La pioggia batteva incessantemente sulle vetrate del Magician. Matt sedeva sul palchetto che il proprietario aveva fatto montare nel suo locale per le serate a tema musicale che sperimentava di tanto in tanto. Tendenzialmente i suoi clienti erano persone dai sessant'anni in su che si divertivano ricordando vecchi amori passati tra le note delle canzoni d'epoca, ma non di rado il piccolo locale si riempiva di baldanzosi giovani che volevano godersi le serate dedicate alle band emergenti. Non era la prima volta che il piccolo locale ospitava la sua band, di cui lui era il batterista, e nonostante questo i suoi compagni non riuscivano ancora ad arrivare in orario.
D'un tratto sentì la porta principale aprirsi con il classico campanellino che annuncia l'entrata di qualcuno di nuovo. Gli occhietti miopi di Matt ci misero un po' a mettere a fuoco la figura della sua amica, Lexie, cantante del suo gruppo. Odiava portare gli occhiali quando si esibiva, non per un fattore estetico o, per meglio dire, non solo per quello. Preferiva vedere i visi delle persone intorno a lui sfocati piuttosto che vedere le loro espressioni mentre si esibiva. Nonostante l'aria spavalda, Matt era molto insicuro delle sue capacità.
Lexie portava un cappotto più grande di lei di almeno due taglie, ma lo levò subito non appena entrata nella sua visuale, scoprendo dei pantaloni neri attillati e una maglietta a mezze maniche. Nonostante il freddo di quella sera, sapeva bene che le luci e l'esibizione l'avrebbero accaldata.«Non ti smentisci mai eh?» la schernì il ragazzo.
«Scusa la lezione è finita più tardi del solito e il gatto non la smetteva di correre in giro per casa come un pazzo.» si scusò la cantante.
«Uh e quanto manca perché io possa scroccarti sedute di psicoterapia gratis?» scherzavano spesso sugli studi di Lexie, ormai prossima alla laurea in psicologia clinica, ma mancava ancora molto prima di poter esercitare la professione.
«Sicuramente meno tempo di quello che impiegheranno Suzie e Joe ad arrivare qui.»
Continuarono a sistemare gli strumenti fino all'arrivo degli ultimi due componenti del gruppo.
Spencer Reid non riusciva a tenere gli occhi aperti quella sera. Erano appena rientrati da un caso a Dallas, l'ufficio era quasi totalmente vuoto, solo lui e il suo team a popolare quell'openspace grigio e fin troppo familiare ai suoi occhi, per ultimare le pratiche.
«Ho proprio bisogno di un drink stasera, chi viene con me?» chiese Emily Prentiss.«Io ci sto» disse Derek, seguito da JJ e Penelope.
«Tu, carino, ti unisci a noi?» lo punzecchiò Morgan.
Reid era sul punto di rifiutare, ma lo sguardo di ammonimento del collega lo fece desistere.
«Siamo tutti stanchi, Reid, ma non possiamo andare a casa con quelle immagini in testa» ripensò a quello che avevano visto, erano abituati a quelle immagini raccapriccianti, ma il senso di disgusto e impotenza non li abbandonava mai del tutto.
Annuì «verrò».
Il venerdì sera il Magician si popolava di giovani studenti del college intenzionati a scrollarsi di dosso lo stress e le ansie accumulate durante la settimana di lezioni, ma anche di giovani adulti intenti a bere un paio di drink prima di godersi il weekend, liberi ormai dagli impegni lavorativi.
La squadra entrò nel locale e prese posto in uno dei pochi tavoli liberi. Spencer e Derek andarono a prendere i drink per tutti.
«Hai visto?» il più grande fece un cenno verso il palco dove troneggiavano degli strumenti.
«Serata musica».
Portarono i bicchieri al tavolo, per fortuna non troppo lontano dal bancone del bar, e iniziarono a parlottare tra di loro, fino a quando il suono di una chitarra elettrica sferzò l'aria accompagnato dal ritmo costante di una batteria.
Si girarono e Spencer non poté non notare la ragazza al centro della formazione, che cominciò a cantare da prima al fianco dei suoi compagni, poi iniziando a destreggiarsi tra i vari tavoli attirando l'attenzione di tutti e il plauso generale a tempo di quel motivo rock che accompagnava la sua voce.«Wearing our vintage misery
No, I think it looked a little better on me
I'm gonna change you like a remix
Then I'll raise you like a phoenix*» cantò passando di fianco al loro tavolo e ammiccando nella sua direzione.«Sono pazzeschi» esultò Penelope Garcia ed effettivamente non si era mai divertito così tanto. La cantante continuava a girovagare per il locale facendo ballare i clienti, mentre la chitarrista si muoveva a tempo di musica facendo di tanto in tanto la seconda voce e il bassista si strusciava ironicamente sul batterista con l'intento di infastidire l'amico.
Finita l'esibizione, i ragazzi si bearono dell'applauso che i clienti del locale regalarono loro. Scesero dal palco e Suzie e Lexie aiutarono Matt a smontare la batteria mentre Joe andava a prendere il furgoncino con cui trasportavano gli strumenti.
«Sempre incantevole, Lexie» si complimento uno dei camerieri, Marcus, prima di andare dall'altra parte del locale a servire un tavolo.
«Sempre incantevole, Lexie» gli fece il verso Suzie, ottenendo un sorriso divertito dall'amica.
«Lo prendi sempre in giro»
«E continuerò a farlo fino a quando non si deciderà a chiederti di uscire. È un anno che ci esibiamo qui ed è un anno che ti sbava dietro, che cosa aspetta, dico io»
«Potrebbe sempre chiederglielo lei» si intromise Joe raggiungendoli dal retro del locale.
«Ma non lo farà. Non è il suo tipo.» rispose Matt senza neanche guardarli mentre continuava a smontare il suo strumento.
«Già, il suo tipo è alto, coi capelli un po' lunghi e si sta prendendo proprio adesso un drink al bancone» Suzie indicò dietro la testa di Lexie.
«Te lo sei squadrato per tutta la canzone, deve ancora arrivare il giorno in cui la farai a me» disse indicandosi con il pollice.
«Ed è per questo che andrò a prendere casualmente un drink proprio dove sta lui» detto questo fece il saluto militare ai suoi amici e iniziò ad incamminarsi verso il ragazzo.
«Aspetta, come torni a casa?» le chiese Joe.
«Spero non da sola.» scherzò lei, voltandosi e andando verso l'uomo che aveva attirato la sua attenzione per tutta la sera.*la canzone è The Phoenix dei Fall out boy

STAI LEGGENDO
Magician/Criminal Minds
FanfictionLexie Adams è una studentessa del college prossima alla laurea che nel tempo libero si diletta a cantare insieme ai suoi amici in una cover band, esibendosi di tanto in tanto in un piccolo locale di Washington, il Magician. Dopo aver fatto la fortui...