Un fulmine squarciò il cielo buio mostrando una folta schiera di piccole scialuppe affrontare il mare in tempesta al largo dell'isola del Vento. Le onde che si infrangevano sulle sue ripide scogliere rimbombavano nell'aria accompagnando i potenti tuoni come a voler sottolineare la solennità di quel momento cruciale per la storia di due paesi.
Erano passati tre anni da quando l'invasione del Dakarin era iniziata e oggi, dopo aver salutato per sempre numerosi amici, Terios Okore, capitano dell'esercito di Artheria, stava per assistere alla sua conclusione.
La pioggia gelida si abbatteva con forza sul suo viso color ebano e il vento cercava di tagliarlo in mille minuscoli pezzi mentre, inamovibile sulla prua della piccola imbarcazione, osservava le onde lanciategli contro da quella terra inospitale tentare inutilmente di piegarlo.
Sarhanis, l'antica fortezza sacra ai dakeriti, si stagliava alta sullo strapiombo di quell'isola rocciosa sfidando il potere del cielo che con rabbia si abbatteva sulle sue torri.
La Altea, il gigantesco veliero reale a tre alberi che aveva accompagnato la consigliera del re di Artheria, Naisha Ravenolt, appariva come un'ombra ogni volta che il cielo si illuminava, saldo come se il mare non osasse infastidirlo.
Venti uomini erano sotto il suo comando per questa risolutiva missione diplomatica, venti giovani soldati che avevano riposto in lui la speranza di riabbracciare le loro famiglie e che non aveva alcuna intenzione di deludere. Visi spavaldi e ingenui, appena sporcati dai primi accenni di barba, che si sostenevano l'un l'altro giocando a chi fosse il più duro nell'affrontare il mare che li minacciava facendo beccheggiare l'imbarcazione e scricchiolare il legno.
«Quando torneremo a casa chiederò a Shaila di sposarmi!» urlò il soldato semplice Elhassia ai commilitoni seduti dietro di lui.
«Se questa bagnarola non smetterà di ballare come un vecchio imbottito di vino mi sa che al massimo potrai sposarti un bel pesce, Dorkun.» rispose Cliffer scatenando l'ilarità generale.
«Vaffanculo Cliffer.»
«Mi fa piacere che l'idea di lasciarci le penne a poche ore dalla fine della guerra vi diverta tanto, signori» li rimproverò con voce dura Okore lisciandosi la lunga barba brizzolata. «Ma siccome io ho davvero una moglie che mi aspetta gradirei tornare a casa per riabbracciarla. Restate concentrati e andiamo a vincere questa guerra».
«Si, signore!»
Era profondamente orgoglioso dei suoi ragazzi e di come riuscivano a spalleggiarsi in ogni situazione ma adesso era il momento di tenerli con i piedi per terra. Erano davvero giovani, alcuni fin troppo, e le atrocità a cui avevano assistito avrebbero richiesto più di una vita per essere metabolizzate. Avrebbe voluto scherzare con loro ma il suo compito era di riportarli a casa tutti interi e non voleva distrazioni prima della loro missione più importante.
Le scogliere si fecero giganti arrivando così in alto da abbracciare il cielo. Il silenzio calò sulla piccola scialuppa e la tensione data dallo sbarco imminente si propagava da un soldato all'altro.
Si inginocchiò di fronte a loro per poterli guardare negli occhi e scorgervi la presenza di timori, paure, dubbi.
«Abbiamo lasciato le nostre case, le nostre famiglie e le nostre vite quando siamo stati chiamati a combattere per il nostro Re, per una causa che non ci apparteneva e che probabilmente ancora oggi facciamo fatica a comprendere, eppure adesso siamo qui.» iniziò soppesando ogni parola con cura. «Con questa pioggia gelida che sferza i nostri volti a ricordarci che siamo vivi. Che siamo sopravvissuti nonostante abbiano cercato di separarci da questo mondo più volte. Nonostante questo adesso siamo qui. Siamo qui, non per il nostro Re, la nostra patria e altre parole vuote di cui non conosciamo il significato. Siamo qui per i nostri compagni caduti, per i compagni che ora siedono al nostro fianco, per gli amori lasciati a casa e per poterli abbracciare di nuovo. Siamo qui, insieme, e insieme vinceremo la nostra ultima battaglia. Insieme torneremo a casa!»

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Sanasha, Le Cronache di Dorkun
FantasyDue regni in guerra, una terra in rovina e un antico potere, da tempo celato, che sta per essere risvegliato. In questo mondo, ancora bagnato dal sangue dei caduti, un uomo che ha perso tutto è forse l'unico a poter interrompere la serie di eventi c...