spesso in piscina con mio padre.
Lui era un ingegnere, l'aveva progettata lui quella piscina. Mi ricordo che ero piccola e c'erano tantissimi operai a costruirla.
Continuavo a chiedere: "Quand'è che finiscono di costruire la piscina? Andiamo a fare il bagno? Quando andiamo in piscina?"
E quando fu finalmente pronta ero al settimo cielo.

"Mi piace la tua casa" dice Noah.
"Grazie mille" gli rispondo.
"Cosa stiamo aspettando? Andiamo a  fare il bagno!" esclama Millie mentre si slaccia la camicetta rosa, con sotto il bikini rosso.
"Arrivo subito, vado in bagno a mettere il costume, Millie vieni con me?" dico io "Voi ragazzi potete cambiarvi nel bagno al piano di sopra, tranquilli non c'è nessuno in casa" aggiungo.
"Ok grazie" rispondono Noah e Finn insieme.

Mentre mi cambio, parlo dalla porta con Millie. Lei, ad un tratto, mi dice:
"Jade?"
"Sì?" rispondo io.
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Tu e Noah, state tipo... insieme?"

Sento il cuore in gola. Stiamo insieme? Certo che no. Avrei voluto essere la sua ragazza? Certo che sì.

"No" rispondo con tono secco.
"Allora perché stamattina vi stavate tenendo per mano?" continua Millie.
Rimango in silenzio.
"Eh già.. Vi ho visti dal finestrino dell'autobus" continua Millie.
"Sì, ma non stiamo insieme" dico molto lentamente.
"Non ancora..." bofonchia Millie credendo che io non la senta.

Continua...

𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora