Avevo proposto di giocare al gioco della bottiglia e ora mi toccava baciare El, lei sembrava imbarazzata quanto me. Entrambe ci avvicinammo al centro e finché le nostre labbra non si toccarono. Quel breve momento fu uno di quei momenti che mi ricorderò per sempre, fu anche uno dei più intensi.
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Sapevo che El stava morendo di imbarazzo quanto me, credo sia per questo che appena quel bellissimo momento finì prese la sua roba e scappò.
Non volevo che se ne andasse via così, perciò la rincorsi lasciando soli i quattro ragazzi, la trovai in giardino sembrava tranquilla, la raggiunsi e mi sedetti sull'erba accanto a lei.
"El," cominciai "scusa se te lo chiedo, ma come ti è sembrato? Se non vuoi parlare lo capisco. "Vedendo che lei non rispondeva sospirai e iniziai a dire "Va be..."
Non potei finire la frase perché come era già accaduto pochi minuti prima El mi stava baciando, ma questa volta non era stata la bottiglia a deciderlo, era stata lei, Eleven .
Mi stavo godendo quel momento ma presto sentimmo delle risatine che cercavano di di essere soffocate, io diventai rossa come i miei capelli dall'imbarazzo, anche El arrossì ma io rimasi in silenzio, mentre lei urlò: "Mikeeeeeeeeeeeeeeee!!!"
