Benvenuti ad Hogwarts

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<<Diiiiiing>>

<<Diiiiiiiiiing>>

<<Diiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiing>>

Dopo il terzo, lungo e disperato, tentativo di farsi aprire la porta, la piccola rossa ebbe pietà del povero campanello e chiamò il suo amico al telefono....

<<Digimon
Digi Digimon.
Vola nel tuo mondo,
isola virtuale.
Black Gear perderà.
Stiamo tutti uniti
tutti per i Digimon!>>

Una pallida mano sbucò fuori dal groviglio di coperte per cercare a tentoni il telefonino, per zittirlo.

<<Aprimi!>>

<<Ai aire a ack...>> Piagnucolò nel sonno.

<<Uffa! Vieni ad aprirmi zombi sfigato!>> Urlò irritata, andava sempre così, programmavano tutto anche con settimane d'anticipo ma alla fine lei doveva andare a recuperarlo perché non riusciva mai ad alzarsi.

Prima di passare al piano B: abbattere la porta a suon di pugni, venne aperta da un ragazzo in pantaloncini e un grembiule sbattuto sulla spalla.

<<Ah sei tu...>> Sbuffò il biondo, rimettendosi il grembiule bianco a fiori.

<<Non era andato via?>> Replicò lei per nulla impressionata.

<<Ciiiao Zack, è magnifico vederti! Diventi ogni giorno più bello! Il tuo sorriso sempre più luminoso i tuoi denti sempre più bianchi...>>

<<I tuoi tentativi di rimorchio sempre più disperatiii>> Canticchiò lei entrando.

<<Che simpatica! Vuoi fare colazione al bar in fondo alla strada?>> Disse lui tirandogli le guance.

<<Zack! Che bello vederti hai fatto palestra? L'odore che viene dalla cucina è così invitante che cosa mi hai preparato?>> Ridacchiò aggrappandosi al braccio muscoloso, saltellando felice verso il cibo fumante.

<<Non ho ancora finito, trascina qui Cody!>>

<<Signor sì, signore>>

Con passo marziale si diresse verso la stanza del suo migliore amico, senza preoccuparsi di bussare entrò e cominciò a tirare il ragazzo addormentato per i piedi.

<<Sarebbe carino se mi aiutassi! Almeno perdi qualche chilo!>> Ringhiava la ragazzina trascinando l'amico, era quasi arrivata alla porta quando sentì qualcuno schiarirsi la gola. Si girò di scatto per salutare la donna che la fissava con un cipiglio quasi di disgusto al cui ormai era pienamente abituata.

<<Buongiorno signora Parker!>> 

<<Alzati!>> Disse secca come se la ragazzina non esistesse nemmeno, andandosene via.

Cody si alzò di scatto completamente sveglio.

<<Perché non mi hai detto che i tuoi genitori sono tornati?>> Sussurrò per paura di essere sentita.

<<Non lo sapevo. Non è che avvertano prima di entrare o uscire>> Sbadigliò sedendosi sullo sgabello della cucina.

<<Ok signorine, afferrate questi e spariamo prima che il signore a la signora Troll scendano>> Sussurrò mettendoci in mano due portapranzo e spingendoci fuori dalla porta della cucina.

<<Quanfo fi sei vesfifo?>> Bofonchiò con la bocca piena guardando il maggiore dei fratelli vestito di tutto punto.

<<Non parlare con la bocca piena Fawn!>> La sgridò andando a prendere la sua macchina per tornarsene alla sua prestigiosa università. 

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