~•V•~ (revisionato).

43 3 2
                                    

Hinata pov:

Aprì gli occhi a fatica -poiché la mia vista non aiutava a mettere a fuoco ciò che mi circondava- facendomi domandare, non appena riuscì nuovamente a vedere, dove fossi poiché della sera precedente ricordavo poco o niente.

Mi sedetti sul letto notando di avere ancora i vestiti addosso, così con molta più tranquillità controllai l'orario sul comodino di fianco, notando in grande il numero dieci che indicava quest'ultimo.

Decisi dunque di alzarmi e dirigermi fuori dalla stanza per ringraziare il proprietario del disturbo causato, per poi ritornarmene nella mia dimora... ma così non fu.

Non appena varcai la soglia della sala vidi seduto sul divano un ragazzo dalla chioma corvina intento a guardare qualche particolare sul telefono; così con agitazione mi avvicinai di poco al ragazzo e lo chiamai, notando subito dopo il viso effettivo del ragazzo.

Kageyama Tobio mi fissava senza far uscire dalla sua bocca nemmeno una singola parola, così con timore nella voce lo ringraziai per l'ospitalità e gli chiesi scusa per il disturbo come avevo precedentemente pensato di fare; ma sul punto di aprire la porta ed uscire da quella casa, il corvino mi chiamò facendomi girare verso di lui, notando come quest'ultimo si aspettasse qualcosa da me. Mi avvicinai a lui chiedendogli cosa volesse, ma dalla sua bocca uscì solo una frase... "Mi devi ancora un'ordinazione, o sbaglio?". Mi prese nuovamente il panico e cominciai a sudare freddo come il giorno precedente, ma cercai comunque di ricompormi e dargli finalmente le risposte che lui tanto desiderava.

Passammo le successive tre ore e mezza a parlare un po' di tutto, quando mi decisi di salutarlo e andarmene poiché da quanto avevo capito, casa mia era diversamente vicina alla sua.

Non appena misi piede nella mia dimora mi diressi a passi svelti in bagno, poiché avevo un bisogno urgente di lavarmi. Non appena il mio corpo si bagnò completamente sotto la doccia, mi abbandonai al tepore che quel momento mi donava. Finì di prepararmi definitivamente dopo mezz'ora, così mi lanciai fuori dalla porta diretto verso Family House.

Iniziai a lavorare alle quattro, esattamente venti minuti dopo il mio arrivo; ritrovandomi così a servire diverse famiglie e coppie di innamorati, arrivando addirittura ad intrattenere i bambini più piccoli... cosa che a Yachi, il mio capo, non sfuggì.

Due ore dopo riuscì a prendermi una piccola pausa, ritrovandomi -purtroppo- avvinghiato a Yachi ed alle sue domande riguardanti Kageyama e la conoscenza di quest'ultimo. Decisi dunque di spiegarle a gran linee che eravamo compagni di classe alle superiori.

Dopo la mia breve - e stressante- pausa mi avviai nuovamente a servire i clienti fino alla fine del mio turno. Alle otto di sera, finito il mio orario di lavoro, mi diressi a passi svelti verso un Konbini lì vicino che avevo visto il giorno precedente passando di lì per puro caso.

Dopo aver mangiato decisi di chiamare un po' i miei genitori, avvisandoli che il giorno successivo sarei andato da loro dopo diverso tempo che non ci vedevamo. Non appena la chiamata fu interrotta, mi diressi nel letto cadendo immediatamente tra le braccia di morfeo.





Spazio autrice:

Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento... se così non fosse fatemelo sapere nei commenti.

Lasciate una stellina per supportarmi del lavoro, e commentate, senza insultare, se notaste degli errori evidenti nella scrittura.

Non ho altro da aggiungere... quindi vi saluterei.

Sayonara🖤🥀.

KageHina👉🏽👈🏽.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora