In un castello da tempo dimenticato dai vivi, cinque ombre si riflettevano minacciose in uno specchio d'acqua nera, ferme al cospetto di una figura incappucciata e avvolta da un mantello nero, seduta su un trono di ossa spezzate che emettevano un'inquietante luce argentea nell'oscurità.
"Ebbene, ora siamo in sei" sibilò l'essere seduto.
"Così pare" ridacchiò un individuo elegante, accarezzandosi il pizzetto.
Uno stregone dai lunghi capelli neri si avvicinò con titubanza al trono, accompagnato dai suoi tre fidi vassalli, avvolti in spessi mantelli.
"Questa è la mia prima volta alle riunioni. Ritengo sia un onore conoscerla."
"Se sei qui, deduco che il tuo addestramento sia finito" ricominciò l'essere incappucciato.
Per un istante lo stregone giurò di aver intravisto un sorriso sotto a quel cappuccio.
Il vassallo dai capelli biondi incrociò le braccia.
"La prima e la seconda fase della sua preparazione è compiuta, mio signore."
"Non posso dire di aver avuto esattamente due maestri, però" analizzò lo stregone e fissò gli altri due servitori.
"In che senso?" intervennero i vassalli, rifugiati sotto ai loro mantelli.
Un leggero venticello, proveniente da alcuni spiragli sul soffitto, soffiava dolcemente sulle acque del lago.
Lo stregone sembrava studiarne la superfice, poi si rivolse all'uomo col pizzetto.
"Uno è qui davanti a me, il temuto signor Time" rispose. "Dell'altro, però, non so nulla. Ho persino dei dubbi che si trattasse di una persona in carne e ossa, sembrava quasi un'entità."
Il tono che aveva usato l'apprendista era dubbioso, temeva che nessuno tra i presenti avesse compreso le sue parole.
Il signor Time continuava a ridacchiare facendolo innervosire, era come se quell'uomo fosse sempre a conoscenza di tutte le risposte che cercava, ma preferisse tenersele per sé, di proposito.
"Ce lo hai davanti il tuo primo maestro" echeggiò una voce dal nulla, era stato l'essere seduto sul trono a parlare.
Lo stregone lo osservò spaventato, ripensava alle atrocità che aveva passato fino a un anno prima per mano sua.
"Ti osservavo e comunicavo con te proprio grazie a questo lago nero" riprese, rivelando il mistero.
Prima che l'apprendista potesse assimilare del tutto la notizia, il signor Time irruppe con la sua consueta arroganza.
"Questo ormai non ha importanza. Come procederemo ora?"
"Una nuova dinastia è iniziata e una lunga guerra è stata combattuta. Siamo al punto zero ora" sibilò il padrone del castello, senza rispondere alla sua domanda.
"Nulla è cambiato" commentò sorridendo il vassallo dai capelli biondi.
"Esattamente. Faremo quello che abbiamo sempre fatto" rispose l'essere incappucciato e si alzò in piedi.
L'apprendista avvertì solo in quell'istante il suo potere malvagio e sinistro. Chiunque fosse il suo primo maestro doveva essere molto pericoloso, eppure la sua energia lo affascinava.
"E cosa dovremmo fare, dunque?" domandò infine lo stregone con un ghigno beffardo. Aveva già previsto una possibile risposta.
Il Signore Oscuro come uno spettro si proiettò davanti a lui.
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THE INVISIBLE EYE
FantasyIL SEQUEL DI GEMINI È FINALMENTE ARRIVATO! I gemelli hanno lasciato in eredità un nuovo mondo, la fine della grande guerra ha dato il via alla quarta dinastia, una nuova epoca dove i maghi sono ormai estinti, braccati e tartassati da una società che...