Chapter 26.

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-'Mi domando ancora come tu faccia ad essere ancora... viva'- parlava come se quello dentro di me fosse un mostro della natura, ma in realtà era l'unica cosa che mi faceva stare bene in quel periodo -' Non è quello che pensi Finn'- lo rassicuravo, ultimamente sentivo le mie ossa più deboli e sul ventre apparivano lividi, ma non le mostrai a nessuno, chissà cosa avrebbero pensato e che cosa mi avrebbero fatta -' Lo so, scusami'- continuò a sistemare a preparami la tisana, erano passati ormai settimane da quando ero lì, parlai anche con William e sistemammo le cose diplomaticamente, sarei andata da lui solo se Finn l'avrebbe voluto, visto che sono ancora qui deve immaginare che Finn non mi lascerà mai andare da lui per nessun motivo al mondo, anche se mi è dispiaciuto privare William di questi momenti ma penso che lui mi sarebbe stato ancor di più col fiato sul collo e questo mi mandava sui nervi, so cavarmela da sola e poi è un bambino cosa potrebbe mai succedermi -' Ah..'- all'improvviso mi colpì un dolore sul pancione, un bruciore così intenso, i miei occhi strizzarono dal dolore e Finn mi aiutò a stendermi -' Quella cosa... ti ucciderà, lui deve saperlo'- non era una cosa, era un bambino, il mio bambino, una parola così semplice e umana non doveva essere chiamata come una cosa disumana e orribile -' E' un bambino, nessuno deve sapere niente'- Finn mi guardava attentamente come se volesse starmi ad ascoltare ma c'era qualcosa in lui che ultimamente non andava, non mi aveva mai trattata così, vedevo nei suoi occhi il suo amore ma non lo liberava, mi aiutava solo se stavo troppo male, ma quando si fermava a guardare il mio ventre vedevo in lui un' altra persona -' Domani chiamerò William, non posso vederti così'- non pensavo che sarebbe arrivato a cacciarmi solo, pensavo che almeno lui a differenza degli altri, non mi avrebbe data via alla prima occasione, mi aveva deluso e adesso mi sentivo un peso -' Anche tu..'- si girò a guardarmi perplesso come se quella fosse la mia salvezza -' Non è quello che pensi, ma il meglio che tu possa ricevere'- mi coprì con una coperta di lana e mi baciò la fronte -' Chiamami se hai bisogno di qualcosa'- pensava che il mio bambino mi avrebbe uccisa da un momento all' altro, si girò e andò fuori alla casa di legno, aveva lasciato anche il camino acceso, non vedevo altra legna probabilmente era andato a prenderne altra per la nottata.

Qualche giorno dopo, come mi aveva detto Finn, arrivò Will, le mie condizioni erano peggiorate, avevo le borse sotto agli occhi, gli intensi dolori al ventre non mi facevano dormire e nemmeno mangiare, non avevo abbastanza forza di fare i miei bisogni quotidiani e non in tutti Finn poteva aiutarmi, almeno io non glielo permettevo. -' Penso che dovresti venire da me, ti sta prosciugando dall'interno e l'unico che può aiutarti sono io'- mi disse Will prendendomi in braccio in due secondi, probabilmente si era accorto che a stento avevo gli occhi aperti quindi acconsentii con gli occhi. Mi portò nella sua villa, precisamente in un letto enorme, probabilmente quella era la sua stanza di riposo, sembrava un letto di porcellana, io ero la cosa più insignificante, l'unica cosa che mi fece stare meglio fu la presenza di Claus che subito venì a confortarmi -' Avrò un fratello o una sorella allora'- mi disse sorridendo, lui come me, vedeva il lato positivo, non lo trattava come un mostro, ero felice in quel momento -' Già, spero andiate d'accordo, soprattutto se sarà un maschietto'- mi ritrassì, sentii di nuovo un'intensa fitta al ventre, lui capì e mi poggio la sua mano sul ventre, lievemente, mi sentivo meglio ogni minuto che passava con la sua mano li sopra, alzando la maglia mi accorsi che tutte le ferite che mi aveva provocato erano scomparse -' Come..'- non credevo che i vampiri avevano anche quel potere e soprattutto di trasmetterlo sugli altri -' Stregoneria, a quanto pare sono un ibrido'- mi sorrise, il suo polso diventava viola, probabilmente aveva consumato molte delle sue energie, seguì il mio sguardo sul suo polso, abbassò la manica -' Non preoccuparti, recupererò le mie energie appena tu sarai meglio'- la mia espressione non cambiò -' Devi riposarti adesso invece'- non volevo che si prosciugasse per me, si accasciò affianco a me e iniziammo a parlare del più e del meno fin quando -' Sai quando ho saputo di te e del bambino ci rimasi... di merda, ma quando ho saputo che sarebbe stato mio fratello o sorella, mi sono sentito.. strano, non so spiegarmi'- gli presi la mano e me la portai sul viso, era sempre così dolce con me, l'unico che credeva che quella cosa che cresceva in me non era un mostro, portò il suo sguardo sul mio ventre -' Possiamo scoprirlo se vuoi, se sarà una femminuccia come te o uno tosto come me'- mi disse scherzando, in realtà non mi importava perchè io l'avrei amato qualunque cosa fosse, ma la curiosità mi uccideva quindi accettai di andare con lui. Ebbi abbastanza forze di scendere le scale e di andare negli orti botanici che avevano nei giardini, era molto grande, molte specie di piante, al centro c'era un tavolo enorme con molti aggeggi di cui non sapevo la funzione e non mi interessava saperla, poi più in là c'era un lettino pulito, con le lenzuola bianche, mi fece cenno di sdraiarmi lì, era molto comodo nonostante le sue ridotte dimensioni, sarà anche questo un effetto di stregoneria? Posizionò le sue mani sul mio ventre e iniziò a recitare più volte la frase Bonum comune est melius quam bonum unìus , lo diceva continuamente, fin quando non si fermò e all'improvviso lo ritrovai a terra, si alzò di scatto e aveva gli occhi spalancati -' Mi ha tolto più energia di quanto credessi'- questa volta lo aiutai io a salire le scale, entrati in camera e una volta stesi sul letto -' E' un maschio, la sua forza.. ho un nome per lui'- mi faceva piacere che era un maschietto, inizia a sorridere come un stupida -' Sarebbe questo nome?'- dissi contenta, almeno qualcuno aiutava a distrarmi dai dolori che mi provocava, mi prese la mano e mi disse -' Non ho mai sentito una forza così grande, nemmeno in mia madre..lui sarà proprio come il vero Dio'- disse ridendo, aveva il fiatone, menomale che i vampiri non possano avere infarti perchè non sembrava molto lontano dall'averlo -' Elijah'- mi piaceva come suono, sembrava grazioso ma anche nobile, Claus mi rendeva felice e adesso Elijah non aspettava solo che nascere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 17, 2015 ⏰

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