Gli Illuminati 5: appartenenze e usi

461 9 0
                                    

Gli Illuminati adottavano soprannomi iniziatici ispirati al neoclassicismo, (ovvero una corrente del gusto che ha subito una lunga elaborazione teorica prima di nascere completamente) ad esempio Adam Weishaupt si faceva chiamare "Spartacus". Anche ai luoghi vennero attribuiti dei soprannomi con lo stesso principio, per esempio: Monaco era "Atene" e diventò la sede principale dell'organizzazione, Ingolstadt era "Efeso", Heidelberg "Utica", la Baviera "Grecia", Francoforte "Edessa", la Svevia "Pannonia", Vienna "Roma". Il nucleo iniziale degli adepti doveva essere di 12, in analogia a Cristo e ai suoi apostoli, fatto non insolito nelle società segrete di matrice anticlericale. Tra i primi adepti della setta c'erano alcuni studenti di Weishaupt come Hertel, Massenhausen detto "Ajax", futuro consigliere a Monaco e che Weishaupt considerava come il suo "Pietro", e Merz "Tiberius", poi segretario dell'ambasciatore dell'Impero a Copenaghen. Altri adepti di rilievo furono Adolph Franz Friedrich Ludwig von Knigge "Philo" , Johann Joachim Christoph Bode "Aurelius" , Franz Xaver von Zwack "Cato", Friedrich Nicolai "Lucian" , prof. Westenriedr "Pythagoras", il marchese Costanzo di Costanzo "Diomedes", il Barone von Schroeckenstein "Mohammed", il Barone von Meggenhofen "Sylla" e il Barone F. H. von Bussche "Bayard", il musicista, maestro di Gaetano Donizetti, Johann Simon Mayr "Aristotele". La maggior parte dei membri appartenevano già ad altre società segrete e ricoprivano posizioni di prestigio nel clero, nella nobiltà, nella magistratura, nell'esercito, in ambito culturale, oppure erano rinomati avvocati. Anche molti personaggi illustri si associarono all'Ordine degli Illuminati, come per esempio il duca Carlo August sovrano di Sassonia-Weimar, il duca Ernst II sovrano di Sassonia-Gotha Johann Wolfgang von Goethe "Abaris"  e Johann Gottfried Herder. Fin dai primi giorni della fondazione della sua setta, e forse anche prima, Weishaupt aveva compreso il vantaggio che avrebbe ottenuto dal consenso della moltitudine dei framassoni sparsi in tutto il mondo che contava già diversi milioni di membri. Dal 1777, Weishaupt venne ammesso a Monaco nella loggia Zur Behutsamkeit. Come Weishaupt anche gli altri membri della setta si infiltrarono velocemente nella rete di logge che alla fine del Settecento si stavano diffondendo un po' in tutta Europa e a queste diedero un forte impulso rivoluzionario. Gli adepti dei gradi intermedi erano preposti a deviare e istruire le altre logge. Weishaupt sapeva che i massoni avevano il loro stesso obiettivo, ma si trovavano in posizioni diametralmente opposte: "egli aveva i segreti della framassoneria, ma i framassoni non avevano i suoi" (Barruel).

Gli IlluminatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora