La mattina dell'otto marzo 1998, Luna di appena diciassette anni, così come tutti gli altri amici, si svegliò stanca e con la schiena a pezzi, letteralmente, in quanto il materasso del suo letto a baldacchino era parecchio pesante per il suo fisico e avrebbe dovuto cambiarlo il prima possibile se non voleva rischiare per la sua salute.
Appena alzata quindi la giovane e bionda studentessa di Hogwarts dai capelli lunghi e mossi, appartenente alla Casa dei Corvonero andò a farsi una doccia.
Quella mattina Luna aveva un sonno incredibile e con l'aiuto di acqua e sapone la ragazza si sarebbe sicuramente svegliata il più in fretta possibile per poter fare colazione e seguire come ogni giorno le sue solite lezioni in compagnia dei suoi più cari amici.
Dopo circa un'ora, Luna si preparò e poi infine, dopo avere incontrato Cho Chang, una sua compagna di stanza, si diresse con lei direttamente in Sala Grande incontrando così tutti gli altri ragazzi che esattamente come lei quel dì erano parecchio acciaccati: ma come mai una cosa del genere?
"Buongiorno!" Sbadigliò a quel punto Hermione per poi stropicciarsi con forza gli occhi marroni. "Eccoci qui." Disse con un'aria decisamente stravolta.
"Herm ma che hai fatto?" Domandò la bionda a quel punto. "Non hai dormito questa notte?"
"Beh, no, però mi sembra di non essere la sola. Guardate come vi siete ridotti anche voi!"
In quel momento Ron ed Harry varcarono la soglia della stanza in compagnia dei loro fidanzati;
Per il rosso c'era il suo più grande amore, il cercatore Bulgaro Viktor, soprannominato anche Vik, o Veeko che insegnava Volo ad Hogwarts, nel mentre per Harry, semplicemente Draco, il Serpeverde per eccellenza che come sempre era la sua spalla nel bene e nel male.
A quel punto Luna rise divertita. "È lo stress dello studio e poi insomma oggi il professor Piton ci farà fare una delle sue solite verifiche e quindi bisogna farci trovare preparati." Continuò per poi notare Ginny che in quel momento stava camminando verso la loro direzione in compagnia di Lavanda Brown e delle gemelle Patil che a quel punto si accomodarono anche loro ignorando tutti e continuando a parlare tra di loro.
"Ciao a tutti." Rispose Ginny per poi dare a Luna un lieve bacio sulle labbra dato che le due ragazze erano fidanzate già da qualche mese e la bionda era molto innamorata della rossa dai capelli lunghi.
"Ehi." Rispose Luna. "Ben svegliata."
"Grazie cara." Rispose per poi mettersi a sedere ed afferrare un biscotto al cioccolato. "Tutto bene piccola?"
"Oh, si non c'è male." Arrossì a quel punto Luna per un lunghissimo istante. "Adesso vado al mio tavolo a fare colazione tesoro, ci vediamo tra poco."
Ginny annuì facendole un sorriso dolce. "Ok!"
Finita la colazione tre chiacchiere e risate, tutti gli studenti di Hogwarts si diressero alle loro classi per iniziare la loro lunga mattinata.
Appena Luna uscì dalla grande stanza, avviandosi quindi verso l'aula di pozioni situata al piano inferiore del Castello di Hogwarts, una voce familiare la bloccò.
In quel momento Ginny appunto era lì e Luna nel vederla non poté fare altro che sorriderle e abbracciarla con assoluta gioia.
"Ehi, come mai non sei già in classe per il compito?"
"Perché voglio stare un pochino sola con te." Disse per poi prenderla per mano e condurla direttamente nella stanza delle necessità con un sorriso disarmante.
Una volta arrivate a destinazione, Ginny e Luna entrarono dentro la grande camera e secondo le esigenze, o meglio, i desideri più profondi della rossa, ad un certo punto un tavolino con due tazze di tè, un piattino con dei biscotti, una grande teiera, un divano e tre grandi librerie bianche piene zeppe di libri ed altro, apparvero in mezzo alla stanza, facendo notare quindi alle due ragazze di essere finite in un grande salotto tutto per loro.
"È bellissimo." Sospirò a quel punto Luna con aria emozionata ed altrettanto felice. "Grazie Gin."
"Non mi devi ringraziare tesoro, lo sai che farei qualsiasi cosa per te, per renderti felice."
A quel punto Luna le diede un bacio dolce e poi infine assieme alla rossa decise di sedersi sul divano color oro guardandosi poi intorno felici e spensierate.
"Beh, sono contenta di non dover più fare il compito in classe." Rispose a quel punto Luna per poi appoggiare la testa sopra la spalla della rossa. "Oggi è l'8 marzo, è la festa della donna e non aveva senso." Sorridendo.
"Esatto." Le fece eco Ginny con il cuore a mille. "Ci inventeremo una scusa con il professore e semmai lo rifaremo. Adesso però non pensiamo a lui, ma a noi."
"A noi?" Domandò la bionda confusa, per poi vedere Ginny afferrare la propria bacchetta e far apparire una mimosa, simbolo della giornata internazionale della donna, anche e soprattutto nel mondo magico.
A quella vista Luna arrossì ancora di più e Ginny con un sorriso innamorato le disse: "Auguri amore mio."
Dopo che Ginny le regalò un mazzo di mimose gigantesco, senza neanche il bisogno di parlare, Luna l'avvolse tra le proprie braccia per poi riempirle il viso di profondi baci sia sulle labbra, che sulle guance, tanto da far ridere di gioia la rossa che inevitabilmente era leggermente arrossita per l'intensità del momento.
"Auguri anche a te dolcezza!"
Dopo quelle parole, le due ragazze iniziarono a baciarsi con molta più foga rispetto a qualche minuto prima, fino a che Ginny inaspettatamente non fece apparire un letto a baldacchino per mettere in atto il loro Amore forte, assoluto ed altrettanto mieloso che le rese felici e sicuramente molto più unite di prima.
Che cosa poteva esserci di meglio?
Fine.
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Linny ~ Una mimosa per te
FanfictionPer il giorno della festa della donna, Ginny regala una bellissima mimosa a Luna rivelandole ancora una volta i suoi più profondi sentimenti. 2021.