chapter four

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you can be my destiny,

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you can be my destiny,

you can mean that much to me.

yuck, "shook down"

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Pochi giorni dopo, Zayn passa dall'ufficio di Louis senza una ragione apparente, come fa spesso in realtà. Da artista qual è, il moro non segue una routine precisa.

"Non dovresti essere qui," dice Louis con gli occhi fissi sul suo laptop. Ha problemi con Outlook. Odia con tutte le sue forze Outlook. È troppo difettoso per poter essere considerato un servizio affidabile.

"Sono solo di passaggio," dice Zayn, entrando nel suo ufficio come se fosse il proprietario. Louis è abbastanza sicuro che metà del personale dell'ufficio che ha incontrato Zayn si sia innamorato di lui. "Ero in zona e volevo salutarti." Si lascia cadere su una sedia.

Louis lo guarda. "Ciao", saluta, per poi tornare con gli occhi fissi sul suo laptop. "Sai che ogni volta che passi da me, tutte le donne nel nostro ufficio svengono, vero? Penso che Maggie abbia rovesciato il caffè l'ultima volta che le sei passato accanto."

Spostandosi i capelli dagli occhi con un movimento rapido, Zayn alza le spalle. "Sì. E i ragazzi, però? "

Louis ridacchia, le sue dita continuano a battere sulla tastiera del laptop. "Cercano di non guardarti troppo a lungo."

Zayn annuisce con approvazione. "Bene." I suoi occhi guizzano veloci sul bordo della scrivania di Louis. "Perché hai un mucchio di cialde di caffè impilate a piramide?"

Louis segue lo sguardo di Zayn. "Oh. Harry mi porta le cialde di caffè. " Torna a digitare.

Momento di silenzio. Louis alza lo sguardo e vede Zayn che lo fissa. "Cosa?"

"Harry ti porta le cialde di caffè," ripete Zayn lentamente, scandendo ogni parola.

Louis si dimena sotto lo sguardo inquisitorio di Zayn. "Può essere."

"Perché non te le prendi tu?" Zayn continua, socchiudendo gli occhi e scrutandolo.

Louis sapeva che non avrebbe dovuto rispondere. "Non lo so," sbuffa. "Chiedi a Harry." Si blocca. "In realtà, no. Non farlo. Non chiederlo a Harry. "

"Lo chiederò a Harry," dice Zayn alzandosi dalla sedia e voltandosi verso la porta. "Glielo chiederò subito."

"No!" grida Louis, sperando che nessuno entri per vedere se sta morendo, perchè dall'urlo che gli è uscito sarebbe plausibile. "No," ripete, abbassando la voce. "Vaffanculo Zayn smettila, o dirò a Liam che ti metti le dita nel naso!"

Zayn alza le spalle. "Tutti lo fanno."

Louis lo fissa con un'occhiataccia che probabilmente non sembra così minacciosa come pensa che sia. "Non chiederglielo."

Waiting for the tides to meet ➵ l.s. [ita] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora