Apart: I

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Buonasera a tutti!!

È da anni che annuncio l'uscita di questo missing moment, ma il mio testardo blocco dello scrittore mi ha sempre messo i bastoni tra le ruote. Per cui sono anni che scrivo e riscrivo nella mia testa queste vicende, rischiando di perdere il senno.Finalmente qualche giorno fa mi è tornata inspiegabilmente l'ispirazione e ho iniziato a scrivere, come quando ai bei vecchi tempi saltavo i pasti pur di non perdere il filo del capitolo.Questo missing moment fa parte della storia di Emma ed Harry, direi che è risolutivo per certi aspetti della loro coppia. È ambientato a poco più di un anno dalla fine di "High Hopes". Inizialmente doveva essere una one-shot, ma la cosa mi è sfuggita di mano e si è allungata a dismisura, per cui ho dovuto dividere il testo in due parti (sempre che non ne esca una terza!): essendo troppo impaziente, ho deciso di iniziare a pubblicare la prima parte, mentre continuo a lavorare sulla seconda!! Ammetto che volevo anche sdebitarmi con chi durante questi anni ha continuato a seguirmi nonostante io sia praticamente sterile in fatto di nuove creazioni...

Ma bando alle ciance!

Spero davvero possa piacervi. Sarò felicissima di qualsiasi commento vorrete lasciare, sia in positivo sia in negativo. Un abbraccio e buona lettura!


PS. Un consiglio? Brace yourself!!!

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Apart: I


18 aprile 2018

10:43 pm


«Ammettilo...»

Harry fece scivolare quella parola appena sussurrata tra le scapole nude di Emma, afferrando i suoi fianchi impazienti con malizia. «Avevo ragione» concluse, baciandole la pelle.

Emma non poteva vederlo, alle proprie spalle, ma era sicura stesse sorridendo. Lei fece lo stesso, inarcando appena la schiena. «No.»

«Testarda.»

Avrebbe voluto rispondergli sfacciatamente, ma alla sua bocca sfuggì solo un gemito privo di pudore: Harry aveva spinto il bacino contro di lei, coprendole il seno con le mani audaci. Voleva farle percepire la propria eccitazione: una dispettosa minaccia ed un passionale invito.

Emma chiuse gli occhi e si morse un labbro, muovendosi lentamente in sintonia con il suo corpo in un chiaro assaggio di ciò che entrambi stavano aspettando ed allo stesso tempo ritardando. Ringraziò il letto sotto le loro ginocchia, ad impedirle di cedere. «Se credi che questo basti a farmi cambiare idea...» scherzò provocatoria.

Lui sorrise sul suo collo, per poi lambirle il lobo di un orecchio. «Non c'è bisogno di farti cambiare idea» replicò, portando una mano tra le cosce di Emma e facendola sussultare per il desiderio. «Il modo in cui hai svaligiato tutte le loro scorte di sushi parla da sé.»

Emma era distratta dalle mani di Harry, intente a percorrere il suo corpo con lascivia, a soffermarsi sui suoi punti più sensibili e a tormentarla. «Non ho mai detto che non sia un buon ristorante giapponese» spiegò dopo qualche secondo, troppo impegnata a tenere a bada gli istinti più accesi e a riordinare i pensieri offuscati. «Solo che non è il migliore della città.»

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