capitolo 7

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La sera di San Valentino, che disgusto. Tutte le coppiette si divertono nei ristoranti, si sorprendono a vicenda e spruzzano gioia da tutti i pori.. Indovinate un po' come passerò questa fantastica serata? Ubriacandomi a casa, sola come un cane. Ho controllato i turni di Fp, ho comprato parecchie bottiglie di alcool e ho avvisato tutti i miei amici di non passare, oggi non ci sono per nessuno. Inizio con il primo bicchiere, ne seguono parecchi finché non decido di bere direttamente dalla bottiglia. La vodka alla pesca fa bruciare piacevolmente la mia gola. La vista inizia ad appannarsi, il mio obbiettivo si avvicina. Qualcuno suona il campanello, che palle. Mi alzo e barcollo leggermente verso la porta, la spalanco e davanti a me trovo Jughead
B: "Forsythe!!!"
J: "Sei ubriaca"
B: "N-no! certo che no"
Un capogiro mi destabilizza, il ragazzo mi afferra prontamente per poi adagiarmi sul divano
J: "Perché hai bevuto Elizabeth?"
B: "Per dimenticare te... O-vvio... Aspetta di che stavamo parlando?"
Sono altamente confusa. Si piega davanti a me e mi sorregge così da non farmi cadere a faccia avanti
B: "Sai sei estremamente sexy"
Infilo una mano nei suoi morbidi capelli
B: "Non metti più il cappellino?"
J: "Non da quando sono entrato nei bulldogs"
B: "Una cosa in meno da sfilarti questa notte"
J: "Sei ubriaca e non sai cosa stai dicendo"
Inizio a strusciarmi contro di lui, sono terribilmente eccitata
B: "Ti voglio Jones"
J: "Se ti lasciassi fare domani mi picchieresti"
B: "Cosa hai da perdere? Ti picchierei comunque "
Forse no, mi sto rendendo in conto di quanto lui mi sia mancato ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo
J: "Va bene, facciamolo"

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La luce disturba il mio sonno. Provo ad alzarmi ma un mal di testa atroce me lo impedisce. Mi massaggio le tempie, metto a fuoco la stanza e sento qualcuno muoversi al mio fianco. Che cazzo ho fatto? Piano piano mi giro preparata a trovarmi nel letto uno sconosciuto ma quello che vedo è decisamente peggio
B: "OH MERDA"
Il ragazzo si tira su confuso
B: "CHE CAZZO CI FAI NEL MIO LETTO?!?!"
Il mal di testa sparisce immediatamente lasciando il posto alla rabbia
J: "Hai insistito così tanto"
B: "Cazzo, cazzo, cazzo"
Afferro una felpa molto larga dalla poltroncina accanto al letto e me la infilo velocemente
B: "Dimentica quello che è successo stanotte. Ero ubriaca, è stato un errore"
J: "Ma..."
B: "Niente ma Jones"
Infilo dei pantaloncini e vado in cucina. Prendo un aspirina e mi appoggio al bancone, che cosa ho combinato? Il ragazzo esce dalla stanza e si ferma a guardarmi
J: "Vado"
Annuisco leggermente e appena sento il rumore della porta mi butto sul divano. Chiudo gli occhi e qualche flash confuso della sera prima compre nella mia mente

Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio, quanto mi erano mancate quelle labbra. Le sue mani finiscono sui miei fianchi, mi sistemo meglio sulle sue gambe mentre l'eccitazione aumenta

Mi maledico da sola, non dovevo bere così tanto

Mi prende dalle cosce e in un secondo siamo sul mio letto. Mi sfila la maglietta e io sfilo la sua
J: "Quanto mi sei mancata"
Slaccio i suoi pantaloni e li lancio da qualche parte della stanza. Il resto degli indumenti fa la stessa fine, poi il buio più totale

Sono una cretina, perché l'ho fatto?!?! Mi alzo e vado a cambiarmi. Prendo tutto quello che mi serve ed esco dalla roulotte. Inizio a camminare fino ad arrivare al Pop's. Entro nel locale e saluto gentilmente Pop Tate, lui è l'unico della città che non mi guarda male solo per le mie scelte e per questo gli sono infinitamente grata
B: "Hey Pop come stai?"
P: "Bene bene, e tu? È da tanto che non ti vedo"
B: "Sto bene grazie, ho avuto molte cose a cui pensare in questi giorni"
P: "Beh allora ti ci vuole un bel frappè alla vaniglia, corri a sederti, te lo preparo subito"
Rivolgo un sorriso sincero all'uomo e eseguo subito i suoi "ordini". Dopo poco arriva anche la mia amata bevanda, guardo fuori dalla vetrata e subito ricordo tutte le giornate passate qui con i miei vecchi amici. La porta del locale si apre rivelando una testa corvina che riconosco subito, Veronica. La ragazza si guarda intorno e appena mi nota rimane sorpresa. Muove qualche passo incerto verso di me. Penso velocemente a cosa fare, mi guarda con occhi speranzosi e allora decido di fargli un cenno come per acconsentire a qualunque cosa gli passi per la testa. Subito si siede davanti a me contenta
V: "So che sei arrabbiata e hai tutte le ragioni del mondo, io non pretendo il tuo perdono perché non lo merito ma voglio spiegarti come sono andate veramente le cose"
B: "Va bene"
Sia io che lei rimaniamo sorprese dalle mie parole
V: "Sono stata invitata all'ultimo momento, pensavo tu sapessi tutto. Il giorno della partenza volevo venire a salutarti ma Reggie continuava a dire che sarebbe stato peggio, che ti avrei fatta soffrire di più. All'inizio non ci ho pensato molto, quando siamo arrivati in Spagna ho realizzato, tu non sapevi niente. Ho provato a chiamarti ma le nostre sim non funzionavano lì. L'agenzia ce le ha prese momentaneamente così da darcene una adatta al paese. Non avevo il tuo numero, l'ho cercato per giorni inutilmente. So che non basta per perdonarmi ma dovevo dirtelo, mi manchi così tanto Elizabeth"
B: "ChiamamiBetty"
V: "Mhh?"
Prendo un bel respiro, devo ammettere che la mia migliore amica mi è mancata. Rifletto un po' e alla fine decido di lasciarmi andare
B: "Chiamami Betty"
V: "Aspetta... Vuol dire che mi hai perdonata?"
B: "Devi riconquistarti la mia fiducia ma si"
Subito mi salta addosso, la abbraccio godendomi il momento
V: "Grazie grazie grazie grazie grazie grazie"
Passa qualche secondo di silenzio finché la corvina non decide di romperlo ma restando sempre attaccata a me
V: "Anche gli altri non centrano niente. È stato tutto organizzato da Reggie e dai suoi amici. Sono dei coglioni e lo sapevamo ma non ci aspettavamo questo"
La campanella ricomincia a suonare, mi giro e appena vedo la chioma della persone appena entrata subito capisco chi è. Cheryl punta il suo sguardo su di noi, sul suo viso compare un espressione sorpresa. Mi stacco da Veronica per poi alzarmi dal divanetto
C: "V-voi due vi stavate abbracciando"
Apro le braccia facendola confondere ancora di più. Rimane ferma a guardami senza muovere un muscolo
B: "Cosa aspetti?! Non ho tutto il giorno, vuoi abbracciarmi si o no?"
Come risvegliata da un trans si rifugia nelle mie braccia
C: "G-grazie di averci perdonate"
Per la millesima volta la porta si apre, oggi tutta Riverdale ha voglia di frappè? Kevin ci guarda anche lui confuso
K: "Aspetta voi vi..."
B: "Si ci stavamo abbracciando e bla bla bla"
Questa volta sono io a fiondarmi su di lui. Inspiro il suo profumo che tanto amo
K: "Ci hai perdonati?"
B: "Non del tutto"
Ho deciso di riprendermi i miei amici ma questo non vuol dire che tornerò con quel coglione, si è comportato da stronzo e mi ha ferita. Non voglio soffrire più come mesi fa, basta fiducia, ora mi baso solo sui fatti

Nuovo capitolo, spero vi piaccia🖤🤍

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