One shot: I Malandrini&co

Una cena da dimenticare parte 2/2

Lily era andata a rifugiarsi, ancora in lacrime, a casa di Marlene (dove vivevano anche Dorcas ed Emmeline) e, tra uno scoppio di rabbia e uno di pianto, aveva raccontato tutta la sua serata. Non aveva avuto il coraggio di tornare a casa e vedere Petunia il mattino successivo. James aveva mandato al diavolo sei mesi di buoni rapporti con sua sorella, non lo voleva vedere mai più.

Perfino le ragazze si era arrabbiate o stupite con lei, mentre raccontava, in parte facendole rivivere l'esperienza, in pare aiutandola, a modo loro, a superarla.

James aveva esordito ridendo al nome di Vernon, per poi fare qualche commento, a sua detta divertente, sul ristorante. Dursley, già visibilmente contrariato chissà da cosa, aveva risposto con malagrazia e tutta la stima che James poteva aver tenuto da parte per far contenta Lily era svanita. Erano seguiti molti attimi di silenzio (e di sguardi pieni di pregiudizio e disgusto da parte di Petunia) e l'ordine da fare al cameriere. James aveva chiesto del Whiskey Incendiario. Per poco Vernon non si era strozzato con l'acqua che stava bevendo. Così Lily aveva proseguito silenziando James e ordinando per entrambi, suscitando molte esclamazioni sorprese e irritate da sua sorella e dal fidanzato. Per fortuna, il cameriere non aveva capito nulla.

All'arrivo dei piatti, Petunia le era parsa esasperata ma decisa a far andare la serata per il meglio. Così aveva sviato il discorso su Lily e su cosa avrebbe fatto ora che la scuola era finita. Ovviamente, Lily non aveva la più pallida idea di cosa risponderle, anche perché non poteva dire a nessuno che ora faceva parte di una società segreta contro un essere malvagio che non voleva altro che uccidere tutte le persone come lei, men che meno a sua sorella. Così aveva spiattellato qualcosa. Vernon aveva sorriso, palesemente prendendola in giro. E James si era irrigito, lei l'aveva sentito al suo fianco. Ma si era trattenuto. Fino a un certo punto...Poi Vernon aveva cambiato discorso di nuovo. Chiedendo a James che macchina guidasse. E il coglione aveva risposto con il modello di scopa. Lily era stata sul punto di ridere e piangere allo stesso tempo. Poi la situazione era precipitata. Vernon si era scandalizzato fin troppo a quella risposta. Aveva insinuato che i maghi vivessero grazie a sussidi di disoccupazione per darsi a simili sciocchezze. James si era messo, per la prima volta in vita sua, a vantarsi della ricchezza della sua famiglia...e a parlare della Gringott. E lei era stata così felice che James avesse tappato la bocca a quel pallone gonfiato...e così distrutta dall'occhiata che sua sorella le aveva rivolto.

Non sapeva nemmeno come, ma dopo era crollato tutto.

James e Vernon erano arrivati a urlarsi contro, e Dursley se n'era andato. Petunia era scoppiata in lacrime.

"Rovinate sempre tutto, tu e le tue follie" Le aveva detto, asciugandosi gli occhi inondati di lacrime e seguendo il suo fidanzato.

E James era scoppiato a ridere.

Le faceva così male, il suono di quelle risate nelle orecchie. Perché James non aveva capito nulla, ma le aveva fatto cadere il mondo addosso. E Lily si era girata, l'aveva fulminato ed era uscita fuori, nella notte. Ovviamente lui l'aveva segiuta, implorata di ascoltarlo, improvvisamente conscio del fatto che ciò che era appena successo, almeno in parte, era anche colpa sua. E lei l'aveva scacciato. Voleva stare sola. Alla fine, le parole che erano sfuggite dalle sue labbra erano state troppo pesanti...e troppo vere.

"Lasciami in pace! Non sai far altro che rovesciarmi addosso nuovi problemi, come se non ne avessi già abbastanza. Credevo fossi cambiato, ma non è abbastanza. Sei ancora un immaturo, e io, di persone come te, non ne ho bisogno. Trovati qualcun altro, io non ci sto più"

E si era smaterializzata.

Le altre l'avevo accolta, nutrita di gelato e lasciata sfogare. Ora si faceva schifo.