Pensieri positivi

Scrittori, persone orribili!

    "Scrittori, persone orribili!"
O almeno è questo quello che diceva il mio professore in prima media. E sinceramente lo penso anch'io.

    È da qualche giorno ormai che ho finito di leggere l'ultimo libro di una saga, ed ora sto leggendo dei libricini già letti. Oltre a passare il trauma del "Oh mio Dio, ora cosa leggo!" e quello di "Ma perché alla fine il protagonista se ne va?", il primo libro che ho letto dopo la conclusione della saga proprio quello in cui il protagonista muore (Dopo tutto non potevo non scegliere proprio quel libro per passare il trauma del finale di merda di un'intera saga! [PS. Questa è ironia] mannaggia a me!).
    Per quanto adesso, invece di rincoglionirmi davanti al cellulare, che oltretutto è pure scarico, io sono qui a cercare di risolvere il fottutissimo problema del "Perché gli scrittori vogliono uccidere i protagonisti delle loro sage?".
    Probabilmente questa è una delle domande esistenziali di cui non sapremo mai la risposta esatta, ma noi siamo Grifondoro e quindi non ci tireremo indietro neanche da questa battaglia!
    Lo abbiamo già visto con la Rowling, che voleva uccidere Harry, anche se facendolo morire da eroe. Lo abbiamo già visto con Divergent, in cui lei alla fine muore. E persino in Biancaneve, nel quale lei rischia di essere avvelenata, se non fosse stato per il perfetto sconosciuto che, guarda caso, arriva proprio nel momento critico.
    Ebbene abbiamo solo una risposta a tutto questo: gli scrittori, specialmente quelli delle saghe, iniziano ad odiare il protagonista tanto da far nascere in loro un istinto omicida. Tralasciando il fatto che durante la saga, la ragazza/il ragazzo sotto i riflettori ne passano tante quanto Harry Potter ne passa durante il torneo tre maghi.
    Ma comunque la vera domanda è:
"Perché cazzo farci affezionare al protagonista se poi cerchi di ucciderlo in tutti i santissimi modi alla fine del libro di 99 pagine esatte?"
    Ora dirò quello che moltissimi di voi, sicuramente, staranno pensando in questo momento.
"A quel punto facevi prima a non scriverlo, non ti pare!"
Ma comunque buona giornata e buona lettura a tutti.