10.

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Come sempre, alle 6 e 30 sono sveglia.
Guardo fuori dalla finestra, appoggiando il gomito sul davanzale.
E come sempre, da ogni casa non esce un solo raggio di luce, tranne che da quel numero 43, proprio affianco a me.
Sta fumando. Come fa a fumare alle sei del mattino? Però é così bello guardarlo fumare... Ora sta aprendo l'armadio, aspetta, che cazzo c'è dentro quell' armadio. Vedo dei capelli rossi. "Oh merda" penso dentro di me.
Continuo ad osservare: Riesco solo a vedere dei capelli rossi, forse non sono neanche capelli. Noah richiude l'armadio. Un brivido mi scorre dietro la schiena.
"E se fosse... No, non può essere" dico sottovoce.
"Perché dovrebbe..." sussurro ancora.

Devo andare, sono le 7.
Porto mia sorella a scuola, alle 7:40 sono sull'autobus.
Noah non é ancora arrivato, ci sono Millie e Finn.
"Caleb ti ha risposto?" mi chiede Millie dopo che ci siamo salutate.
"No, non ancora" le rispondo io.
"Strano, molto strano" dice Finn "Caleb risponde sempre in fretta ai messaggi"

Arriva Noah.
Sinceramente non ho voglia di stare con lui.
"Ciao ragazzi... Che sono quelle facce?" dice Noah appena arriva.
"Sadie e Caleb non rispondono al telefono da più di 24 ore, tu ne sai qualcosa?" gli rispondo io.
"No, veramente non ne so nulla" mi dice lui.
"Okay" gli rispondo io.
Insomma, non posso accusarlo di omicidio per qualcosa di rosso che ho visto nel suo armadio. Magari era il suo gatto, o una sciarpa. Spero.
Noah mi mette il braccio attorno al collo, mentre siamo sullo scuolabus.
Millie apre la bocca, come scioccata, ma rimane ancora più sconvolta quando io e Noah ci diamo un bacio, sì, sulle labbra.
"Ush" penso dentro di me sorridendo.

Arriviamo a scuola.
Io e Schnapp entriamo mano nella mano, insomma, una classica cosa da coppia felice, anche se in quel momento mi sentivo distante da lui, nonostante mi stesse tenendo la mano destra.
Tutti ci guardano. Imbarazzante. Menomale che il corridoio non é troppo lungo per arrivare alla classe di scienze.

Ricomincia a piovere, mentre siamo a scuola.
Sullo scuolabus succede lo stesso di prima, Noah mi mette la mano attorno al collo e mi dà un bacio, sta volta sulla guancia, però.
Arrivata a casa provo a controllare i profili di Sadie e Caleb, dato che, se non lo aveste capito, non erano a scuola.
Niente. Nessun post da mercoledì, il giorno prima che andassimo da Noah, ovvero ieri, giovedì.
I genitori di Sadie erano morti entrambi in un incidente in moto, quindi nessuno si stava preoccupando per lei, a parte noi, i suoi amici. Caleb invece era solito uscire di nascosto e non tornare per due o tre giorni, quindi i suoi genitori non erano particolarmente in ansia.
Ma stavolta non penso fosse una delle sue uscite. Stavolta la faccenda si faceva seria. Sadie viveva da sola. Non avrebbe mai, e dico mai, abbandonato la sua casa.

Riprendo a guardare fuori dalla finestra. Noah non é in camera sua. Ok, prendo coraggio, decido di andare a bussare, tanto suo padre non sarà sicuramente a casa.
Busso alla porta.
Dopo circa 2 minuti Noah viene ad aprire.
"Heyyy" mi dice aprendo la porta "Che... Magnifica sorpresa!"
"Sii, ho pensato di venire a trovarti" rispondo io con la voce leggermente tremolante.
"Entra, vieni, mio padre non é in casa per fortuna" aggiunge lui.
Forse sto andando incontro alla morte. Forse sono fidanzata con uno psicopatico, un assassino, un pedofilo. Insomma, un pazzo.

L'entrata é uguale a ieri, nulla di strano per ora...

Continua...

𝐩𝐬𝐲𝐜𝐡𝐨𝐩𝐚𝐭𝐡 [𝐧𝐨𝐚𝐡 𝐬𝐜𝐡𝐧𝐚𝐩𝐩]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora