{Ritorno alla radura}

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(La foto è l'immagine della protagonista)

Scappo dalle guardie correndo più veloce possibile senza voltarmi, mai. Penso bene di prendere l'ascensore per salire al piano superiore ma salgo su uno pieno di scatole ed è lì che mi ricordo che non ci sono ascensori nel laboratorio e che sono letteralmente fottuta.
" ti sta bene, tornare al campo di sperimentazione stupida ragazzina! " sento dire ad una guardia che poco dopo fa partire l'ascensore
" MA SEI STUPIDO? È LA FIGLIA DELLA DOTTORESSA PAIGE! FALLA TORNARE GIÙ!" Gli urla un suo collega rabbioso, appena arriva; purtroppo il colpevole non può fare altro che guardatemi mentre la scatola sale sempre dippiù. Mi guardò in torno cercando qualcosa. Ho sentito che gli ultimi due gruppi che non sono ancora usciti sono totalmente composti di maschi, o la maggior parte. Finalmente trovò un pugnale e me lo infilo nella cintura; non pensavo che ci mettesse così tanto questa scatola di latta a salire.
Forse perché l'ultima volta sono rimasta senza conoscenza per la maggior parte del tempo. Fatto sta che mi siedo sul pavimento e mi lego i miei lunghi capelli castani chiaro in una treccia bassa, lasciando due ciuffetti liberi dato che sono troppo corti.
Finalmente la scatola mortale si ferma e la porta di sopra si apre, io mi metto in piedi appoggiata all'angolo della stanza con le braccia incrociate, aspettando l'ingresso di qualcuno; ecco che un ragazzo con i capelli marroni, quasi neri, e dai lineamenti asiatici spunta fuori e si avvicina lentamente
"Sono Jessica. Sono qui per sbaglio." Chiarisco subito mentre lui stava per chiedere qualcosa. Alza il dito per dire qualcosa ma poi lo abbassa, lo rialza e dice" sbaglio?" " eh già, sono il soggetto 4 Gruppo A, voi dovreste essere gruppo B. Sono già stata nella radura e sono uscita, fortunatamente." Dopo questa breve spiegazione della mia vita movimentata e del mio piccolo errore di passaggio lui mi guarda ancora più stupito; lo so, dovrei essere io a fare le domande quando arrivò alla radura ma tecnicamente ci sono già passata quindi... gli sventolo una mano d'avanti alla faccia per sapere se sta ancora su questo mondo " saliamo? " chiede indicando una corda appesa al muro, io mi limito ad un okay e lui inizia a salire, io lo seguo e quando siamo fuori dei ragazzi mi circondano. A salvarmi da quella mandria di ragazzi che sembrava, o forse era veramente così, non avessero mai visto una femmina; fu un ragazzo più grande sia di statura che di età, con il colore della pelle nero ed gli occhi molto scuri " lasciate ossigeno al pivell-" si fa spazio tra la folla e si stupisce anche lui " ciao " dico un po' imbarazzata " una femmina? " chiede quasi sussurrando " Albi, lei non è una pivella. " lo informa il ragazzo asiatico che mi era venuto a prendere nella scatola. " come sarebbe? È appena salita dalla scatola, se sà il suo nome non è già una fagiolina quindi-" " no Alby, è già la seconda volta che sale quella scatola. Era uscita dal labirinto con il suo gruppo ma per sbaglio è tornata." Gli spiega ed io annuisco a tutto. Quello che sembrava chiamarsi Albi mi prende il braccio, non troppo forte pensando che forse mi sarei fatta male, ma la delicatezza non è nel suo DNA. Mi accompagna di fronte le porte del labirinto e tutti i radierai ci seguono non fiatando. Hanno sentito quello che ha detto l'asiatico, pensai.

The Maze Runner - JessicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora