Capitolo 5

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La sera era ormai arrivata ed Hermione stava morendo di fame, scese velocemente le scale e arrivò in cucina, non aveva intenzione di creare chissà quale leccornia, anzi, non vedeva l'ora di finire il suo pasto per poi rinchiudersi nuovamente nella sua stanza, quella mattina aveva dovuto affrontare quella sottospecie di furetto ossigenato, all'inizio le era risultato così buffo per la situazione in cui l'aveva scovato, nascosto dietro l'isola della cucina, tremante per la paura di una certa luce bianca, ghignò al pensiero di quel Malfoy così spaventato da far fatica a proferire parola, continuò a pensare alla giornata trascorsa a studiare, anche se non si trovava più ad Hogwarts, mentre alzava il coperchio della pentola argentata e vedendo l'acqua bollire buttò gli spaghetti, dopo la pizza fatta a mano, una ricetta babbana, la pasta era il suo piatto più prelibato, certo preferiva i maccheroni al forno ma avrebbe dovuto iniziare a preparare la pietanza molto prima, scolò la pasta lunga aggiungendo poi della salsa al pomodoro con carote e la mise nel piatto accorgendosi però di averne fatta fin troppa, forse perché era sovrappensiero, sbuffò quando le venne in mente un'idea, prese un altro piatto dalla credenza e trasferì qualche cucchiaiata nella nuova fondina di fianco alla sua, odiava Malfoy con tutta se stessa eppure in quel momento gli stava preparando del cibo anche piuttosto buono a presumere dal profumo che emanava. Coprì con un coperchio il piatto del ragazzo e lo abbandonò sull'isola di marmo e si riavviò per la sua stanza, non aveva mai mangiato in camera, nemmeno a casa sua, le era stato imposto di non sporcare in quel modo le coperte, si ricordò in quel momento un avvenimento accaduto l'anno passato, Harry e Ron l'avevano invitata a salire nel loro dormitorio e varcando la porta li aveva trovati ad abbuffarsi di cioccorane e api frizzole come se non ci fosse un domani, ad un certo punto Ron aveva aperto una confezione di quelle bizzarre rane salterine ma gli era sfuggita dalle mani, fece un salto sul letto di Harry sporcandolo di cioccolato e poi cadde dalla finestra aperta "miseriaccia fanno solo un salto come si deve" aveva aggiunto Ron dopo aver assistito al suicidio della rana e scoppiarono a ridere ripensando alla fine di quel povero anfibio sperando che cadesse sulla testa di qualcuno a loro sgradito, Malfoy per esempio, separò i pezzi di carota da una parte del piatto e iniziò a gustarle, aveva il vizio di dividere ogni gusto e assaporarlo uno alla volta. Dopo aver finito di pregustare la sua cena scese al piano inferiore per pulire il suo piatto e riporlo nuovamente nella credenza, finì di togliere l'ultimo residuo di pomodoro e lo asciugò, poi si girò sui tacchi per tornare in camera ma qualcosa la fermò, sul divano del soggiorno un esemplare di Draco Malfoy stava assaporando con gli occhi chiusi il suo piatto di pasta, Hermione sospirò divertita a quella scena incrociando le braccia sotto il seno, ancora una volta era riuscita a coglierlo con un'espressione che non le avrebbe mai voluto mostrare, la prima volta era spaesato dalla nuova situazione in cui si trovava e le aveva chiesto con poca gentilezza dove si trovasse la sua camera, la seconda volta era stata appena quella mattina quando lo aveva trovato per terra raggomitolato e impaurito, non lo aveva mai visto così preoccupato escludendo qualche particolare eccezione come per esempio, da come le aveva raccontato Harry, al secondo anno quando, per una punizione imposta dalla Mc.Grannit, si erano addentrati nella foresta oscura per risolvere una specie di omicidio e per la paura il biondo se l'era data a gambe levate urlando al sua tipica frase "mio padre lo verrà a sapere", scoppiò a ridere mentalmente quando rammentò lui al terzo anno che da vero incosciente aveva cercato di affrontare, purtroppo per lui e la sua fottuta testardaggine acuta, Fierobecco, un ippogrifo piuttosto suscettibile dato che quando si era trovato ad un palmo di distanza il povero e ignorante Malfoy, gli aveva dato un efficace avvertimento, Hagrid l'aveva portato immediatamente in infermieria quando la Grifona con un tono inconsciamente preoccupato lo aveva avvertito di aiutarlo e in quell'esatto momento si ritrovò a chiedersi come mai si fosse allarmata in quel modo per quel furetto ossigenato di papà, scrollò la testa cercando di toglierselo dai pensieri anche se si stava dirigendo verso di lui con passo deciso ‹a quanto vedo le sanguesporco sono in grado di cucinare decentemente› Draco sobbalzò alla sua voce, sperava di non esser stato colto in fragrante e invece ancora una volta la ragazza di fianco a lui si stava facendo beffe della sua faccia dipinta di beatitudine ‹si tratta di un'eccezione, e poi avevo fame, non sono un bambino Granger, non mi lamento, non più almeno› Hermione contorse un labbro in una smorfia irritata quando percepì le sue parole poco odiose, era solito insultarla con quel nomignolo fastidioso e invece quella volta a quanto pareva, si era insultata da sola senza che lui rispondesse all'attacco come sua abitudine ‹che ti prende furetto? Non hai più le palle per rispondermi decentemente?› i loro occhi si incrociarono e Draco sentì una stretta al cuore non capendone però il vero motivo, si passò una mano decorata da un anello pregiato tra i suoi capelli biondi e disordinati per il sonno e interruppe il contatto visivo con la ragazza ‹senti, non ho la minima voglia di rompermi il cazzo e stare qui a discutere con te di cose superflue e della tua fantastica modalità di criticare inutilmente le persone che ti stanno vicino, quindi che ti dispiaccia o no io me ne vado a dormire› appoggiò il piatto nel lavandino e prima di salire le scale e nascondersi in camera sua appoggiò nuovamente i suoi occhi cristallini in quelli color resina di Hermione e sussurrò un ‹so che ti dispiace in fondo › e ghignando sparì dietro la parete separandoli. "Fottuto furetto del cazzo", si ritrovò a pensare la riccia maledicendolo poi sottovoce, era stata la prima volta per lei che lo cercava per litigare e lui la snobbava in quel modo? Come si era permesso? Perché quando era lui a stuzzicarla lei non se ne andava immediatamente come aveva fatto il ragazzo qualche attimo prima? "Che idiota", pensò nuovamente, "una fottuta idiota che non si fa rispettare da un fottuto figlio di papà", si corresse nuovamente grattando con la spugna il piatto del ragazzo incrostato di pomodoro e grana ‹perché quell'idiota ha messo del formaggio su questo fottuto piatto? Dio se lo vorrei ammazzare› strofinò con più forza ma la macchia di formaggio grattugiato sembrava farsi beffe di lei ‹al diavolo! Perché cazzo sto pulendo la sua sporcizia? Sono un'idiota peggiore di quel che pensavo› ‹concordo totalmente› una voce proveniente dal piano superiore aveva raggiunto le sue orecchie facendole stringere la presa sul piatto di porcellana ‹dannazione› non si era resa conto di aver dato voce ai suoi pensieri e addirittura di urlarli ai quattro venti, sospirò di felicità quando finalmente la crosta abbandonò la superficie del piatto brillante e scese per gli scarichi, asciugò il tutto e lo appoggiò nella credenza vicino a quello che aveva usato lei poco prima, si sedette su uno sgabello della cucina e sbuffò appoggiando la testa sui gomiti, perché era così fottutamente difficile parlare con lui? Era veramente così cinica nei confronti di ogni essere umano presente sulla faccia della terra? Un foglietto arancione fosforescente poggiato sul frigorifero attirò la sua attenzione facendola alzare e dirigersi verso quell'inusuale colore, lo strappò dalla superficie e lo lesse attentamente "Grazie per la cena, non è male, cerca di essere così anche quando giri per casa, Fur Malfoy" sorrise alla correzione della sua firma pensando alla possibilità che lo avesse fatto apposta, prese un post-it dal cassetto di fianco a lei e trascinò la penna sul foglio formando una risposta abbastanza audace da farla ghignare, poi con uno sbadiglio soffocato dal suo palmo salì anche lei le scale e trascinandosi in camera sua sprofondò in un sonno profondo mentre, inconsapevolmente, Draco scendeva le scale con passo felpato per vedere se gli avesse lasciato una risposta e sorrise leggermente quando notò un biglietto verde altrettanto appariscente di fianco al suo.


SPAZIO AUTRICE: ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO COME PROMESSO, LASCIATE UN COMMENTO E UNA STELLINA SE VI E' PIACIUTO.

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