Punti di vista...

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                                   EVA

Sto un pochino meglio, ma proprio non ho voglia di andare a scuola. Ieri sera mi sono scritta con Gio e abbiamo deciso di andare in consultorio dopo scuola. Ho deciso di dare retta a Ele perchè ha ragione: devo crescere, smetterla di non parlare con la gente.

Le lezioni oggi sono particolarmente lunghe. Più di tutte letteratura e storia dell'arte. Sento gli occhi di tutti che mi fissano senza sosta, non so neanche perchè ho questa sensazione quando poi l'unica persona che mi guarda è Gio, che mi manda anche dei bigliettini molto gentili.

Quando finalmente la campanella dell'ultima ora suona vado dalle mie amiche a chiaccherare.

SILVIA: Ma...Ele come va con Edo????
ELEONORA: Tutto ok, in realtà non ci stiamo sentendo molto.

SANA: E perchè?

ELEONORA: Non lo so...è un po' strano: non mi dice le cose e sta sempre con i suoi amici.

FEDERICA: Non so se dovrei dirtelo Ele ma ultimamente Edo sta sempre con la Covitti e...

ELEONORA: E cosa...ma perchè non mi hai detto nulla?
FEDERICA: E...una volta, non sono sicura quindi non arrabbiarti, li ho visti molto molto vicini che forse avevano appena finito di baciarsi.

IO: Non è possibile...Edo è innamoratissimo di te Ele.

ELEONORA: Bè direi che a questo punto è finita tra noi.

Lo ha detto quasi come se non gliene fregasse nulla.

SANA: Ele ma che dici? Ti pare che Edo ti tradisce con la Covitti che è pure l'ex fidanzata di Federico, e dai!

ELEONORA: Bè perchè se mi tradisse con un'altra andrebbe bene invece? A me non interessa con chi e poi lui lo sa che se vuole stare con me deve smetterla di comportarsi come un ragazzino e provarci con le altre.

SILVIA: Hai ragione, ma noi potremmo aiutarti in qualche modo?

ELEONORA: No no, non preoccupatevi. Comunque che pensate di fare ora, ragazze?

Vedo Gio un po' più lontano, vicino al muretto dove parla con i suoi amici, che mi fa un cenno per chiedermi se sono pronta ad andare in consultorio e io ricambio con un cenno della testa.

IO: Ragazze io vado, ci sentiamo.

Loro mi salutano e mi avvio con Gio per prendere l'autobus.

Appena arriviamo parliamo con la dottoressa descrivendole la situazione e lei ci dice:

DOTTORESSA: Quanti anni avete ragazzi?

GIOVANNI: Stiamo per iniziare il quarto anno di liceo.

DOTTORESSA: E voi avete intenzione di tenerlo?

Io e Gio ci guardiamo. Non ne abbiamo la minima idea. Caspita è una cosa grossa come si fa a decidere così su due piedi?
DOTTORESSA: Come pensavo. Ragazzi prima di tutto decidete questo e ditelo ai vostri genitori così vi daranno una mano.

IO: Dottoressa lei non capisce, i miei mi sbatteranno fuori di casa appena lo sapranno. Non posso dirglielo.

DOTTORESSA: E allora cosa vorreste fare? Nasconderglielo per sempre? Provate.

GIOVANNI: D'accordo. Allora facciamo finta che glielo abbiamo detto e che ci hanno sbattuti fuori casa, che facciamo?

DOTTORESSA: Prima di tutto vi serve una casa e dei soldi.

IO: E come facciamo a trovarci una casa e un lavoro?

DOTTORESSA: Bè io questo non posso saperlo.

A quel punto abbiamo salutato la dottoressa e ci siamo avviati.

GIOVANNI: Non è stata una grande idea, no?

IO: Infatti, io sono più confusa di prima.

GIOVANNI: Allora...proviamo a capire cosa fare noi?

Ho annuito. C'era di nuovo un noi.

E nonostante tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora