Circa alle 16:13, Loren arrivò finalmente davanti la biblioteca, vi starete chiedendo il perché credo, allora eccovi la risposta, semplicemente stava cercando un libro da leggere, non era tanto difficile da comprendere vero?.
Comunque entrò ed iniziò a girovagare tra i vari scaffali, prendo tutto ciò che le piaceva. Ad un certo punto si sentì molto strana, la stessa sensazione che si prova quando qualcuno ti sta osservando, ma girandosi intorno non vide nessuno. Proseguì la sua ricerca. Mentre continuava a cercare, ecco che trovò finalmente il libro "l'ombra del sole" Di willbur Smith. Si diresse velocemente alla cassa e pagò. Uscita si accorse che erano passati circa 45 minuti da quando era dentro, roba da pazzi. 17:10, era l'ora di fare l'ultima cosa della giornata finalmente, in quel giorno che loren non dimenticherà mai più.Terza tappa: super mercato
Era circa una settimana che loren non sapeva cosa mangiare perché non c'era nulla a casa, e finalmente si era decisa ad andare a fare la spesa. Una volta entrata, sentì una strana fitta al fianco, che durò solo pochi secondi, ma che portò in loren la sensazione di aver dimenticato qualcosa, "così a caso direte!",e beni si, non chiedetemi come. Iniziò a frugare di qua e di là nello zainetto zebrato che portava sempre con se, nelle tasche del giubbotto, e del pantalone, ma niente "oh cavolo! Ho dimenticato il telefono sullo scaffale della Biblioteca, maledetto willbur!! ". Uscì di corsa e si diresse di nuovo in centro, sempre di più con addosso una strana sensazione.
Quarta tappa:ritorno in biblioteca
Una volta arrivata corse subito a quello scaffale, ma niente " Cavolo, me lo hanno rubato!" Disse in modo tanto angosciato, ma soprattutto tanto a vece alta da far girare le altre persone che si trovavano all'interno "shhhh! Vuole fare silenzio" "Va bene va bene, scusate" Disse loren in modo sarcastico. Io, ehmm, loren si diresse sconsolata alla porta finché un uomo alto, slanciato, affascinante, si girò verso di lei porgendole il telefono. Quel volto era così familiare, tanto da farla esclamare, una volta compreso chi era:"cavolo! ", come avete capito cavolo é la mia, la sua parola preferita.
" C... C.. C.. Ciao", anzi "h. H.. H.. Hi Jim", si ragazzi, quello che avevo davanti non era un semplice uomo, quello era la persona più divertente, più gentile e più buona del mondo, Jim Carrey in carne d'ossa.
" Nice to meet you" Disse loren con il suo accento Italianissimo, che vergogna, al solo ricordo, vabbè. "Ciao é un piacere sono Jim, prima ho trovato un telefono lì" indicando lo scaffale avventura "non sapevo di chi era allora lo stavo portando dalla cassiera, ma sentendo la tua esclamazione, molto fine devo dire, ho pensato che fosse tuo" Disse sghignazzando. Lui, Carrey, si era presentato come se non lo conoscessi, mi ha sentito mentre dicevo quella sorta di imprecazione, ma soprattutto da dove era uscito quell'italiano??. "Oh g.. Grazie" Disse loren tremendo, e in imbarazzo "molto gentile da parte sua Sgr. Carrey" Disse loren arrossendo sempre di più.
"Ah, allora mi conosce, speravo di no" Come si fa a non conoscere Jim Carrey, l'attore più bravo del mondo, ma comunque ritornando al discorso, "la prego, non mi chiami signore, lo so che ho circa 50 anni, ma non me li faccia sentire. Lei é molto simpatica lo sa? E penso di aver capito che la sua parola prediletta sia cavolo, sbaglio? " Disse con un tono di voce molto attraente, o almeno sembrava così a loren, "eh si! " Esclamò lei, che vergogna!!, tra tante espressioni, proprio quella da imbranata doveva cacciare. A quel punto colta da moltissime emozioni gli chiese se era possibile fare una foto, e lui accettò, prese il telefono e cercò di scattarla ma la testa di Jim veniva sempre tagliata,data la sua altezza e quella di loren, allora lui, stanco ma anche divertito da quello che stava accadendo, prese il telefono :1 2..3 cheese! " Si mantenne qualche minuto il telefono, loren aveva ipotizzato per guardare meglio la foto che aveva scattato, e dopo glielo restituì. "Grazie mille, é stato un piacere, sono una sua grande fan" Esordì così la ragazza "non c'è di che! Buona serata" Disse Jim avviandosi all'uscita.
Finalmente si era avverato il suo più grande sogno, ormai, travolta dalle emozioni, stanca perché si erano fatte le 19, felice di aver incontrato l'amore della sua vita, decise di tornare a casa senza ritornare a fare la spesa, consapevole del fatto che una cosa del genere non sarebbe mai più potuta riaccadere.