Sulla strada per andare a vedere la sua prima partita di basket, Max si ritrovò a pensare al lato positivo di stare chiusa ore in una palestra con persone che non conosceva: si sarebbe fatta nuovi amici.
Era tornata da poco a vivere ad Arcadia Sky con la sua famiglia, e si era trasferita alla Brightmoon High School quando l'anno scolastico era già iniziato. Era una settimana circa che aveva cominciato ad andare alla nuova scuola, ed era riuscita a fare amicizia solo con Scorpia, una ragazza gentilissima e molto socievole che faceva parte del suo stesso club d'arte. Scorpia aveva avuto l'accortezza di attaccare bottone con la nuova arrivata, e le aveva chiesto se le andasse di andarla a vedere alla prima partita dell'anno, con la proposta di presentarle i suoi amici. Max non poteva negare di avere un po' d'ansia, ma aveva deciso di accettare proprio nella speranza di farsi più amici e integrarsi, cosa che Scorpia cercava di farle fare sin da quando si erano conosciute. Era il suo ultimo anno, non voleva passarlo da sola in un angolo della stanza.
Alla radio della Fiat Freemont di Scorpia partì "Don't go" di Allison Weiss, Max cominciò a picchiettare le dita sul cruscotto a ritmo di musica. L'amica aveva insistito per andarla a prendere per accompagnarla alla partita. Quando l'auto si fermò, però, non erano davanti scuola. Alla destra dell'auto, vi era una villetta a schiera con un giardino pieno di fiori e tenuto benissimo. La casa attirò la sua l'attenzione, era di un bel rosa pastello chiaro e con una terrazza sul tetto.
<<Puoi aspettare un attimo in macchina?>> chiese Scorpia, slacciandosi la cintura di sicurezza. Max annuì.
<<No problem, ma che ci facciamo qui?>>
<<Ho promesso ad altri miei amici di accompagnarli. Sai, col fatto che io arrivo prima dell'apertura al pubblico, possono prendere i posti che vogliono.>>
Detto questo, Scorpia scese dall'auto, chiuse la portiera e si sistemò un attimo guardandosi nello specchietto. I suoi capelli platino, tagliati in un undercut che si rasava regolarmente, erano perfetti. Sorrise al proprio riflesso, per poi avviarsi a bussare alla porta. Ad aprire fu una ragazza bionda e alta (anche se non quanto di Scorpia), portava dei vestiti molto colorati e aveva un sorriso allegro stampato in faccia. Disse qualcosa rivolta, probabilmente, a qualcuno che era in casa e pochi secondi dopo uscirono altre due persone. Quando arrivarono alla macchina, Scorpia fece segno a Max di abbassare il finestrino.
<<Questi sono Perfuma,>> iniziò, indicando la ragazza bionda, che fece un cenno per salutare. <<Mermista e SeaHawk.>>
Quest'ultimo le porse una mano e lei si ritrovò ad abbassare ancora di più il finestrino per poterla stringere.
<<Piacere di conoscervi, io sono Max.>>
<<Il piacere è tutto mio.>> rispose SeaHawk sorridendo.
Accanto a lui, una ragazza scura di pelle e con i capelli tinti di un verde mare tendente al blu scuro salutò senza troppe pretese. Finite le presentazioni, entrarono tutti in macchina e ripartirono verso la Birghtmoon HS.Casa di Perfuma non era tanto lontana da scuola, ci misero poco ad arrivare. Trovarono parcheggio fra una BMW bianca e oro e un furgoncino abbastanza dismesso pieno di adesivi e scritte. Scorpia prese il suo borsone con la stampa degli "Scorpioni di Arcadia" e chiuse la macchina. La palestra era presso che vuota, tranne per alcuni ragazzi della squadra di basket, che si stavano riscaldando, e qualche cheerleader che faceva stretching a bordo campo. Scorpia andò subito a salutare le suddette cheerleader, e Max la seguì perché non le andava l'idea di rimanere sola. SeaHawk stampò un bacio sulla guancia a Mermista e corse verso gli spogliatoi. Lei fece un verso mezzo sfinito e mezzo divertito, e Max non pote fare a meno di sorridere.
<<Hey, Catra.>> chiamò Scorpia, prendendo fra le braccia una delle cheerleader e sollevandola di qualche centimetro da terra. Questa si lamentò abbastanza da farle mollare la presa.
<<Buongiorno anche a te, almeno io non ti soffoco per salutarti.>> farfugliò Catra. <<Lei sarebbe la nuova arrivata?>>
Max si rese conto che si riferiva a lei e le tese una mano per presentarsi. Catra la strinse, anche abbastanza forte.
<<Max.>> disse soltanto, e Catra annuì.
<<Lo so, Scorpia parla sempre di te. Se ricordo bene: sei la persona più gentile di tutto il club d'arte, hai un talento naturale per la fotografia e sei un po' geek.>>
<<Davvero?>> Max era molto felice, e abbastanza sorpresa, che Scorpia avesse parlato di lei alle sue amiche. Catra aveva un tono molto tranquillo e sicuro di se. Max sentì un po' d'ansia sparire quando si rese conto che stavano cercando di farla sentire il meno estranea possibile. Scorpia sembrava una persona decisamente empatica, e aveva subito inquadrato la nuova amica come timida e un po' insicura.
<<Non sono le mie esatte parole ma sì, le ho parlato di te.>> la risata di Scorpia la riportò coi piedi per terra, fuori dai suoi pensieri.
Altre ragazze si avvicinarono a loro e si presentarono, come se sapessero che avrebbero conosciuto una persona nuova quel giorno. Scorpia aveva parlato a tutte di lei. Un ragazzo con i capelli viola, che furono la prima cosa che Max notò in lui, le mise una mano sulla spalla, con un sorriso gentile.
<<Piacere di conoscerti, io sono Bow. Benvenuta alla Birghtmoon High, sono sicuro che ti troverai benissimo, e per qualsiasi cosa chiedi pure a me.>>
<<Smettila di monopolizzare la nuova arrivata, e comunque frequenta questa scuola già da più di una settimana.>>
La ragazza che tirò una gomitata amichevole a Bow disse di chiamarsi Glimmer, ed era l'unica persona bassa quanto lei di tutte quelle che aveva conosciuto fin'ora. Era già da un po' che si chiedeva come fosse possibile che fossero tutti spilungoni ad Arcadia. Okay, Catra era di poco più alta di lei, ma comunque lo era. Altro dettaglio: com'è che si tingono tutti i capelli alla Brightmoon? La metà degli amici di Scorpia aveva i capelli colorati, e il fatto che Bow e Glimmer li avessero entrambi viola, anche se ti tonalità diverse, per qualche motivo la divertiva. Decise di non fare domande e godersi la buona compagnia.
Rimasero a chiacchierare per un po', prima che la voce di SeaHawk chiamasse Scorpia, ricordandole che avrebbe dovuto cambiarsi se voleva giocare, e lei prese il borsone e corse verso lo spogliatoio.
<<Hey, fate conoscere Rachel ed Entrapta a Max, se si degnano di arrivare.>> disse Scorpia, rivolta al duo viola.
Una ragazza bionda e vestita da cheerleader entrò di corsa dentro la palestra.
<<Parli del diavolo.>> commentò Catra. La ragazza lanciò una borsa sulla panchina a bordo campo e salutò le altre. Max aveva deciso che la divisa di quella scuola fosse perfetta per chiunque. Non era possibile che le ragazze sembrassero tutte così belle vestite da cheerleader, anche Bow era adorabile. L'uniforme era bianca e dorata, con un disegno simile a delle ali sulla schiena. Catra era l'unica, per qualche motivo, a portare anche una specie di fascia sulla fronte. "Evidentemente sarà il capo-cheerleader" pensò Max. La ragazza appena arrivata era un'altra del loro team "non siamo tutti alti come pali della luce", i capelli biondo fragola le arrivano sotto le scapole. Si tolse l'orecchino a forma di piuma blu e si scusò per il ritardo. Ci mise una buona quantità di tempo ad accorgersi di Max e, anche quando lo fece, ci mise comunque un po' a parlare.
<<Hai un'aria familiare, ci siamo già incontrate da qualche parte?>>
<<Dove? Nei tuoi sogni?>> disse Catra, con tono scocciato. <<Capisco che sia decisamente carina, ma almeno presentati prima, Rachel.>>
Max arrossì al commento di Catra, non era esattamente abituata a sentirsi dire che fosse carina. Rachel si limitò ad alzare gli occhi al cielo.
<<Dico sul serio. Comunque, io sono Rachel, come avrai capito.>> rispose, incrociando le braccia e sorridendo.
<<Max. Vivevo ad Arcadia anche da piccola, magari andavamo a scuola assieme. Io mi ricordo poco della gente del posto, non ho ancora incontrato nessuno che conosco.>>
Rachel riflette un attimo sulla spiegazione di Max.
<<Nope, ho vissuto in California fino al 2010. Ma forse ho un'idea di dove ti ho già vista.>>
Prima che potesse dare una spiegazione, Scorpia arrivò a corsa con la divisa della squadra. Calzoncini e canotta, degli stessi colori dell'uniforme delle cheerleader, con stampato un 5. Prese Max per un braccio e la trascinò verso due ragazze che stavano provando dei passaggi sul campo da basket. Max era così distratta dal cercare di farsi degli amici che non aveva nemmeno fatto caso alle due giocatrici. Entrambe piuttosto alte, una portava i lunghi capelli biondi legati in una coda, aveva un 19 e una piccola C stampati sulla canottiera. Nonostante la stazza media, aveva delle spalle piuttosto larghe e delle braccia dall'aria forte. L'altra aveva il numero 11, alta quanto Perfuma o giù di lì, con i capelli corti e blu scompigliati. Un brivido partì dalla colonna vertebrale di Max e fece il giro di tutto il suo corpo quando si rese conto di conoscere quella ragazza, e anche piuttosto bene.
<<Chloe! Adora! Questa è Max.>> chiamò Scorpia, con un sorriso enorme stampato in faccia. Max avrebbe voluto dire qualcosa, quantomeno fare un gesto o un cenno, ma si sentiva congelata sul posto. Adora, la bionda, tirò la palla a Chloe e si girò a salutare.
<<Hey.>> prese il pallone al volo e lo passò ancora una volta.
Chloe fece lo stesso. Ci provo, almeno.
<<Hey, benv->> si interruppe, un espressione a dir poco sorpresa si formò sul suo viso. <<Max?!>>
Adora cercò di avvertirla, ma era troppo distratta e non si accorse del pallone che le arrivò un secondo dopo in testa. La botta la fece cadere a terra, e per qualche secondo tenne gli occhi chiusi e si passò una mano sulla fronte, mugolando qualcosa per il dolore. Scoppiarono tutti a ridere, anche le cheerleader a fondo campo. Max si avvicinò per chiederle come stava. Quando finalmente smisero di ridere, Catra e Rachel fecero lo stesso. Adora si scusò una decina di volte di fila, e Bow cominciò a chiedere se servisse del ghiaccio. Prima che qualcuno potesse rispondere, si girò per andare a prenderlo nella cassetta del pronto soccorso, ma Glimmer lo prese per un braccio e lo fermò.
<<Hey, Adora. Bella mira.>> scherzò Catra. Adora rispose con la sua miglior risata sarcastica, prima che Rachel le zittisse entrambe. Chloe aprì gli occhi, smise si massaggiarsi la fronte e iniziò invece a punzecchiare Max con un dito.
<<E' una visione da pallonata in testa o sei davvero qui?>> chiese Chloe, confusa e quasi irritata. Adora bisbigliò qualcosa a Rachel sul perché Max dovrebbe essere una visione.
<<Se ho capito bene, e credo proprio di si, è molto complicato.>>
Scorpia scrollò le spalle, vedendo che Chloe stava bene.
<<Complicato o no, deve alzarsi. Fra 10 minuti aprono le porte agli spettatori.>>
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Stay
FanfictionLa famiglia di Max torna ad Arcadia dopo 5 anni, e lei non vede l'ora di rivedere la sua migliore amica d'infanzia, Chloe. L'unico problema: non si sono parlate nel corso degli ultimi anni, e Max non ha il coraggio di ricontattarla. Nonostante Max s...