LE MIE ME

Limbo

Bello essere scostanti, troppo producente, rip. Sono tre giorni che questi pensieri erano pronti e scritti ma li pubblico solo ora.
Ogni giorno e non esagero, nel mio cervello ronza la medesima domanda da ormai anni: ma che importanza ho? Che rilevanza ho per le persone con cui interagisco ogni giorno ma non posso vedere così spesso dal vivo, ma anche quelle che posso vedere più spesso: provano quello che provo io? La stessa quantità di affetto? Le stesse paure di perderle? Probabilmente no perché non hanno il timore di essere usate e poi abbandonate icsdì. È veramente una delle mie più grandi paure non essere abbastanza, non essere capita, dare per poi non ricevere quello in cui speravo e molto spesso di conseguenza deludere le persone, a causa di incomprensioni o dei miei gesti scellerati e impulsivi, perché sono la tipica persona che dà tutto il buono che ha, scoppia come il mais dentro una padella, lmao, ma allo stesso modo a volte esagero e mi arrabbio per stronz@te. Cerco ogni giorno di non fare scenate e ci riesco per fortuna, questo tratto di me è quasi totalmente sopito, l'ha sostituito col ferire le persone a cui voglio bene senza alcun freno inibitorio e soprattutto con zero senso e contesto, così solo perché le mie sinapsi sono stupide.
Torniamo al discorso principale, cerco persone nei commenti che mi raccontino se anche loro provano lo stesso, se anche loro si sentono sempre con l'ansia di provare troppo affetto, amore, interesse rispetto verso chi hanno davanti e non essere ricambiati, fare tanto per ricevere indietro un pugno di mosche di emozioni. La mia non è solo una paura ma anche una certezza ormai appurata negli anni, le mie esperienze hanno rafforzato queste idee, in ogni nuova conoscenza che si fa più intima, è costante e duratura questa paura, che se ne sta nei miei pensieri quatta, quatta e irremovibile. Ho il terrore di avere davanti una persona che interagisce con me per noia, per passare il tempo, per una risata fine a se stessa ma non per qualcosa di più profondo e a lungo termine, i sentimenti delle persone non sono usa e getta e lo ripeto ogni giorno a me stessa perché mi rendo conto di essere molto spesso una tipa dannosa per chi mi sta intorno: ghosto, rispondo male senza rendermi conto, insisto su dei punti che il mio interlocutore ritiene sgradevoli ma questo non mi ferma, nonostante io sia consapevole di questi errori puntualmente ci casco di nuovo. GG per me e per la mia voglia di migliorarmi e di conseguenza essere trattata parimente bene, ma poi sono la prima che non fa tutto perfettamente come dovrebbe essere, per non provocare malumori o crepe. Riflettendo attuo questi comportamenti molesti e sgradevoli perché la psicologia, insegna che, per rimanere impressi maggiormente nella mente di una persona devi lasciargli dei malumori, porca putt@na io ci riesco benissimo, doppia testa di c@zzo, complimenti. Come se non bastasse quando faccio qualcosa di buono non c'è mai lo stesso  polverone come quando faccio qualcosa di male, tipo il bambino che gioca con la terra in giardino e poi si rotola sul divano per sporcare apposta, una richiesta di attenzione probabilmente, ho chiaramente bisogno di attenzioni costanti per non sentirmi abbandonata e per avere un' illusione di apprezzamento ma per ovvi motivi niente e nessuno può accontentarmi, ci ho imparato a convivere. E qui si ripresenta il fatto che le persone hanno una vita al di fuori della mia e che non posso essere uno dei personaggi principali, ma solo una mera comparsa. Dio c@ne da queste parole sembro spregevole ed egoista, ottimo, non credo di esserlo ahah.

Canzone consigliata di oggi: Mazzi di Chiodi (x voi) di Venz
Probabilmente merd@ per molti 🤣

Alla prossima! Mi raccomando fatemi sapere nei commenti le vostre impressioni ed esperienze.