Richiesta da MicKyo6
Third Reich x Italia Fascista
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Italia's pov
Trama .-. : Ad Italia Fascista vengono in mente i flashback del passato😏🇮🇹
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Stavamo mangiando della pasta quando mi venne un flashback della prima volta che io e Reich facemmo s*sso:
Flashback
Stavo pensando tranquillamente sul letto a sconfitte e "vittorie", è solo grazie a Third se sono ancora vivo. Ad un certo punto la porta della mia camera si aprì e mostrò la figura dell'uomo con la svast*ca sul viso «Buongiorno, che succede?» «Sei occupato?» «No, hai bisogno di qualcosa?» «Beh...» si sedette sul letto vicino a me senza guardarmi «T-Temo che gli Alleati possano vincere, abbiamo bisogno di un paese fedele al nostro regime» «A cosa pensi?» si alzò e si mise davanti a me avvicinandosi piano, sussurrandomi all'orecchio «Dobbiamo fare un bambino...». Detto questo rimasi sorpreso, non me lo sarei mai immaginato da lui.
Si tolse la maglia e si mise a cavalcioni su di me, togliendo anche la mia maglia e iniziando a baciare e leccare il mio petto piano piano scoperto «R-Reich...~» «Shh, è necessario» mi tolse i pantaloni ed i boxer insieme ed iniziò a stuzzicare la punta del mio membro con un dito picchiettandoci e stusciandosi «Ngh...» iniziavo a diventare davvero duro, cazzo che sensazione... Dopo poco se li tolse anche lui ed iniziò a masturb*rsi continuando con l'altra mano il lavoro sul mio c*zzo ormai troppo retto «Attento!» entrò senza preavviso dentro di me ed io urlai di dolore «*bestemmie, bestemmie ed altre bestemmie* C*azzo!!»«Ti avevo avvertito» «No!» spingeva sempre con la stessa velocità rapida dando, ad ogni entrata, una forte stoccata che mi faceva gemere di dolore; venne in fretta dentro di me, uscì dopo un minuto scarso per non far uscire il suo seme. Si stese vicino a me.
Sentivo una strana sensazione, come se ne volessi di più...
Non seppi cosa mi era preso e posai la mi mano sinistra sul suo membro «Che... Cosa diamine fai?!» Non riuscivo a smettere, continuavo a muovere lentamente la mia mano su tutta la sua lunghezza «Ngh... P-Piantala! Ah~» sembrava gli stesse piacendo quindi mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e misi il suo c*zzo tutto in bocca, potevo sentirlo bene; era caldo, lungo... Iniziai a muovermi piano su e giù con gli occhi chiusi sentendolo gemere di piacere. Ad un certo pumto mi tirò verso di lui, fissandoci degli occhi. Mi baciò, sentivo che stava allungando la mano al comodino, aprendolo «Sembri una zocc*la» «Magari lo sono» «No... Te lo farò diventare io. Ti farò gemere così tanto fino ad urlare il mio nome, che non ne avrai mai abbastanza» mi eccitava, e non poco.
Sia alzò dal letto con delle manette in mano e mi ammanettó le mani allo schienale del letto, mettendosi poi in fondo alle mie gambe, aprendole, e posandole sulle mie spalle «Pronto ad essere sfondato, puttanella?» «Fallo»
...
