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Ciao! Avevo tantissima voglia di pubblicare una bokuroo. I miei adorabili scemi, ah mi fanno piangere.
Sono però in una grossa difficoltà creativa (chiamiamola così), e quindi sono un po' nervosa per questa storia. Spero comunque che non deluda, io mi sono divertita molto a scriverla!
La divido in due capitoli perché è molto lunga e così sarà più semplice da leggere.
A presto,
- Dylan


• A KIND OF JEALOUSY •

~ parte 1 ~

"Puzzi del tuo ex ragazzo."

C'è un momento, un periodo dentro ad ogni venerdì sera, che resta incastrato tra il prima ed il dopo. La musica finisce e non si ha più un cocktail in mano, le luci si accendono, si guardano i cellulari e si fa una stima mentale di quanto tempo si dormirà. Poco, sempre troppo poco.
Quel momento sospeso può durare dieci secondi o mezz'ora, non è definito. È un po' l'atterraggio dell'aereo, il ritorno dell'astronave, l'attracco della nave in cui si è fatta una crociera lunga e piacevole. Non si è quasi mai pronti per tornare alla realtà ma, beh, bisogna.

"E tu cosa ne sai di che odore ha?"

Kuroo fa spallucce, spegne la sigaretta strozzandola con pollice ed indice appena al di sotto della brace. Se la riaccenderà quando saranno all'esterno, lontano dagli occhi sempre arrabbiati del buttafuori.

"Ce l'ho avuto in mezzo ai coglioni per tipo sette mesi filati."

"Ah, erano sette mesi?"

Bokuto invece si infila la felpa che aveva abbandonato su una sedia senza preoccuparsi di eventuali furti, si passa una mano tra i capelli ributtandoli all'indietro e segue la scia di persone che vanno verso l'uscita.

"Giorno più giorno meno."

Ad Ottobre, in Inghilterra, piove come se persino il meteo volesse far dimenticare a tutti il più velocemente possibile l'ormai lontana estate. Il sole è sempre un'indistinta macchiolina sfumata e tenue, gli abiti invernali si infilano dentro ai guardaroba neanche dovessero rivendicare il loro territorio.

Loro hanno diciannove anni, abitano nello stesso palazzo e sono amici da quando hanno iniziato le superiori.
Kuroo è stata la prima persona a sapere che Bokuto fosse gay. Glielo ha detto mentre erano in macchina insieme, Tetsuro sul sedile dietro e Kotaro in quello davanti dalla parte del passeggero. Daichi, che era alla guida, era sceso per comprare lattine di birra da portare alla festa in cui stavano andando. In realtà loro non erano d'accordo, ma Sawamura sa essere testardo come un mulo e non avevano potuto opporsi. Perlomeno era sceso da solo.
Kuroo non sa tutt'oggi come si sia sentito in quel momento, ma ha saputo gestire lo shock sorridendo e dimostrandosi disinvolto. Non avrebbe di certo potuto dirgli che anche lui lo era, no? Sarebbe sembrato stupido. Non avrebbe di certo potuto dirgli che da anni ormai aveva una cotta assurda per lui, vero? Che strofinava la faccia sui propri indumenti qualora profumassero della sua pelle, che affondava nel cuscino quando rimaneva a casa sua a dormire, dopo che se ne era andato, e che si toccava a lungo, affamato, insaziabile, sentendosi sporco, frustrato, malato.
No, il loro rapporto non sarebbe dovuto cambiare.

"Come cazzo fai a ricordarti quanto tempo sono stato con Akaashi?"

Tetsuro lo guarda male. Malissimo.

"Eddai Bro ma davvero ti stava così tanto sul cazzo? Se sapessi che pompini fa..."

"Ah, sta zitto. Non mi interessa."

Kotaro ridacchia, gli dà una gomitata mentre sono finalmente fuori dal locale in direzione del parcheggio.

"Ma sì, lo so che non ti piacciono i dettagli omosessuali. È che mi diverto a vederti fare quella faccia!"

A kind of Jealousy [Bokuroo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora