Esperienze.

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Prima liceo. Nuova scuola nuova vita! 
Nuova esperienza con nuovi compagni e compagne. Ragazzine isteriche che fanno le esperte sulla vita, vantandosi di come sono riuscite a litigare con la loro ''migliore amica'' o di come hanno ''rimorchiato'' 10 ragazzi il primo giorno. Il mio primo giorno fu al Classico e la situazione era un pochino più controllata: secchioni che parlavano di Greco e belle ragazze intelligenti che discutevano su un nuovo libro uscito.
Ma ora sono all'Artistico dove tutti in tutto e per tutto devono farsi notare. Ed è bello! Oddio se è bello. Ci si puo' esprimere liberamente e non importa quanto trucco ti metti o che genere di maglioni fuori moda indossi, l'importante è avere personalità. La mia personalità è sicuramente artistica da un lato e dall'altro classica.Io sono una brava ragazza,non di sicuro una suora... ma, mi spiego, ormai non faccio più parte delle ragazze nella ''norma''. Tutte cercano nuove esperienze magari con droghe leggere e tutto cio' mi fa paura. Stiamo crescendo troppo in fretta, forse. La mia indecisione in queste righe mi rispecchia al massimo, non so cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Mia madre dice: ''Alla tua età giocavo ancora con le bambole!!'' Ma il punto è che io non voglio giocare con le bambole! Io voglio crescere senza sentirmi forzata da questa generazione a fare cose che non mi va di fare.
E ora basta con i discorsi da adulta e blah blah balah.

Com'è la mia vita a scuola? Più o meno sopravvivo la prima e la seconda ora, poi c'è l'intervallo e a volte lo si passa a dormire sul banco perchè hai studiato troppo la sera prima(o cazzeggiato troppo) oppure a girare per i corridoi a salutare gli amici. A volte incontro Lucia, una ragazza dai capelli blu rasati, bellissima a dir poco e con una personalità pazzesca! E' questo il tipo di ragazze che mi piace incontrare per i corridoi. Oppure vedere il ragazzo carino di turno non è certo tanto male, lanciargli occhiate senza sembrare pettegola ridacchiando con le amiche. Farsi film mentali su cosa potrebbe pensare di te.

Ci sono tre tipi di bei ragazzi a scuola:
Il bel cattivo ragazzo ma non troppo.
Il bravo ragazzo.
Il cattivo ragazzo
Personalmente preferisco il primo caso anche se non sarei mai in grado di rivolgere la parola nè al primo nè al terzo caso.
Al secondo ci ho già provato e sembra essere andata bene! Anche se a volte le amiche che la pensano come te sulla bellezza di un ragazzo possono lanciarti strane occhiate malefiche quando ci provi.
Ma a volte penso troppo a cosa possono pensare gli altri di me e quindi ora me ne infischio.
La prima categoria è quella che mi fa grugnire nei corridoi, avete letto bene.
Per quanto posso sembrare ''diplomatica'' in queste righe, perchè devo rispettare i termini della brava ragazza che ho citato prima, ebbene sì a volte mi dò alla follia e mi faccio un sacco di risate con la mia amica Bianca che a vedermi grugnire ,letteralmente quando passa quel ragazzo.
Questo restringe aimè le mie possibilità di riuscirci a parlare siccome sentendo i miei grugniti (perchè DI SICURO mi ha notata) potrebbe scappare a gambe levate prima ancora che riesca ad avvicinarmi.
Il terzo caso non mi piace particolarmente, ma devo pur ammettere che è pieno di bei cattivi ragazzi.

Sono quelli sempre con la sigaretta in mano e che non fanno nemmeno un sorriso a meno che non siano strafatti. Sono affascinanti e irraggiungibili e quelle come me, che non mettono le maglie corte perchè hanno paura di prendersi l'intestinale, non le guardano nemmeno.
Durante la lezione invece è tutta un'altra cosa, silenzi imbarazzanti, battute squallide dei prof e interrogazioni sono all'ordine del giorno; le uniche cose belle sono le ore di italiano e di arte. Così poetiche e rilassanti. A meno che non ci sia una stressante verifica di NARRATIVA.
In quel caso nemmeno italiano si salva e il disegno rimane l'unico spiraglio di luce un una giornata che si prevede devastante da ogni punto di vista.
L'uscita, quando suona la campanella, pare Gesù cristo fare un bel Canone evangelico con Maria, finalmente liberi.Anche se a casa poi è la stessa storia fra i compiti per il giorno dopo. Ma si puo' sopravvivere con una stecca di cioccolata e il cellulare a portata di mano. 

Nella testa di un' adolescente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora