cap 2|| basta

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era trascorsa un'altra settimana,
la solita agonia.

si alternavano momenti di rabbia e violenza ad altri in cui Diego assumeva improvvisamente le sembianze di un fidanzato perfetto e Martino, ingannato dal suo stesso amore, finiva sempre per perdonarlo.

quella era stata una giornata abbastanza tranquilla, la sera sarebbero dovuti andare assieme ad un festino, rigorosamente di un amico di Diego, organizzato nel locale dove proprio qualche giorno prima Martino aveva conosciuto quel giovane barista, Niccolò.

al loro ingresso nel locale erano stati subito travolti dalla mandria di amici Diego intenti a salutare quest'ultimo, Martino era rimasto in disparte.
Effettivamente veniva sempre escluso da loro, il suo ragazzo non aveva mai provato realmente ad integrarlo, ma erano praticamente le uniche persone che poteva frequentare senza incappare ogni volta in liti esasperanti.

durante la prima oretta persino Diego lo aveva completamente ignorato, poi si era voltato per chiedergli all'orecchio:
"andiamo a prendere qualcosa da bere?"

così si erano avviati assieme verso il bancone.

Martino, ancor prima di giungere al suo sgabellino, riconobbe in lontananza il viso del barista che aveva conosciuto la volta precedente.
A quella vista perse un battito: forse perché temeva che potesse ricordarsi di lui e salutarlo dinanzi a Diego, forse perché quei due occhi verdi erano i più belli ed espressivi che aveva mai visto.

"ehi! Martino giusto?"
come immaginava Niccolò lo aveva subito riconosciuto

lui si che era una presenza piacevole, lo aveva davvero colpito la scorsa sera, avrebbe solamente voluto ricambiare il saluto, scordarsi di Diego, e riprendere la loro chiacchierata da dove era stata bruscamente interrotta.
ma, sotto lo sguardo fulmineo del suo ragazzo, non potè che fingere di non conoscerlo:

"ehm scusa, mi sa che ti sbagli"

Niccolò rimase perplesso qualche istante, poi esclamò col suo entusiasmo contagioso:
"ma no dai mercoledì scorso non ti ricordi? eri sicuramente tu, non ti chiami Martino, giusto?"

il respiro del rosso gli si mozzò in gola quando percepì la mano di Diego stringerli la sua con una forza decisamente eccessiva, non aveva avuto il coraggio di replicare.

forse peró, il suo sguardo palesemente terrorizzato e la sua carnagione che era diminuita di almeno due tonalità, avevano egregiamente parlato per lui.

Niccolò tentennò qualche istante iniziando a comprendere meglio la situazione:
"ma forse mi sbaglio eh, vedo così tanta gente qui"

Martino continuò a rimanere impassibile sotto lo sguardo sempre più incupito di Diego:

"ecco dove cazzi eri andato mercoledì!"

Martino abbassò lo sguardo sussurrando piano qualcosa di incomprensibile mentre Diego continuava ad urlargli contro senza sosta sotto lo sguardo atterrito di Niccolò

"se la solita merda Martino! non ti meriti niente"

e, come ormai di consueto, dalle parole era passato ai fatti cominciando a strattonarlo violentemente nel bel mezzo del locale senza che lui potesse reagire in alcun modo.

"si ma così gli fai male!"
Niccolò, dopo aver incontrato gli occhi vessati di Martino che tanto lo aveva intenerito la sera precedente, non poté fare a meno di intromettersi in quel litigio di coppia

"ma tu che cazzi vuoi da me coglione!"

Niccolò non si lasciò intimorire:
"guarda che non ha fatto niente il tuo ragazzo, era venuto solamente a prenderti una birra ma era tardi e gli ho detto che non ne avevo più"

it's not over|| rames Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora