capitolo uno

59 8 37
                                    

POV'S BAKUGOU

tre  parole

sei

una

nullità.

anche se sei la persona più bella al mondo

anche se hai il quoziente intellettivo più elevato di chiunque altro

non sarai mai meglio di me.

sono sempre cresciuto con la convinzione che io sono più importante degli altri, che al contraio mio, tutti  sono solo comparse. le persone di solito hanno degli amici, una famiglia che gli vuole bene e che gli apprezza per quello che sono.

ma c'è sempre quella eccezione

 noi, gli emarginati, dove la parola amore non  c'è  l'anno mai insegnata.

e da qua questo gruppo si divide in;

le persone che piangono ogni cazzo di giorno, lamentandosi di quanto la loro vita faccia schifo, dicendo che non saranno mai felici e bla bla bla

e poi ci siamo noi, o meglio io, uno che di amore non ne ha bisogno, per il semplice fatto che  ha se stesso, quello che non ha amici, quello che non ci pensa due volte prima di offendere una ragazza rifiutandola malamente, quello che sta bene da solo e se ne vanta pure.

sarà un pregio?

un difetto?

non me ne frega un cazzo sinceramente

e non credo che mi importerà mai.

quindi prima di parlarmi, pensaci, potrei insultarti solo per il fatto che mi hai rivolto la parola.

parlando ancora di me, essendo la persona più interessante al mondo, faccio tiro con l'arco, boxe e per conto mio chitarra; in tutti questi che vi ho elencato sono il migliore.

ho vinto tutte le competizioni  dei due sport

e presto se tutto va bene potrei andare alle olimpiadi, nonostante la mia giovane età,

a quanto pare ho battuto record mondiali, mai raggiunti da nessuno.

cosa vi avevo detto?

il meglio del meglio.

 in realtà non so perchè sto parlando con voi, insomma siete nella mia testa, e nonostante questo non siete degni di ascoltare la mia storia.

ma sempre meglio che sentire questa vecchia racchia parlare di numeri e cifre che la metà delle persone di questa stanza non capiscono.

ovviamente io mi sono portato avanti, facendo tutto il programma di quest'anno durante le vacanze, per poi così permettermi di non ascoltare professoresse che avranno almeno 100 anni le quali se soffiassi scomparirebbero in una nube di polvere.

infatti non capisco perchè io vada ancora a scuola. non dovrei.

ma a quanto pare i miei genitori non capiscono la mia eccellenza.

per cui sono qui

come al solito 

all'ultimo banco

a non fare niente.

che palle.

vidi la bidella venire verso di noi da lontano;

che bello, almeno perderemmo un pò di lezione, pensai

ma più la donna si avvicinava, più mi accorgevo di una cosa

aveva una faccia, spaventata?

a ogni suo passo potevo vedere pure chiaramente nel suo viso delle lacrime, per poi intravedere una figura inccappuciata , mai vista prima..

aveva in mano....

una pistola?!?!

neanche il tempo di metabolizzare la situazione che la signora arrivò, tremolante, con un completo sconosciuto che gli puntava un' arma sulla nuca.

nessuno si mosse.

nessuno riusciva a respirare.

la donna poi, senza fiatare, alzò il dito puntandolo verso di...

me.

al che lo straniero si avvicinò a me con uno sguardo che non avevo visto prima.

così freddo, da psicopatico.

"sei tu  bakugou katsuki?" disse con tono tranquillissimo

"e anche se fosse, non sono tenuto a dirtelo"

 ancora una volta il mio ego aveva avuto la meglio. in una situazione così una persona qualunque avrebbe annuito stando zitto, invece io no, perchè non sono gli altri.

"che bel caratterino che abbiamo qui" disse assumendo una espressione da maniaco puntandomi la pistola contro

"lo so che ho un bel carattere, non c'è bisogno di ricordarmelo."

"HAI PROPIO UN BEL CORAGGIO LO SAI RAGAZZINO HAHAHAHAHAHHA"

tutti mi fissavano inorriditi dalla scena, e a dirla tutta iniziavo ad avere paura anche io.

"perchè non te ne vai?" dissi i modo più tranquillo possibile

"ADESSO MI HAI PROPIO ROTTO RAGAZ-"

"ora basta kaminari."

la voce proveniva dalla porta; era un'altro individuo con un passa montagna che però si tolse subito, rivelando la sua figura ; aveva dei capelli rossi come il fuoco, occhi del medesimo colore accompagnati da dei bizzarri denti da squalo, appuntiti.

"eddai mi stavo solo divertendo un pò, tanto fra poco tutti si scorderanno di quello che è appena successo" rise.

cosa intendeva? pensai

"sei sempre il solito."

si girò verso di me

"è lui?"

"sì, è propio come c'è l'hanno descritto, una testa di cazzo."

"EHY TU COME TI PERMETTI?!" dissi.

"se non stai zitto io giuro che-"

"kaminari, raggiungi gli altri qua hai finito."

il tipo fece una smorfia per poi andarsene 

"scusalo, non sa cosa sia a gentilezza"

io lo guardai innoridito

ma questo è rincoglionito o cosa?

in una situazione dove letteralmente sto giocando con la mia vita te,  hai anche il coraggio di parlarmi, e dirmi "scusalo, non sa cosa sia la gentilezza?" davvero? 

"voi state tutti male" dissi ferreo.

"sei propio coraggioso lo sai?"

"certo, Sono il migliore"

rise.

io non so cosa abbia nel cervello questo tipo. 

dopo un pò, interruppe il silenzio che si era creato

"devi venire con noi."

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

CIAOOOOOOOOOOOOO

ECCO LA MIA NUOVA STORIA, SPERO VI PIACCIA 

DIEMI COSA NE PENSATE E NIENTE 

CIAUUUUUUUUUUUU










on the criminal sideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora