Aria
Dopo aver raccontato tutto a mia madre, senza tralasciare nessun dettaglio, vidi il suo volto distendersi in un sorriso sincero. Era evidente che si sentiva sollevata, vedendo che mi ero ambientata bene nella nuova vita, che avevo fatto nuovi amici e che Federico sembrava davvero importarmi. Ma nonostante il suo sorriso, qualcosa non andava. C'era una certa tristezza nei suoi occhi, una preoccupazione che non riusciva a nascondere. La sua espressione era pensierosa, come se stesse combattendo con un pensiero che la tormentava, un pensiero che non riusciva a condividere con me. La sua bocca sorrideva, ma il suo cuore sembrava altrove.
Sentii un peso crescere nel mio petto. Qualcosa non quadrava. Decisi che dovevo sapere cosa stesse succedendo, che non potevo ignorare quel malessere che mi stava facendo stringere lo stomaco. Senza pensarci due volte, mi avvicinai a lei, cercando di non farle pesare la mia preoccupazione.
"Ei, mamma, ti vedo un po' strana. Tutto ok?" chiesi, cercando di mascherare la mia ansia con una voce dolce, ma preoccupata.
Lei esitò per un attimo, gli occhi si abbassarono e, quasi in silenzio, mi porse una lettera. Il timbro era di New York, e il mio cuore saltò un battito. Era una lettera di mio padre. Non riuscivo a crederci. Non lo sentivo da tanto tempo, ma il fatto che avesse pensato a me, mi fece sorridere. Tuttavia, mia madre sembrava ancora troppo distante, e quella tristezza negli occhi non riuscivo a spiegarmela.
Mi allontanai e salii nella mia stanza, con la lettera in mano. Mi sdraiai sul letto, gli occhi che si fissavano sul foglio mentre iniziavo a leggere.
La lettera di mio padre
Cara Aria,
Spero che tu stia bene. Ti scrivo questa lettera perché so quanto ti piacciono queste cose, le lettere, quelle che hanno il potere di farti sentire vicini, anche quando siamo lontani. Ieri stavo guardando alcune vecchie foto e mi sono ricordato di quel romanzo che tanto ti piaceva. Sono sicuro che ti fa sorridere pensarlo...
So quanto è difficile questa situazione per te e per Cristian. Mi mancate come l'aria, ragazzi. Mi sento molto solo. In realtà, mi sento strano, come se qualcosa non andasse. Non sto molto bene, per sicurezza mi farò delle visite mediche. Non preoccuparti, è solo una visita di controllo. Voglio rassicurarti, ma sento che è giusto dirti la verità.
Tua madre mi ha detto che ti stai ambientando bene e che ti stai conoscendo con un ragazzo. Mi fa piacere sentire che hai trovato qualcuno che ti fa stare bene, Aria. Dimmi, ti manca il tuo migliore amico? So che ti manca me, Orsetta.
Il mese prossimo probabilmente verrò da voi, ti farò sapere. Vi porterò tanti bei regali: a Cristian qualcosa sulle macchine e le moto, a te qualcosa che ti piacerà sicuramente: delle maschere per il viso, e delle cose sulla tua saga preferita... Harry Potter.
Ti amo tanto, Orsetta.
Con affetto, tuo padre.
Le sue parole mi fecero sorridere, ma subito dopo, mi colpirono duramente. Ricordai tutto: i momenti felici, le risate, le esperienze che avevamo condiviso. Eppure, c'era una sensazione di vuoto. Le sue parole di dolore, di solitudine, mi lasciarono scossa. Per un attimo mi chiesi se fosse davvero in grado di affrontare tutto da solo. Ma cercai di pensare positivo, di credere che stesse facendo tutto per stare meglio.
Non riuscivo a fermare una lacrima che scivolava sul mio volto. Mentre guardavo la lettera, il pensiero di mio padre mi faceva sentire distante, eppure così vicina a lui. Mi sentivo divisa tra la voglia di correre da lui e l'incertezza del momento.
Scesi di corsa, per cercare conforto, ma quando arrivai in soggiorno, trovai mia madre piangere. Non volevo vederla così. Il suo viso solitamente forte e rassicurante, ora era coperto da un velo di tristezza che non riuscivo a ignorare. Il mio cuore si spezzò un po'. Mio fratello, ancora troppo piccolo, non sapeva nulla, ma io capivo. Sapevo che anche lui sentiva la sua sofferenza.
![](https://img.wattpad.com/cover/253856390-288-k547789.jpg)
STAI LEGGENDO
CREDICI SEMPRE
Literatura FemininaAria ha solo sedici anni, ma la sua vita sta per cambiare per sempre. Costretta a lasciare la caotica New York per trasferirsi in una città che non ha mai visto, tutto sembra un salto nel vuoto. Ma questo non è solo un cambiamento di indirizzo: è l'...