Princess~minsung✔

thirteen

Jisung sedeva dietro il tavolo da pranzo, le guance piene di colazione preparata dalla sua mamma adottiva, scorrendo i social media.
Era sabato ed era davvero una bella giornata.
Aveva il lusso di dormire troppo, non aveva i compiti ed era anche un po 'nuvoloso proprio come gli piaceva. Mentre stava per spegnere il telefono, ha ricevuto una chiamata.
"Perché quel ragazzo mi sta chiamando?" sussurrò per se stesso, prima di rispondere alla chiamata e metterla in vivavoce.
"HYUNG!" Urlò Jeongin al telefono, facendo sussultare l'altro.
"Yah yah Yang Jeongin, per cosa si sta gridando? Perché mi chiami? E comunque come hai ottenuto il mio numero?"

"Da Lino hyung!" rispose il ragazzo. "Comunque, ti chiamo per farti sapere che oggi è il compleanno del tuo ragazzo .."

Jisung si strozzò col pane. "È cosa ?!"
Si è tenuto il palmo in faccia. Come poteva dimenticare?

"Stiamo organizzando una festa a sorpresa a casa tua. Potremmo invitare tutti i suoi amici e anche Chan con Changbin hyung!"
Il biondo sorrise vivacemente.

"È geniale, Jeongin! Mi aiuterai?" "Certo, certo. Io e Yena saremo lì con il cibo e chiederò a Chan hyung di portare dell'alcol. Sarà così divertente!"

Jisung rise, ringraziando il giovane e terminando la telefonata. Ha mandato subito un messaggio a tutti sul piano, prima di alzarsi e venire nella sua stanza per cambiarsi.
I suoi genitori adottivi erano quasi partiti per un viaggio ed era più che eccitato dal momento che potevano praticamente fare quello che volevano alla festa. Si bloccò sui suoi passi solo quando fu di nuovo in cucina.

"Il compleanno del tuo ragazzo" Sembrava così strano ma naturale sentire quella frase.
Dopo l'incidente del bacio, hanno continuato con l'appuntamento e hanno mangiato da asporto mentre guardavano un film.
Non è stato affatto imbarazzante e non ne hanno nemmeno parlato. Allora, cosa erano?

🌻

Era tardo pomeriggio quando Minho finalmente tornò a casa da una cena di famiglia che avevano fatto per il suo compleanno.
Era super stanco per aver socializzato così a lungo, schiantandosi sul letto. Ha sbloccato il telefono per la prima volta quel giorno, vedendo che aveva un messaggio non letto da Jisung.

Jisung: nel nostro posto alle 5

"Festeggeremo, solo noi due?" sussurrò, sorridendo un po 'prima di guardare l'ora. 4:40

"CAZZO!"

Non si è mai alzato dal letto più velocemente di allora.
Senza nemmeno guardarsi allo specchio, si spazzolò i capelli, lasciandoli ricadere disordinatamente sulla fronte.

Praticamente saltò fuori dagli abiti scelti da sua madre che glieli diede per la riunione di famiglia,
(era preoccupata che lo giudicassero per il suo stile) e si cambiò in vita alta, indossò enormi scarpe nere con un po ' di un tacco e ha deciso di indossare un crop top rosa con la parola 'princess' sopra - lo stesso che aveva quando ha incontrato Jisung per la prima volta.

Proprio così, si precipitò fuori di casa e iniziò a camminare velocemente fuori dal suo quartiere, quando vide un volto familiare proprio di fronte a lui.

"Park Namhyun?" gridò senza pensarci, rimpiangendo subito la sua scelta dopo che lo sguardo del bullo che prima era fisso a terra, lo trovò.
Minho ha poi notato qualcosa.
L'altro piangeva.
La sua guancia pulsava e aveva un colore rosso violento, le lacrime gli scorrevano dagli occhi come gocce di pioggia.

Namhyun non sembrava minaccioso in quel momento. Sembrava fragile e vulnerabile, come un ragazzo smarrito appena gettato sul ciglio della strada. "Cosa ti è successo?"

Chiese Minho quando furono abbastanza vicini l'uno all'altro.
"Non sono affari tuoi, L-Lee." Namhyun fallì nel tentativo di assomigliare al suo io duro.
La sua voce si spezzò alla fine della frase, si lasciò sfuggire un singhiozzo e si coprì il viso.
Deve essersi vergognato così tanto. Sembrava così debole di fronte al ragazzo che si prendeva in giro per aver fatto la stessa identica cosa.
Voleva sfuggire a questa situazione, sul punto di aggirare l'altro, ma fu fermato dalla mano di Minho che gli avvolgeva strettamente il polso.

"Sei stato diverso da quando Jisung ti ha urlato contro, pochi giorni fa. Non mi noti affatto."
"Cosa? Ti manco? Vuoi che ricominci a notarti !?" Namhyun urlò, liberando la sua mano dalla forte presa.

"No. Non penso che tu voglia ferirmi più. Penso che tu stia cambiando, perché quello che ha detto Jisung ha finalmente senso per te,"
Minho si lasciò sfuggire quello che stava pensando da giorni.
"Cos'altro pensi di sapere di me, eh?" L'altro scattò.

"Stai realizzando che Malhoon non era così ammirevole come pensavi allora. Ti penti di aver fatto quello che ti aveva detto di fare."

Namhyun rimase in silenzio per un bel po '.
Fissò Minho con uno sguardo profondamente ferito.
Le sue labbra tremavano così come tutto il suo corpo, sembrava.

"Non-non pensavo che fosse ammirevole. Sapevo che quello che stava facendo era un casino. Ma ho seguito ciecamente tutto, perché ... lo amavo."

La bocca di Minho si spalancò per lo shock. Voleva dire qualcosa, ma è stato subito interrotto.

"Ho litigato con mio padre, perché non gli piaceva Malhoon, ma gli ho voltato le spalle, dicendo che lo stava solo fraintendendo. Mi sono ritrovato ad andare da Malhoon per un consiglio invece di mio padre. È stato stupido . " "Ti ha fatto piangere proprio ora? Voglio dire, tuo padre? Ti ha schiaffeggiato?"
Chiese Minho esitante.

Namhyun sospirò, ma annuì.
"È così strano. Ti comporti in modo preoccupato e io piango davanti a te come una fica debole."
"Piangere non è debole. Dovresti chiedere scusa a tuo padre e promettergli che cambierai. Non è mai troppo tardi per cambiare."
Minho gli prese la spalla e la strinse in modo rassicurante. E ha rassicurato Namhyun.
"Mi dispiace di averti tormentato così a lungo. Spero che tu possa accettare le mie scuse ... dovrò anche chiedere scusa a Jisung." L'altro sorrise.
"Ci vado adesso ... Vuoi venire con me?" Gli occhi di Namhyun si spalancarono. Fece qualche passo indietro.
"Avrò bisogno di più tempo ... Vado a parlare con mio padre adesso. Grazie, Lee ... Per tutto questo."

Fecero la strada insieme, poiché stavano andando nella stessa direzione.
Ci fu un piacevole silenzio di due nemici diventati conoscenti.

"Qui è dove vivo, andrò adesso." Namhyun disse improvvisamente e gli fece cenno di addio.

"Aspetta, Park! Perché hai iniziato a farmi il prepotente in primo luogo?" Chiese Minho, vedendo l'altro fermarsi per un secondo.
"Tu ... me lo hai ricordato." Con quella frase, è scomparso all'interno della casa, lasciando una sensazione di disagio alla bocca dello stomaco dell'altro.

Minho gli ha ricordato Malhoon?
Scosse i pensieri dalla sua testa, vedendo che era molto in ritardo per dove stava andando originariamente. Imprecò sottovoce, correndo a casa di Jisung.

Senza fiato, bussò alla porta d'ingresso, sentendosi come svenire. Jisung saltò fuori, avvolgendolo in uno stretto abbraccio, prima di sussurrargli all'orecchio: "Buon compleanno, principessa."
"Hai preparato una cena romantica o qualcosa del genere?"
Minho ridacchiò. "Qualcosa del genere." Jisung applaudì, sul quale apparvero altre sette persone dietro di lui. Gridarono all'unisono: "Buon compleanno Lee Minho!"

Minho era in piedi di fronte a loro, andando da faccia a faccia con un'espressione leggermente scioccata. "Grazie ragazzi ... Wow, anche Yongbok è qui?"
Rise, avvicinandosi alla testa rossa che non vedeva da un po '.

C'erano anche Chan, Yena e Jeongin ricoperti di coriandoli colorati, Changbin e Seungmin che reggevano palloncini e, sorprendentemente, c'era persino Hyunjin della classe di Jisung, che sembrava leggermente disinteressato, eppure stava sorridendo.
Entrarono tutti dentro, un'atmosfera confortevole e chiacchierona che li circondava mentre Chan tirava fuori una torta con due candele, leggendo la sua età, bloccata nella parte anteriore. "Esprimi un desiderio oppa!"
Esclamò Yena.
Minho annuì e guardò Jisung che era in piedi più vicino a lui, con gli occhi che brillavano per l'eccitazione.

"Esprimere un desiderio, eh?" Ha pensato per se stesso. "Vorrei che lui fosse felice. Che si aprisse con me, si fidasse di me. Voglio solo che si senta al sicuro sapendo che sarò lì per lui. Non mi interessa se devo aspettare. Spero solo , questo desiderio un giorno sarà esaudito. "
Con questo in mente, ha spento le candele.
Fu seguito da tutti che applaudivano e fischiavano.

Non poteva fare a meno di sorridere ampiamente.