Prologo

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Ed eccomi qui.. stesa sul letto, con le lacrime agli occhi mentre guardo quel bellissimo soffitto color avorio.

Nella mia mente girano un sacco di insulti e parolacce, ma solo una domanda: Perché tradire? Tradire dopo 2 anni e 5 mesi di relazione? Forse per lo scopo di sentirsi ribelli facendo qualcosa che non si dovrebbe fare per il rispetto del/della compagno/a? Forse perché vogliono solo mettere un punto alla relazione ma non sanno come farlo? Non si sa con certezza, ma una cosa é certa: chi tradisce non ha ripensamenti, non ha dubbi.. no, niente del genere. Ha solo la convinzione di farlo, sicuro che dopo ci restiamo male.. a meno che non sia finito casualmente in un locale e, dopo essersi ubriacato, avrà visto qualche culettino odioso sculettare di qua e di la voglioso solo del suo amico nei pantaloni, ma comunque é molto irrispettoso andare in un locale ad ubriacarti e tradire la tua ragazza stesa sul suo letto che pansa solo a te. Quello é sempre tradimento, cosciente o meno, e non é facile da perdonare né dimenticare.

Un'altra domanda.. Ultima: Come si é sentito lui? Lui non era ubriaco e quindi era cosciente. Non gli sarà venuto in mente "E se lo scoprisse Erika?" o comunque un'altra domanda che riguardasse me.. beh, una domanda di sicuro ce l'aveva: "Come la lascio?"

E questa é la cosa più brutta.

Ho passato i miei anni peggiori a consolarmi davanti ad uno specchio e ripetermi che non ero brutta e che prima o poi qualcuno mi avrebbe apprezzato davvero, per quella che sono e per quella che sarò. Credevo di averlo trovato ma ovviamente le mie convenzioni vennero lacerate e distrutte da una chiamata.

**

"Pronto?"

"Erika!" Disse affannato

"Gary!" Dissi preoccupata "Cos'é successo?!"

In quell'istante mi arrivò una chiamata da Diana, la mia collega di lavoro nonché mia migliore amica.

"Un attimo solo, Gary"

Allontanai il telefono dall'orecchio lasciando perdere le sue continue proteste e lo misi in attesa rispondendo a Diana;

"Ehi!"

"Ehi un cazzo!" Disse affanata anche lei "Quello stronzo di Gary ti ha tradita! Mollalo e distruggigli gli organi genitali o lo faccio io! A te la scelta!" Lei ha molto tatto.

Allontano il telefono e riavvio la chiamata con Gary avendo il cuore a mille, pronto a scoppiare e bruciare, a distruggersi ed ogni pezzettino pronto ad affogare nelle mie lacrime, che al contatto con la mia pelle bruciano e fanno male solo al pensiero che quello che Diana abbia detto sia vero

"É vero?" Dico con voce tremante

"Erika.. io.. posso spiegarti"

Le mie lacrime raddoppiano e porto una mano davanti alla bocca chiudendo gli occhi, nella speranza che tutto ciò possa essere solo un brutto incubo.

"Ti odio!" Quasi urlo, presa da rabbia, tristezza e delusione. Un mix che nessuno vorrebbe provare e che nessuno dovrebbe causare.

"Erika, ti prego.. "

"Ti prego cosa?!"

"Non fare così.. ti prego"

"Ma vaffanculo Gary! Sei solo un vigliacco!" Chiudo la telefonata e lancio il telefono sul letto, di seguito mi stendo su quest'ultimo, nella speranza che possa sparire e io con lui.*

Di seguito venne Diana casa mia e mi consolò.. adoravo i suoi tentativi di consolarmi ma la volevo via, volevo che se ne andasse anche lei e che mi lasciasse sola nella mia stanza, quattro mura che un tempo erano decorate da inutili foto di quel verme schifoso.. che mi lasciasse sola nella mia casa, sperduta un piccolo paesino di campagna, ma volevo esserlo, sperduta intendo.. in quel momento avrei voluto esserlo. Quella sera non mangiai, non dormii.. i miei singhiozzi erano forti e cercai in tutti i modi di strozzarli ma niente funzionava.

Le mie giornate ormai sono: mi alzo, mi lavo, mi vesto, faccio colazione, porto Spike a spasso e vado a lavoro. Faccio la cassiera in un bar e in quanto tale dovrei sorridere e sorridere.. ma chi ce la fa a sorridere? Cerco in tutti i modi di far la gentile e attenta, ma non ci riesco proprio, soprattutto se ti arriva una ragazza e ti chiede "dove si trova il bagno?"

Dietro la porta dove c'é scritto "ripostiglio", ovviamente. Cavolo, ci sono quei due cavolo di omini su una porta, il bar é piccolo e non credo tu debba fare il giro del mondo in 80 giorni per trovarlo.

Ovviamente, da brava ragazza risposi: "questi sono 50 dollari, prendili e comprati un navigatore" presi per davvero dei soldi, ma ovviamente non erano 50 dollari.

Oppure quando ti arriva un ragazzo e chiede "Quanto costano questi muffin?"

C'é il prezzo scritto a fianco. Cosa gli costa abbassare lo sguardo e vedere quanto costano questi cavolo di muffin?!

Da brava ragazza risposi: "Questi sono un paio di occhiali, te li regalo, indossali e guarda quanto costano" presi un paio di occhiali e glieli porsi ma non li accettò, svoltò e se ne andò via.

D'altronde, a chi avrei potuto chiedere aiuto? A uno dei miei tre fratelli? Pessima idea: Mark ha 27 anni ed é molto protettivo, odia vedermi triste, ma una volta tale non mi consola, certo che no, prende direttamente a pugni tutti. Poi c'é Alex, ha 25 anni e a dire il vero non credo che saprebbe come consolarmi.. non é il tipo di baci e abbracci, é più il tipo di parole sagge e sgridate; infine c'é Aidan, ha 23 anni ed ogni volta che la mamma lo telefona dice sempre che é occupato.. come può lui aiutarmi in 5 minuti? Un' impresa da Dio. A mia madre? Mi capisce e mi ascolta, ma poi finisce sempre col dire "Cara mia, ci sei cascata.. la prossima volta non ci cascherai più"

Mio padre era l'unico che mi capiva ma morì quando avevo 11 anni, per un incidente stradale. Sono passati 10 anni e sento ancora la sua mancanza.. com'é giusto che sia, dopotutto.

Ho un'altra certezza: il mio cuore é stato picchiato, torturato, lacerato, spezzato e bruciato.. ora giace li, con una rumorosa palpitazione con lo scopo di chiedere aiuto e fuggire da questa cruda realtà, come farei io.
Ciaoo, é la prima volta che scrivo e posso capire che il prologo non sia uno dei migliori, ma cercherò di migliorare. Il 1° capitolo lo pubblicheró o oggi o domani.
Ciaoo♥

Non posso vivere senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora