10.La veritá

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*Venerdi mattina*

Mi svegliai che erano le 11:55 ebbenr si non sono andata a scuola neanche oggi fantastico.

Scesi vestita, con la valigia volevo andare a casa non ce la facevo piú a stare con un coglione, scesi senza neanche guardarlo.

"Ehi amore dove vai" mi disse prendendomi per un braccio facendomi girare cosi io approfittai subito a dargli uno schiaffo.No...cazzo...in mano aveva una rosa!...che dolcino!...ma no ma che dico un bugiardo non puó essere dolcino.

Mi guardó soltanto dicendomi sottovoce: "Scusa", certo perché lui pensava che con un semplice "scusa" risolveva tutto...lurido bastardo.


Stavo uscendo dalla porta ma lui mi si piazzó subito davanti

"Tu non capisci un cazzo" mi disse

"Si certo io non capisco mai un cazzo" gli dissi io scazzata

"Ti prego non te ne andare pure tu sono solo" mi disse lui con gli occhi lucidi.

"Raccontami tutto allora" gli dissi io sottovoce

"No" mi disse lui.

Cosi me ne stavo subito andando finchè lui mi disse ancora:

"Mi lasceresti se ti dico quello che ho fatto" mi disse prendendomi per un braccio.

"Lo dici perché non ti fidi di me" gli dissi io incazzata

"Non è vero cazzo" mi disse lui alzando la voce

"Invece si cazzo" gli dissi io alzando anche io la voce.

Mi bació e io gli tirai un altro schiaffo e poi mi girai.

"Non riesco a vivere senza di te" mi disse lui

"Non ci credo neanche se mi paghi" gli dissi io.

Si avvicinó a me e mi sussuró all'orecchio: "Ti racconto tutto,vieni" mi disse prendendomi la mano.

Ci sedemmo sul divano e inizió.

"Fino ai 16 anni ero un ragazzo timido non avevo neanche un amico" WHAT? Justin Bieber timido mi sto giá traumatizzando dalla prima frase,perfetto.

"Poi mia sorella non ce la faceva piú a vedermi come un asociale dentro casa.Cosi mi fece conoscere un ragazzo che aveva un anno in piú di me era un cliente di mia sorella.La loro missione erano svegliarmi dal piccolo mondo di fatine in cui vivevo."

Ahahaha questo piccolo mondo di fatine in cui viveva è il top del top.

"Verso i 17 anni iniziai un pó a svegliarmi iniziai un pó a bere e a prendere qualche sostanza stupefacente, tutto questo grazie a quel ragazzo."

Si fermó un attimo fece un respiro e disse:"JASON"

WHAT? NO ASPETTA QUEL JASON.Justin mi guardó e mi fece cenno di si con la testa come se mi avesse letto nel pensiero. "Peró con le ragazze non ci sapevo ancora fare.Cosi una notte entró mia sorella in stanza, parlavamo di cose normali ridevamo.Poi lei mi chiese se poteva mettere un pó di musica,gli dissi di si insomma voleva solo ascoltare la musica.All'inizio si mise a ballare per scherzare e io ridevo.Ma poi si mise la mano la sotto, poi si levó la maglietta e...insomma rimase completamente nuda e si toccava.

"Tocca tu mi disse" mi disse

"Sono tuo fratello" gli dissi

"Non è vero ti hanno adottato" mi disse ridendo e toccandosi le tette.

Io a quella frase ci rimasi di merda insomma si lo sapevo ma sentirlo cosi faceva male,faceva male pensare che io non avevo una famiglia. Comunque mi toccó alla fine mi spoglió me lo prese e se lo mise in bocca...cazzo mi stava facendo impazzire insomma non avevo mai provato quelle sensazioni, alla fine abbiamo scopato come dei selvaggi.Dopo di lei iniziai ad andare in giro con le prostitute me le pagava tutte Jason tanto lui era ricco sfondato.Praticamente ero in mezzo alla droga e al sesso.Poi iniziai a fare traffico di droga iniziai a venderla.E l'anno scorso, a 18 mi beccarono e finí in carcere per 6 mesi.Pensavo che Jason e gli altri mi venivano a trovare...ma nessuno venne nemmeno papá nemmeno Jasmine nessuno.

Quando uscí Jason mi inizió a prendere per il culo insieme agli amichetti, e mio padre si vergognava di me non di mia sorella ma con me.Mio padre anche se non la vedeva piú l'amava ma non era amore paterno..." Si fermó suppongo che aveva finito.

Lo abbraciai e gli toccai i suoi capelli dorati e lui pianse si sfogó, poi si calmó e mi disse:"scusa per la scenata"

"Ma che dici" gli dissi tirandogli una pacca sulla spalla.

"Adesso puoi andare?" Mi disse abbassando lo sguardo.

Puoi andare? Ma era pazzo? Non stavo capendo!.

"Andare dove scusa?" Gli chiesi incuriosita visto che non ci stavo capendo piú niente.

"A casa scommetto che ti faccio schifo" mi disse

Lo baciai e gli dissi "Grazie di avermi detto la verità amore mio adesso non ho intenzione di lasciarti" e ci baciammo ancora appassionatamente e poi mi sussuró all'orecchio:"GRAZIE STELLINA MIA!"

Tu sei il mio piú grande e splendido sbaglio ♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora