cap 9|| non avere paura

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Era ormai notte inoltrata quando Martino e Niccolò si rannicchiarono finalmente sotto le coperte dopo la traumatica esperienza di quella stessa sera.

Il cuore di Martino ribolliva ancora di rabbia: al solo pensiero che Diego avesse veramente osato anche solo sfiorare il suo Nì percepiva il fortissimo impulso di scattare nuovamente fuori casa solo per potergli restituire il triplo delle botte.

Lo odiava.

Lo odiava con tutto sè stesso per quello che gli aveva fatto. Per il modo in cui lo aveva sempre psicanalizzato. Per avergli inculcato una definizione di amore allucinante. Per non averlo mai protetto ma, al contrario, essersi trasformato nel pericolo più terrificante.

Odiava anche un po' sè stesso: in fondo, non essendosi mai ribellato, si era sempre sentito una specie di complice in quella follia.

Non ci voleva più pensare.

Ora gli importava solo di Niccolò che si era appena steso accanto a lui nel letto.

"Hai male amore?"
Gli domandò ancora scosso mentre si sporse per poggiare la mano sui suoi addominali scoperti e a tratti leggermente violacei per via della rissa

Niccolò lo guardò negli occhi sorridendo per quel contatto così diretto, i momenti di intimità tra loro erano ancora molto sterili: per Martino aprirsi alla sfera sessuale era rimasto il macigno più grande da superare.

Non lasciò trascorrere un istante in più che ritrasse immediatamente la mano.

Niccolò si morse silenziosamente il labbro: cercare di resistere agli impulsi del suo corpo stava divenendo sempre più arduo.

Senza pensarci troppo gli afferrò la mano fino a riportala dove si era precedentemente poggiata:
"Puoi toccarmi Marti, non avere paura"

Era sempre così dolce e cauto con lui: non gli imponeva mai niente, cercava solo di indirizzarlo nel verso giusto con tanto amore e pazienza.

Martino, di rimando, a quel contatto sorrise: le sue dita poggiate sulla pelle morbida e leggermente sudata del ragazzo gli provocavano un calore particolare, non lo aveva mai provato durante le poche esperienze che aveva avuto con Diego.

Non era completamente vergine: il suo ex ragazzo aveva provato qualche volta a penetrarlo ma la tensione e l'imbarazzo che aleggiavano tra loro erano stati sempre così palpabili da averli portati a smettere praticamente subito.

Era capitato che ne parlasse a Niccolò e il ragazzo lo aveva sempre rassicurato: non nascondeva di avere ancora timore ma sentiva di essersi affidato alla persona giusta.

Abbassò velocemente lo sguardo verso i suoi boxer quando si rese conto che il solo pensiero di avere un rapporto con Niccolò lo aveva indubbiamente eccitato.

Il corvino, nel notare la sua erezione, sorrise soddisfatto e anche un po' malizioso: forse era arrivato il momento giusto, non stava più nella pelle. Strisciò piano tra le coperte fino a portarsi tra le sue braccia proprio sopra di lui.

le loro erezioni costrette doloranti dentro ai boxer strusciavano lentamente l'una sull'altra mentre Niccolò incominciò a baciargli e leccargli il petto con un' audacia che non aveva mai sfoderato con lui.

Martino era paonazzo in volto: non si aspettava che quel momento sarebbe giunto così improvvisamente ma, per una volta, provò a lasciarsi trasportare senza dare peso alle sue incertezze.

it's not over|| rames Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora