Vite differenti

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CASA ANDERSON

Nataly Anderson è una ragazza bellissima.

Ha dei lunghi capelli color nocciola che le ricadono dolcemente sulla schiena.

Il suo viso luminoso viene reso ancora più vivace dai suoi teneri occhi.

Guardandoli è come se potessi vederci dentro la barriera corallina e pur essendo già molto grandi sembra non lo siano mai abbastanza considerando quanta dolcezza contengono.

La sua figura snella è sempre vestita con abitini giovanili ma raffinati allo stesso tempo che con la sua personalità elegante cascano a pennello.

Quel giorno indossava un vestitino rosa pallido abbinato a delle graziosissime scarpette bianche.

Pur avendo già 16 anni,

Nataly è una sognatrice.

Vive in mondo dominato da principi e pagine di libri.

Quei sottili pezzetti di carta incisi con l'inchiostro le fanno vedere il mondo in in'altra prospettiva rispetto agli altri.

"Tesoro mio abbiamo ospiti. Sbrigati o li farai attendere"

"Si mamma scendo subito"

Le sue mani sono cosí piccole e fragili che sembra possano rompersi in un attimo,

eppure nell'istate in cui si posano sui suoi capelli, creano una magnifica treccia laterale.

Nataly sembra appartenere ad una favola.

Una piccola creatura dei boschi.

Scende la grande scalinata. Casa Anderson é una delle reggie più invidiate del paese.

Sorride.

Appeso al soffitto un antico lampadario di cristallo domina la scena .

Fin da piccola ha sempre immaginato che dentro ogni singola pietra di esso, risedessero delle fate.

Per questo quando il sole lo illuminava la stanza si riempiva dei colori dell'arcobaleno...

Infatti lei trattava bene tutte le cose e gli esseri viventi di tutto il mondo.

Perché c'erano loro.

Ma questo non poteva dirlo a nessuno.

Lei non era solo Nataly.

Lei era una Anderson e come tale doveva comportarsi: affari, politica e la facciata erano il contesto in cui doveva vivere;

in altre parole l'ipocrisia.

Appena toccò l'ultimo gradino fu accolta come sempre da lodi e complimenti.

Una lunga tavolata era posta al centro della stanza.

Una volta arrivato anche l'utimo ospite tutti si sedettero.

Avevano tutti i sorrisi stampati in faccia.

Probabilmente se qualcuno li avesse spiati dalla finestra avrebbe detto che erano la famiglia più bella e felice del pianeta.

Eppure qualcuno della sala non la pensava allo stesso modo.

Nataly più li osserva più le sembrano finti.

Quelle risate forzate, quei modi di fare da damerini...

Le ricordano dei burattini.

Si ritiene fortunata. Perché è l'unica in quella sala capace di ridere sul serio.

Amami @WG@Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora