Sono negata con i trucchi di magia

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Dopo Clark fu il turno di Campbell, nonostante tutti gli i ragazzi cercassero suoni di esplosioni o altri segni che i ragazzi esaminati avessero fatto una brutta fine, tutto sembrava stesse procedendo bene tranne per una cosa...

<<Perché quella ragazza, Clark, non è tornata?>> chiese preoccupato un ragazzo con solo un minuscolo asciugamano a coprirlo.

<<Forse è morta come Adrien>>

<<Magari c'è un'altra uscita>>

<<O forse dobbiamo rimanere nell'aula dopo il test>>

<<Quando abbiamo finito i test scritti alcuni di noi sono spariti nel nulla, forse succede anche qui se falliamo... ti dispiace rimanere coperto?>>

<<non è un'impresa facile sai?>>

<<Ok, qualcuno può dirmi perché hai solo un asciugamano addosso?>> 

<<Volevo farmi una doccia, ho spostato le tendine è ho trovato cinque tizi a fissarmi e quattro ragazze che urlavano come pazze, questo è stato tutto ciò che ho trovato per coprirmi!>> Era stato piuttosto fortunato che le ragazze si fossero limitate a urlare invece di lanciare oggetti o... peggio.

<<Perché non hai preso un asciugamano più grande?>> Chiesero gli altri altri otto tra le risate.

<<A casa mia oggi è giorno di bucato. Mamma fa sparire tutto alle 9 in punto senza alcun preavviso. Anche i vestiti che hai addosso in quel momento>>

<<Aspetta. TUTTI i vestiti che hai addosso? Mutande comprese?>> Chiese uno dei ragazzi sghignazzando mentre l'interessato annuiva serio.

Il gruppetti divennero uno solo, sfidandosi a vicenda per decidere chi avesse avuto la "chiamata" più imbarazzante. Al momento Alec, il ragazzo dal mini asciugamano, era decisamente in testa.

Per alcuni non fu molto traumatico, come per Hell che stava solo tornando a casa dopo aver fatto jogging o Sally che stava andando in biblioteca o Jack che voleva solo andare in garage per lavorare alla sua auto...

<<Io stavo andando in spiaggia, il mio furgone si è rotto settimane fa, quindi dovevo prendere l'autobus, quando le porte si sono aperte c'eravate voi, invece del conducente che si lamenta sempre della mia tavola, francamente quando vi ho visti ho pensato che i miei fratelli mi avessero di nuovo drogato il succo d'arancia...>> spiegò Amir lo stereotipo del serfista da sogno, alle ragazze non sarebbe dispiaciuto vedere lui con solo un mini asciugamano addosso.

<<Anche io, dell'allucinazione non del succo... almeno spero che non l'abbiano mai fatto. Dovevo fare un esame per l'università dei miei sogni. Non stavo guardando dove andavo, stavo rileggendo un opuscolo e quando ho alzato lo sguardo non ero nell'aula che mi hanno indicato ma in un ascensore insieme ad altre tre ragazze, ho cercato di uscire ma le porte erano già chiuse...>> spiegò Bambi che era convinta di aver sbagliato porta ed essere andata all'esame sbagliato o di aver sottovalutato le controindicazioni delle nuove medicine.

<<Io ho accompagnato lei al suo esame, stavo andando al bagno ma quando ho aperto la porta al posto della tazza ho visto voi quattro>> Cody indicò le quattro ragazze in questione. Non aveva vinto il premio per il più imbarazzante, per la prima volta in vita sua, ma quello per il più disgustoso era tutto suo.

<<Io mi ero appena alzata, stavo aprendo l'armadio quando sono entrata nell'ascensore>> disse Chris, scrollando le spalle.

Mentre parlavano e ridevano il tempo passava e gli esaminatori chiamarono i ragazzi per essere esaminati, non sembrava che fossero successe altre tragedie qualcuno si era bruciato le sopracciglia, un altro si era misteriosamente ricoperto di peli e qualcun altro si era fatto saltare una mano ma almeno nessuno era morto... be', nessun altro.

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