Capitolo 3

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Il caporale hanji mi ha visitato per ben più di 3 ore

"non hai avuto nessun ematoma nella testa... Quindi non hai colpito nulla. Hai scordato i momenti brutti spontaneamente, come se il tuo cervello ti ha impedito di far arrivare il tuo corpo alla distruzione"

Levi guarda la ragazza perplesso

"quindi il suo subconscio ha fatto in modo che i ricordi dei ragazzi siano scomparsi"

Hanji annuì per poi guardarmi

"il tuo cervello ha come una forma di sicurezza, ne eri al corrente?"

Annuì

"non è la prima volta che mi scordi di alcune persone, ma i loro ricordi non tornano"

Hanji annui e i suoi occhi brillarono

"ora posso vedere le protesi?!"

Levi stava per controbattere quando io acconsentì

"ma shin, rischi che non ti ridia più le protesi"

"me le ricostrusco"

Levi sbuffó

Hanji prese la  protesi con uno sguardo che sembrava stesse prendendo dell'oro

Ridacchiai alla scena

Hanji cominciò ad analizzare la protesi e rimase piuttosto colpita nel vedere quanti cavi e fili c'erano

"ma...il materiale è simile al dispositivo tridimensionale"

"si, l'ho costruito con un dispositivo mal funzionante, con uno di quelli ho fatto due protesi"

Hanji mi guardò stranita

"parlo della gamba"

Dissi fecendogliela vedere, vidi la sua faccia diventare scura per un istante prima di ritornare la hanji che conosco e mettendosi a studiare l'altra protesi

"ora non ti lascia piu"

Disse crystal ridendo

Ridacchiai

"bhe, almeno servo a qualcosa"

Selene mi diede un pugno sulla testa e crystal e levi mi guardarono male

"non osare dire più una cosa del genere"

Dissero i tre in coro

Annui sbuffando, tenendomi con la mano il punto colpito

...

~External narrator~

Nessuno sapeva la verità riguardo a quelle protesi e a come un ragazzo così giovane avesse perso la gamba e il braccio...

Ma ben pochi sapevano quanto pericoloso fosse quel ragazzo

Gli unici che lo sapevano non potevano parlare....

Ormai morti...

Nessuno incontrò golden shadow senza venir ucciso brutalmente,
Ma questo nessuno lo sapeva.

Se qualcuno lo avesse scoperto, delle brutte dicerie sarebbero venute a galla contro la legione esplorativa, e questo shin non piaceva proprio.

Conosceva molte cose di cui nessuno si sarebbe immaginato, sapeva molte cose, pertanto la sua vita era in pericolo e se nessuno l'avesse aiutato sarebbe stato ucciso.

O da qualcuno di secondo piano, o dalle fiamme che lo circondarono per i suoi crimini, fiamme che non sarebbero mai state spente da dell'acqua e che nessuno, tranne la persona in questione, avrebbe visto.

Ma a chi importava?

L'unica cosa che era importante e che il mondo sarebbe stato salvo dai giganti.

Ma shin sapeva che dove abitavano non era di certo un posto sicuro...

L'isola di Paradis non era un posto sicuro.

the teacher of the underground city Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora